Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Verstappen vince a Imola un GP pieno di colpi di scena!

Max coglie l'11esima vittoria in F1 nel GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna alla conclusione di una gara mozzafiato. Hamilton, secondo, è graziato dalla safety car dovuta al pauroso crash fra Russell e Bottas e resta leader del mondiale grazie al giro più veloce. Terzo è Norris con la McLaren davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz.

Lewis Hamilton, Mercedes W12 and Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B alla partenza della gara

Mark Sutton / Motorsport Images

Imola non ha deluso le aspettative di una gara spettacolare sull'Enzo e Dino Ferrari: se ne sono viste di tutti i colori (pioggia, errori, incidenti, safety car, bandiera rossa e sorpassi mozzafiato), ma alla fine sono emersi i valori dell'attuale Formula 1. Max Verstappen è stato imperturbabile nel GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna: con la Red Bull RB16B, nettamente la vettura più veloce in Italia, l'olandese ha firmato la sua prima vittoria stagionale che è l'undicesima della carriera.

Max, terzo in griglia, ha fatto ricorso a una partenza sul bagnato molto "ruvida" per avere ragione del poleman: Verstappen non ha risparmiato una sportellata a Hamilton che è finito sui cordoli all'esterno rompendo la bandella laterale sinistra dell'ala anteriore. Da quel momento non l'ha più visto nessuno, costruendo una gara da pretendente al titolo mondiale. L'unico momento di panico alla Ravizza quando ha fatto un traversone prima della ripartenza dopo la bandiera rossa.

Lewis Hamilton resta in testa alla classifica iridata grazie al giro più veloce che vale un punto (1'16"702), ma l'epta campione è stato graziato dall'ingresso della safety car (che poi si è trasformata in bandiera rossa) per il drammatico crash fra George Russell e Valtteri Bottas.

L'inglese, infatti, nel doppiaggio della Williams di Russell alla Tosa durante il giro 31 ha cercato il sorpasso sull'asfalto bagnato ed è finito lungo nella via di fuga: Lewis nel cercare di ripartire ha urtato le barriere con l'ala, prima di decidere di tornare in pista con una retromarcia discutibile per riprendere l'asfalto e tornare ai box per sostituire il musetto danneggiato.

Hamilton ha beneficiato del pauroso botto al giro 31 verso la staccata del Tamburello quando George Russell con la Williams stava attaccando all'esterno la Mercedes di Valtteri Bottas in evidente difficoltà: il finlandese ha cercato di difendere la posizione spostandosi sulla destra leggermente, ma lasciando lo spazio all'inglese che, invece, ha messo una ruota sull'erba scatenando un pauroso incidente ad alta velocità.

Le due vetture hanno urtato prima contro le protezioni del Tamburello all'interno e dopo aver seminato tantissimi detriti sulla pista si sono schiantate nelle barriere all'esterno. Russell è corso verso la Mercedes ed è andato a protestare con Valtteri che, per tuttta risposta, ha mostrato il dito medio al "rivale". Bottas è rimasto a lungo nell'abitacolo per riassorbire l'impatto fortissimo e poi zoppicando si è accucciato nella strada esterna alla pista.

La reazione di Russell è stata inadeguata perché la colpa dell'incidente è stata sua, visto che Bottas non ha fatto assolutamente niente per mettere in difficoltà l'avversario: Russell al giro prima aveva reso difficile anche il doppiaggio all'altra Mercedes, quella di Lewis Hamilton che è andato lungo alla Tosa. L'inglese non ha "ragionato" come un futuro pilota della Stella, dimostrando di "sentire" la rivalità con Bottas, dato che è il posto del nordico al quale ambisce per il 2021 (o addirittura prima?).

Fatto sta che il grave errore del campione del mondo non gli è costato molto perché alla ripartenza si è trovato decimo per costruire una seconda parte della gara che lo ha portato a conquistare il secondo posto a suo di sorpassi. Hamilton nella rimonta si è preso anche il punto aggiuntivo che gli permette di resta leader del campionato.

Il Re Nero ha beneficiato della fortuna che bacia i grandi, ma la sfida iridata sarà elettrizzante per tutta la stagione con super Max superlativo più nel ruolo del cacciatore che della preda.

Il podio è stato completato da Lando Norris fantastico con la McLaren dopo il quarto posto del Bahrain. L'inglesino alla ripartenza lanciata dopo la bandiera rossa è riuscito a sorprendere Cahrles Leclerc grazie alle gomme soft e all'ala posteriore più scarica di quella della Ferrari.

Lando, poi, è stato bravissimo nel tenere a distanza il monegasco e nel finale ha temuto di rovinare tutto perché una ginocchiera che si è spostata andava a toccare il paddle della frizione dietro al volante che faceva slittare il motore Mercedes. Norris ha chiuso con un meritatissimo terzo posto confermando la MCL35 M come la terza forza della F1, ma la Ferrari esce da Imola rinfrancata da una Rossa che se la può giocare con la monoposto di Woking.

Se non ci fosse stata la bandiera rossa forse saremmo a parlare di un secondo posto di Leclerc, ma anche il quarto e il quinto dei due Carletti indica che a Maranello hanno imboccato la strada giusta perché la SF21 non ha preso il minuto di distacco totalizzato in Bahrain, ma può restare nella mischia per dire la sua.

Sainz, dopo un repertorio di errori nello stint bagnato di gara, ha fatto vedere quello che vale, portandosi dietro a Leclerc. Charles ha ottenuto il suo massimo, aggrappandosi a tutte le occasioni che gli sono presentate, rivelando una grande maturità startegica. La Ferrari ha mostrato una certa debolezza in rettilineo e nella velocità massima, ma ha soddisfatto nel passo e sul bagnato, cancellando dubbi che arrivano dal passato.

Leclerc, che era rimasto senza la radio, non sapeva che il via sarebbe stato lanciato e non a caso è stato sorpreso al via dallo strappo di Verstappen. E anche Charles ha avuto la sua dose di fortuna che si è girato nel giro di formazione della griglia alle Acque Minerali ricordando il ritiro di Alain Prost con la Rossa nel 1991. Il francese si era dovuto ritirare, Leclerc ha potuto schierarsi al suo posto in griglia.

Daniel Ricciardo raccoglie un sesto posto con la seconda McLaren davanti alla Aston Martin di Lance Stroll molto consistente con una vettura poco competitiva. Solo ottavo Pierre Gasly con l'AlphaTauri: la squadra di Faenza poteva ambire a qualcosa di più consistente, ma ancora una volta non raccoglie ciò che semina.

Kimi Raikkonen ha chiuso nono con l'Alfa Romeo: il finlandese è sotto investigazione per il testacoda nel giro di formazione della griglia dopo la bandiera rossa. Avrebbe dovuto accodarsi in coda al gruppo e, invece, si è ripreso la posizione di griglia per cui verrà penalizzato. Esteban Ocon chiue la zona punti davanti a Fernando Alonso: le due Alpine potrebbetro entrare entrambe nei dieci. 

Male Sergio Perez con la seconda Red Bull che si è beccato uno stop and go di penalizzazione dopo un lungo alla Piratella in safety car: il messicano ha fatto due sorpassi vietati ed è stato punito: il 12esimo posto è una bocciatura dopo essere scattato dalla prima fila.

Antonio Giovinazzi ha chiuso 14esimo per un pit in più: un tear off gli è finito sulla presa dei freni posteriori e si è dovuto fermare per toglierla. Questo episodio fa il paio con il sacchetto di carta che aveva costretto al ritiro Fernando a Sakhir: incredibile!

Le emozioni erano iniziate già al primo giro: Latifi non ha completato un giro: si è girato all'uscita delle Acque Minerali ed è rientrato in pista senza guardare che stava arrivando Nikita Mazepin che viene chiuso verso il bordo pista dalla Williams in accelerazione: Nicholas colpisce con la posteriore destra della Haas e perde il controllo della FW43 finendo a muro nella salita verso la Variante Alta, causando la prima safety car.

Ma era solo l'antipasto di un GP ricco di emozioni che ha visto Mick Schumacher sbattere sul dritto con la Haas mentre stava facendo dei zig-zag nel tentativo di scaldare le gomme full wet. Il tedesco dopo aver sostituito il muso ai box ha ripreso la corsa e ha concluso comunque davanti al compagno di squadra, Nikita Mazepin.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Distacco Distacco km orari Punti
1 Netherlands Max Verstappen
Red Bull 63 2:02'34.598 25
2 United Kingdom Lewis Carl Davidson Hamilton
Mercedes 63 2:02'56.598 22.000 22.000 19
3 United Kingdom Lando Norris
McLaren 63 2:02'58.300 23.702 1.702 15
4 Monaco Charles Leclerc
Ferrari 63 2:03'00.177 25.579 1.877 12
5 Spain Carlos Sainz Vázquez de Castro
Ferrari 63 2:03'01.634 27.036 1.457 10
6 Australia Daniel Ricciardo
McLaren 63 2:03'25.818 51.220 24.184 8
7 Canada Lance Stroll
Aston Martin 63 2:03'26.507 51.909 0.689 6
8 France Pierre Gasly
AlphaTauri 63 2:03'27.416 52.818 0.909 4
9 Finland Kimi-Matias Räikkönen
Alfa Romeo 63 2:03'39.371 1'04.773 11.955 2
10 France Esteban Ocon
Alpine 63 2:03'40.302 1'05.704 0.931 1
11 Spain Fernando Alonso
Alpine 63 2:03'41.159 1'06.561 0.857
12 Mexico Sergio Pérez Mendoza
Red Bull 63 2:03'41.749 1'07.151 0.590
13 Japan Yuki Tsunoda
AlphaTauri 63 2:03'47.782 1'13.184 6.033
14 Italy Antonio Maria Giovinazzi
Alfa Romeo 62 2:02'46.823 1 Lap 1 Lap
15 Germany Sebastian Vettel
Aston Martin 61 2:01'19.044 2 Laps 1 Lap
16 Germany Mick Schumacher
Haas 61 2:02'36.636 2 Laps 1'17.592
17 Russian Federation Nikita Mazepin
Haas 61 2:03'44.864 2 Laps 1'08.228
Finland Valtteri Bottas
Mercedes 30 50'58.945 33 Laps 31 Laps
United Kingdom George Russell
Williams 30 50'59.447 33 Laps 0.502
Canada Nicholas Latifi
Williams 0

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente LIVE Formula 1, Gran Premio dell'Emilia Romagna: Gara
Articolo successivo Bottas attacca Russell: "L'incidente? E' stato un suo errore"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera