F1 | Verstappen re del Belgio, la Ferrari delude
Partito 14esimo in griglia di partenza, Max impiegato solo dodici giri per portarsi in testa al GP del Belgio che poi ha dominato con una superiorità devastante sulla concorrenza. La Red Bull firma la doppietta con il secondo posto di Perez, anche se il messicano è staccatissimo: l'olandese porta a 98 i punti di vantaggio su Leclerc. La Ferrari si accontenta del terzo posto di Sainz, ma la F1-75 non aveva il passo per lottare con le RB18. Charles chiude sesto per una penalizzazione nell'inutile pit stop finale.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18
Steven Tee / Motorsport Images
Gli allibratori davano la vittoria di Max Verstappen a 2,2 anche se l'olandese in griglia era 14esimo per la penalità maturata con la sostituzione della power unit. Il leader del mondiale ha impiegato solo 12 giri per portarsi al comando chiudendo la rimonta più veloce della storia e poi non ce n'è stato più per nessuno. Max ha dominato l'intero weekend del GP del Belgio collezionando la 29esima vittoria della sua carriera e la nona della stagione con una Red Bull inarrivabile.
Il campione del mondo aveva già impressionato in qualifica risultando di gran lunga il più veloce a Spa-Francorchamps, ma l'olandese ha dato una chiara dimostrazione del suo talento infinito in gara, viaggiando al passo di un secondo al giro più forte del suo compagno di squadra, Sergio Perez.
Il messicano era il destinato a lottare per la vittoria della gara con la penalizzazione di Max, ma è parso chiaro da subito che non ci sarebbe stata partita: il "capitano" ha voluto ribadire il suo status consegnando alla storia una delle vittorie più perentorie della sua carriera.
La ripresa del campionato dopo la sosta estiva, premia la Red Bull che ha fatto il vuoto anche senza l'uso del telaio alleggerito. La differenza l'ha fatta Verstappen, capace di portare a 98 punti il margine su Charles Leclerc (Max ha siglato anche il giro più veloce in 1'49"354 che gli è valso il punto aggiuntivo). La stagione 2022 è ormai finita con la RB18 che si è ripresa lo scettro della monoposto migliore, ai danni di una Ferrari che non è più brillante come eravamo abituati a vederla. La rossa sembra aver pagato in modo più pesante l'introduzione della TD39 che limita le flessioni della tavola.
Il team di Milton Keynes colleziona una doppietta con Sergio Perez che è relegato al ruolo di cavalier servente di un campione con le stimmate dei più grandi: il sudamericano non può fare altro che inchinarsi alla superiorità imbarazzante del compagno di squadra.
La terza posizione di Carlos Sainz ripaga lo spagnolo: partito dalla pole, il madrileno non ha mai l'andatura per contrastare il passo delle Red Bull. Carlos ha sofferto per un degrado esagerato delle gomme con ogni mescola. Il caldo domenicale (sulla pista delle Ardenne c'erano 15 gradi in più di ieri) non è bastato per trovare il brio che la rossa sembra aver perduto: i 26 secondi che la F1-75 ha collezionato nell'università dei GP sancisce che non c'è storia contro la squadra di Milton Keynes.
A Maranello se ne devono fare una ragione, tanto più che Charles Leclerc, quinto al traguardo, si è visto appioppare 5 secondi di penalità per aver superato i limiti di velocità in pit lane durante l'ultima sosta al giro 43 per cui è finito alle spalle di Fernando Alonso: il monegasco è tornato in pista tallonato dallo spagnolo che lo ha attaccato sul rettilineo del Kemmel e lo ha superato. Charles è stato costretto a lottare nell'ultimo giro con l'Alpine: ha chiuso quinto davanti alla bamdiera a scacchi, ma non è riuscito a togliere il punto aggiuntivo a Verstappen. Anzi ha pagato una penalità che gli costa due punti per una scelta discutibile del muretto Ferrari: per rovinare lil trionfo dell'olandese, Leclerc ci ha lasciato altri due punti.
Charles è stato costretto a una sosta nelle fasi iniziali del GP (mentre la gara era in safety car): una visiera a strappo di un avversario è finita a chiudere la presa dei freni anteriore della Ferrari per cui il principino è finito in coda al gruppo dovendo ricostruire una seconda rimonta. Ha fatto il possibile e al netto dell'errore in pit lane che lo ha portato al sesto posto, non aveva il passo per rivaleggiare con Verstappen. Oggi non c'era storia...
Fuori Lewis Hamilton per un contatto con Fernando Alonso a Les Combes subito dopo il via (colpa dell'inglese che non ha lasciato spazio all'asturiano) è toccato a George Russell difendere l'onore della Mercedes: la W13 è stata disastrosa in qualifica, ma in gara se la cava meglio. Paga mezzo minuto dalla Red Bull, ma lascia solo un paio di secondi alla Ferrari.
La Stella non ha il guizzo, ma trova il passo alla domenica. Fernando Alonso da gran lottatore qual è ha portato l'Alpine al quinto posto, beffando la Ferrari nel finale. La squadra di Enstone oltre alla rocciosa prestazione di Fernando mette punti preziosi in carniere anche con Esteban Ocon, settimo, mentre la McLaren è rimasta a bocca asciutta con Lando Norris solo 12esimo e Daniel Ricciardo disperso, ultimo a pieni giri.
Ottava piazza per Sebastian Vettel con l'Aston Martin di nuovo a punti, davanti a Pierre Gasly con l'AlphaTauri (partito dalla oit lane come Yuki Tsunoda per un problema elettrico apparso in griglia) e all'eccellente Alexander Albon decimo con la Williams. L'anglo-thailandese era in terza fila al via e non poteva sperare con la FW44 di restare così in alto, ma il punticino lo ripaga di un weekend da ricordare.
Cla | # | Pilota | Telaio | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pit stop | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Max Verstappen | Red Bull | Red Bull | 44 | 2 | 26 | |||||||
2 | 11 | Sergio Perez | Red Bull | Red Bull | 44 | 17.841 | 2 | 18 | ||||||
3 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Ferrari | Ferrari | 44 | 26.886 | 2 | 15 | ||||||
4 | 63 | George Russell | Mercedes | Mercedes | 44 | 29.140 | 2 | 12 | ||||||
5 | 16 | Charles Leclerc | Ferrari | Ferrari | 44 | 1'09.936 | 3 | 10 | ||||||
6 | 14 | Fernando Alonso | Alpine | Renault | 44 | 1'13.256 | 2 | 8 | ||||||
7 | 31 | Esteban Ocon | Alpine | Renault | 44 | 1'15.640 | 2 | 6 | ||||||
8 | 5 | Sebastian Vettel | Aston Martin | Mercedes | 44 | 1'18.107 | 2 | 4 | ||||||
9 | 10 | Pierre Gasly | AlphaTauri | Red Bull | 44 | 1'32.181 | 2 | 2 | ||||||
10 | 23 | Alexander Albon | Williams | Mercedes | 44 | 1'41.900 | 2 | 1 | ||||||
11 | 18 | Lance Stroll | Aston Martin | Mercedes | 44 | 1'43.078 | 2 | |||||||
12 | 4 | Lando Norris | McLaren | Mercedes | 44 | 1'44.739 | 2 | |||||||
13 | 22 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | Red Bull | 44 | 1'45.217 | 2 | |||||||
14 | 24 | Guan Yu Zhou | Alfa Romeo | Ferrari | 44 | 1'46.252 | 2 | |||||||
15 | 3 | Daniel Ricciardo | McLaren | Mercedes | 44 | 1'47.163 | 2 | |||||||
16 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 43 | 1 lap | 2 | |||||||
17 | 47 | Mick Schumacher | Haas | Ferrari | 43 | 1 lap | 2 | |||||||
18 | 6 | Nicholas Latifi | Williams | Mercedes | 43 | 1 lap | 3 | |||||||
dnf | 77 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | Ferrari | 1 | Testacoda | ||||||||
dnf | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 0 | Contatto |
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