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F1 | Verstappen: "La direzione gara ci tratta da dilettanti"

Il campione del mondo ha criticato duramente Niels Wittich ed Eduardo Freitas in merito alla questione track limits ed ha trovato sostegno da altri piloti come Sergio Perez e Kevin Magnussen.

Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nel corso della sessione di qualifiche andata in scena all’Hungaroring Sergio Perez ha visto cancellato il suo primo tempo in Q2 per una presunta violazione dei limiti della pista in uscita dalla curva 5, ma il riferimento del messicano della Red Bull è stato ripristinato dopo che la FIA ha controllato le immagini e capito che non aveva oltrepassato la linea bianca.

I nuovi direttori di gara della FIA, Niels Wittich ed Eduardo Freitas, hanno adottato un approccio più duro ai limiti della pista in questa stagione, affermando come la linea bianca sia il bordo della pista e cancellando tutti i giri indipendentemente dal circuito.

Anche Pierre Gasly si è sentito frustrato per la cancellazione del tempo che lo ha messo fuori gioco in Q1, mentre in Austria si è verificato un episodio clamoroso quando Perez è stato erroneamente autorizzato ad avanzare in Q3 dopo una palese violazione dei track limits non rilevata.

Al termine di una sessione che l’ha visto chiudere con il decimo crono a causa di un problema alla batteria, Max Verstappen ha affrontato di petto il problema dei limiti della pista criticando duramente la direzione gara.

"Abbiamo tante piccole cose stupide che rendono più difficile per loro controllare. Come piloti vogliamo sempre aiutare e dare i nostri consigli, ma non è stato ascoltato nulla e per me è estremamente frustrante”.

"Non voglio litigare con loro, voglio solo consigliarli, ma sembra che a loro non importi nulla. A mio avviso, ci guardano un po' come se fossimo dei dilettanti. Non credo sia corretto".

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Max ha poi spiegato come le immagini fornite dalle telecamere di bordo spesso non rendano la giusta prospettiva per giudicare correttamente chi supera i limiti della pista e chi no e ha chiesto alla FIA di utilizzare limiti più rigidi, come la ghiaia, per controllare e punire chi va largo.

"Penso che potremmo fare un favore a noi stessi e rendere le cose molto più semplici aggiungendo un po' di ghiaia nelle uscite o altro" ha detto Verstappen. "In Austria, ad esempio, perché abbiamo bisogno di limiti alla curva 4 e alla curva 6? C'è della ghiaia e se vai largo sei già penalizzato o danneggi il fondo”.

"Si rendono la vita molto difficile. Ovviamente chiedono di rimanere all'interno della linea bianca, ma è più facile a dirsi che a farsi”.

Perez, che in tutta questa vicenda oggi è stato il protagonista, non ha usato mezzi termini affermando come il sistema attuale non sia all'altezza.

"Dobbiamo rivedere il sistema e capire come possiamo migliorare le cose per avere una maggiore coerenza".

Kevin Magnussen si è detto d'accordo con entrambi i piloti della Red Bull: "È molto frustrante e non capisco perché si comportino così. Non capisco chi ne tragga vantaggio".

"Sono sicuro che durante la sessione sono molto impegnati a controllare i limiti della pista", ha aggiunto Valtteri Bottas dell'Alfa Romeo."Non è l'ideale, ma almeno hanno controllato due volte, il che è positivo. E penso che dovrebbe essere così: se si può dimostrare di aver rispettato i limiti, si può mantenere il giro".

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