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Verstappen-Kvyat: ci sarà uno scambio di abitacoli?

L'olandese di 17 anni preferisce restare concentrato sulla Toro Rosso e il russo non merita la retrocessione

Helmut Marko comincia a soffiare sul fuoco: il rendimento di Daniil Kvyat non è adeguato al blasone della Red Bull Racing. Il giovane pilota russo, campione della GP3 nel 2013, dopo appena un anno di Formula 1 alla Toro Rosso, è stato promosso nella squadra di Milton Keynes, prendendo il posto che era di Sebastian Vettel.

Infilarsi nell'abitacolo di un quattro volte campione del mondo mette a dosso una pressione enorme che, evidentemente, il 21enne di Ufa fa fatica a gestire. Se ci aggiungiamo che la RB11 non è certo la migliore macchina prodotta e il motore Renault è una grande delusione, non è difficile capire il momento delicato di Kvyat.

Ma non è un caso che nel mondo dei "bibitari" si cominci a parlare di uno scambio di piloti fra Red Bull Racing e Toro Rosso, portando Max Verstappen a Milton Keynes e Daniil Kvyat a Faenza.

Sarebbe un grosso azzardo che ci auguriamo non si realizzi: a rimetterci sarebbero entrambi i giovani di scuola Red Bull. Il 17enne olandese sta prendendo le misure alla Formula 1 con una Toro Rosso STR10 che sta pagando gravi carenze di affidabilità.

Il minorenne figlio d'arte finora se l'è cavata più che egregiamente, meritandosi il rispetto dei colleghi che avevano criticato il suo debutto precoce in Formula 1:
"Ora mi salutano, mi chiedono come è andata. E' una cosa che percepisco, qualcuno deve aver realizzato che non è l'eta che conta, ma le capacità alla guida - ammette Max - ma il mio obiettivo non è sognare il futuro, bensì cercare di fare il meglio possibile nel presente che è rappresentato dalla Toro Rosso. Poi vedremo...".

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