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F1 | Verstappen ipnotizza le Mercedes: Lewis adesso subisce

Hamilton ammette la superiorità della monoposto Red Bull: Max asseconda i pronostici messicani, mettendo una grande pressione sulla squadra campione del mondo. Nella Stella sperano di invertire domani la tendenza quando la pista andrà a gommarsi, ma temono di non avere la velocità per sfidare l'olandese. La Ferrari soddisfa per la posizione, prima degli "altri", mentre delude il distacco.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

I tempi del venerdì non assegnano punti né posizioni sulla griglia di partenza, eppure quelli emersi oggi in Messico al termine della seconda sessione di prove libere, un obiettivo lo hanno raggiunto.

Da inizio stagione nel confronto a tutto campo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton nulla è stato lasciato al caso, e quando si possono inviare messaggi che destabilizzano il box avversario, la possibilità viene colta al volo.

Il tempo stampato oggi da Verstappen nella sessione FP2, non ha solo confermato l’ottimo inizio di weekend dell’olandese, ma ha creato un po' di sconforto in Mercedes, come confermato dallo stesso Hamilton. 0”509 il gap rimediato dal campione del mondo nei confronti di Max nella simulazione di qualifica, e più di sei decimi di secondo al giro nel long-run. Ma cosa non ha funzionato nel box Mercedes?

“Non abbiamo avuto problemi particolari – ha commentato Hamilton - la monoposto in generale si è comportata bene. Credo che stiamo sfruttando proprio tutto quello che c’è, non abbiamo una preoccupazione specifica, loro (riferendosi a Red Bull) sono semplicemente più veloci di noi. Quando c’è una differenza di mezzo secondo si spiega quasi sempre con la mancanza di carico aerodinamico, perché per il resto stiamo davvero facendo il massimo possibile. Al momento sono decisamente troppo veloci per noi”.

Hamilton non lo dice apertamente, ma è chiaro che la mazzata arrivata oggi ha spento sul nascere le speranze di provare un contro-break, ovvero il tentativo di recuperare a Red Bull (su una pista sfavorevole a Mercedes) quanto perso ad Austin a ruoli invertiti.

L’unica domanda che resta in sospeso è quella legata ai margini. Oggi l’asfalto del circuito Hermanos Rodriguez si è confermato incredibilmente sporco e, soprattutto, nella prima sessione di prove le monoposto sollevavano una nuvola di polvere che è progressivamente calata (ma non scomparsa del tutto) nel turno pomeridiano.

Il grip è stato bel lontano dall’essere in linea con i soliti parametri, ma domani la situazione dovrebbe migliorare con il gommarsi dell’asfalto, soprattutto nella linea ideale.

Sul fronte power unit, secondo Red Bull, la Mercedes ha spremuto il possibile. “Durante le sessioni, abbiamo un gruppo di analisti a Milton Keynes che studiano i dati GPS – ha rivelato Christian Horner – quindi possiamo capire quando ‘accendono’ il motore e quando lo ‘spengono’, e loro faranno sicuramente lo stesso con noi. È un modo per monitorare cosa hanno ancora in tasca, ed è ciò che abbiamo visto oggi”.

In condizioni di scarsissima aderenza la Red Bull ha confermato una stabilità invidiabile, e in casa Mercedes sperano che l’evoluzione della pista possa andare incontro alle lopro necessità. Di fatto questa è l’unica speranza che ha il team campione del mondo per ridurre il gap da Verstappen, ma l’impressione è le condizioni di pista potranno ridimensionare i distacchi, ma non cambiare le posizioni.

Dietro Verstappen, tra Bottas (secondo) e Sergio Perez (quarto) il distacco e di 0”146, e qui la battaglia per un posto in prima fila è ancora aperta.

Il terzetto sembra essere al riparo da attacchi provenienti dal resto del gruppo, visto che il primo degli ‘altri’, Carlos Sainz, si è confermato a mezzo secondo da Perez. Per la Ferrari il venerdì messicano è iniziato con un imprevisto, a causa di un contatto di Charles Leclerc contro le barriere esterne della curva ‘16’ costato al monegasco una sosta di mezz’ora ai box per le riparazioni, ma per il resto le indicazioni arrivate sono state positive.

Anche la Ferrari, come tutte le monoposto in pista (ad eccezione della Red Bull) proverà a lavorare sul bilanciamento sperando che la pista possa migliorare la trazione, ma le due SF21 si sono comunque confermate le favorite ad occupare il ruolo di terza forza, lasciando intravedere ulteriori margini di miglioramento.

Anche in questo caso gli interrogativi sono più legati ai margini che alle posizioni, e l’obiettivo al momento resta quello di piazzare le due monoposto in terza fila, target che sembra alla portata.

L’avversario diretto, ovvero la McLaren, il venerdì non mostra mai tutto il suo potenziale, ma vedere sia Norris che Ricciardo fuori dalla top-10 (l’australiano anche a causa di un problema alla trasmissione) non aiuta a credere nella possibilità di un grande riscatto nella giornata di domani.

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