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Verstappen-Hamilton: confronto duro a puntate, degno del passato

Max si è rifatto a Imola della sconfitta patita in Bahrain da Hamilton, ma l'epta campione ha rimediato a un errore clamoroso alla Tosa, ricostruendo un secondo posto dopo la bandiera rossa che, come ciliegina, ha avuto il giro più veloce che permette all'inglese di restare in testa al mondiale piloti. Il mondiale 2021 promette scintille fra due piloti in grado di sfide appassionanti, nel momento in cui i due compagni di squadra naufragano.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12, alla partenza

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Dopo la seconda gara del 2021 a fare la differenza nella classifica del mondiale piloti è il punto di un giro più veloce, quello acciuffato oggi da Lewis Hamilton dopo essere risalito dalla nona alla seconda posizione.

Venti secondi più avanti Max Verstappen, leader del Gran Premio di Imola, ha provato a rispondere a distanza, un testa a testa che è proseguito fino alle battute conclusive, di una gara avvincente per tanti e differenti motivi. Il tutto per un punto, ma un punto che si carica di significati che vanno anche oltre le esigenze di classifica.

Il dualismo Hamilton-Verstappen ha riproposto oggi una seconda puntata dopo quella inaugurale del Bahrain, e sembra esserci tutto per un copione che si preannuncia entusiasmante.

A Sakhir il corpo a corpo era stato viziato dall’ormai celebre track-limit della curva ‘4’, ad Imola il nuovo duello ha avuto il suo apice quindici secondi dopo il via alla staccata della variante del Tamburello.

La Red Bull ha capitalizzato al meglio la possibilità di poter puntare su due punte, e Hamilton (autore di una partenza meno efficace rispetto al tandem Perez-Verstappen) non è riuscito a coprire entrambi gli avversari.

Max ne ha approfittato per entrare nella linea interna, piazzando una staccata decisa ma soprattutto lasciando spazio ‘zero’ all’avversario, finito pesantemente sul cordolo. Lo abbiamo visto ad Imola e lo vedremo ancora più e più volte, un confronto duro che riporta alla mente grandi classici della Formula 1.

Il confronto è così serrato da lasciare davvero pochi margini d’errore. In Bahrain Verstappen era stato ingenuo nel riconsegnare la prima posizione a Hamilton passando sul lato sporco della pista, oggi a Imola Lewis ha commesso un errore non certo da… Hamilton, azzardando un sorpasso troppo precipitoso (fuori dalla traiettoria asciutta) alla Williams di Russell, spinto dall’ansia di provare a non perdere di vista lo scatenato Verstappen.

Buon per Hamilton (trattasi della famosa fortuna dei campioni) che lo stesso Russell poco dopo abbia deciso di attaccare Bottas (già, una Williams che attacca una Mercedes!) con risultati disastrosi per entrambi.

La conseguente bandiera rossa è stato un salvagente gigantesco per Lewis, uscito a fatica ed in retromarcia dalla sabbia della Tosa, e conscio della chance imprevista è tornato in pista l’Hamilton abituale, capace di cogliere in rimonta un secondo posto diventato merce preziosissima nell’economia di una stagione che si preannuncia molto tesa.

L’importanza del recupero di Hamilton è stata celebrata dalla Mercedes sotto la bandiera a scacchi, un’euforia quasi maggiore di quella Red Bull a distanza di pochi metri.

La paura di lasciare Imola con uno ‘zero’ in classifica aveva tolto la parola a tutto il box per lunghissimi secondi, e ritrovarsi con un bottino di 19 punti dopo meno di un’ora è sembrato quasi un miracolo.

“Lewis sbaglia davvero molto, molto di rado – ha commentato Toto Wolff – e non credo che oggi sia stato solo un errore di guida a determinare quella situazione. Stava sorpassando sulla linea bagnata perché George gli ha lasciato la porta aperta in quella direzione e senza preavviso. Alla fine lasciamo Imola in testa alle due classifiche mondiali, dopo che abbiamo temuto di tornare a casa con due zeri… quindi diciamo che va bene”.

Allo ‘zero’ della Mercedes ci aveva fatto la bocca anche la Red Bull, ma al di là degli episodi Verstappen e la squadra hanno dominato la gara senza alcuna sbavatura. In realtà anche per Max c’è stato un momento ‘caldo’, quando giocando con l’acceleratore per riscaldare le gomme prima dell’ultima partenza lanciata ha perso per un istante il controllo della monoposto alla Rivazza.

Un tuffo al cuore per l’olandese e la squadra, ma per il resto solo la consapevolezza di controllare i giochi dalla posizione migliore, ovvero la prima.

Manca ancora la leadership nella classifica generale, e un po' pesa, perché in un momento in cui sul fronte tecnico c’è ancora un vantaggio, serve convertire il potenziale in punti mondiali prima che la Mercedes riesca a colmare il divario.

Imola sotto questo aspetto è stato un passo avanti, ma la strada è ancora molto lunga, un percorso intenso per le forze in campo ma indubbiamente appassionante per i fans della Formula 1. Ci attende una grande stagione.

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