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Verstappen castiga le Mercedes, ma non è stata una "Caporetto"

Max ha centrato la prima pole stagionale, ma in casa Mercedes la supremazia della Red Bull non è stata affrontata come una sconfitta: Wolff ha supportato Bottas prima del giro da qualifica per restituirgli la piena fiducia che ha sentito mancare nel confronto con Russell, mentre Hamilton, che ancora risente degli effetti del virus, è arrivato a pochi millesimi dai primi due dopo una piccola sbavatura che gli è costata carissima.

Il Polesitter Max Verstappen, Red Bull Racing, secondo posto Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, terzo posto Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, nel Parco Chiuso

Il Polesitter Max Verstappen, Red Bull Racing, secondo posto Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, terzo posto Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, nel Parco Chiuso

Steven Tee / Motorsport Images

È difficile fare una lista di ciò che serve ad un pilota (monoposto esclusa) per vincere in Formula 1. Quando lo si chiede, soprattutto ai top-driver, le risposte sembrano preconfezionate, e si fa fatica a dare credito ad espressioni come “tensione”, “concentrazione”, “forma fisica”, “ritmo”, e potremmo andare avanti a lungo.

Assistendo a qualifiche come quelle di Abu Dhabi si scopre che anche un pilota che di pole position ne ha conquistate 98 se non è al massimo della forma (parliamo comunque di dettagli) si ritrova in seconda fila.

È stata una qualifica molto intensa, quella disputata oggi a Yas Marina, con i primi tre classificati racchiusi in 86 millesimi, un contesto nel quale la più piccola delle sbavature costa carissima, ed è ciò che è accaduto a Lewis Hamilton.

Il campione del Mondo nell’ultimo giro a disposizione nella Q3 è transitato al termine del secondo settore da poleman virtuale, poi alla curva 13 ha sbagliato di pochi centimetri la linea, e la telemetria recita inesorabile: 90 centesimi persi in quel punto, ed un piccolo calo di velocità in uscita. Il campione del Mondo ha accettato il verdetto con tranquillità.

Lewis stringe i denti

“È stato sicuramente un fine settimana difficile – ha commentato Lewis – restare fermo anche solo due settimane mi ha dato la sensazione di aver perso un po' di lo slancio. Non sono al 100%, ho ancora qualche fastidio ai polmoni, ma guiderei anche senza un braccio! È quello ciò che un pilota da corsa ama fare, abbiamo questa fortuna. Sicuramente per me domani non sarà la gara più facile, intendo fisicamente, sto cercando di dormire più che posso, ma ricaricarmi non è così facile come di solito. Ma domani darò tutto”.

Sarebbe un errore valutare il terzo tempo ottenuto oggi da Hamilton come un risultato negativo. I piloti (fortunatamente pochi) che hanno avuto la sfortuna di essere contagiati, hanno impiegato un po' per tornare alla forma abituale, come è stato il caso di Lance Stroll. È in quest’ottica che va giudicato il risultato ottenuto oggi da Hamilton, ed infatti la stessa Mercedes ha accolto Lewis al rientro nel suo box con un calore maggiore rispetto a quanto visto dopo tante pole position

Il team supporta Bottas

E paradossalmente, neanche tanto considerando le leggi dello sport, per la Mercedes non è stato un sabato negativo. Valtteri Bottas è arrivato ad Abu Dhabi dopo una delle settimane più difficili della sua intera carriera, con un coro di voci (esterne al team Mercedes) che invocavano il suo allontanamento dalla squadra per far posto a George Russell.

Una condizione mentale difficile. “Negli ultimi giorni nel team abbiamo parlato di tante cose – ha raccontato Bottas dopo le qualifiche - siamo una squadra e ci sosteniamo a vicenda. Quando serve supportare un'altra persona con un incoraggiamento o con certe parole, lo facciamo, e questo vale per tutti i componenti della squadra”.

E Toto Wolff lo ha fatto via-radio, prima che Bottas si lanciasse nell’ultimo giro della Q3: “Dai Valtteri, dai tutto quello che hai!”.

Il finlandese ha dato tutto, confermandosi davanti a Hamilton ma non davanti a Verstappen. L'aver mancato la pole non sembra aver pesato molto oggi nel box Mercedes, gli obiettivi che contano sono già da tempo nella sede di Brackley, e l’aspetto più importante del weekend è soprattutto ritrovare la serenità che, per differenti motivi, è mancata ad entrambi i piloti.

Finalmente Verstappen

Il pomeriggio particolare vissuto dalla Mercedes non toglie però spessore alla pole position conquistata da Verstappen.

L’olandese della Red Bull ha colto la prima (e sicuramente unica) pole position stagionale, completando un giro al cardiopalmo nel quale ha saputo mettere “tutto insieme”, coma amano sottolineare i piloti.

Un exploit in piena regola, quello di Verstappen, che già nella sessione FP3 ha confermato i buoni risultati del lavoro fatto dalla squadra.

“La qualifica non era iniziata nel migliore dei modi – ha raccontato Max – perché in Q1 sono rimasto bloccato con la mano tra il volante e la scocca e ho dovuto abortire il giro. Ma poi in Q3 posso dire che non è andata male, ho messo insieme un buon giro e finalmente ci siamo riusciti".

"Almeno per una volta siamo qui seduti al centro (Verstappen si riferisce alla posizione centrale nella conferenza stampa, riservata al poleman). La gara? Sarà interessante, ma sono contento dei dati di velocità massima che abbiamo in questo weekend. Di sicuro Valtteri e Lewis, saranno molto vicini, e si spera sarà una bella battaglia”.

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