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Analisi

Verstappen: ai 40 milioni contribuisce anche la Honda

La Red Bull Racing ha allungato il contratto di Max fino al 2023: il pilota olandese sarà il più pagato dopo Lewis Hamilton, visto che, grazie alla Casa giapponese, potrà contare su uno stipendio degno di un quattro volte campione del mondo come Vettel, pur non avendo ancora vinto un titolo iridato!

Max Verstappen, Red Bull Racing, prima posizione, festeggia sul podio

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

“Sul fronte economico Max è passato da zero a quattro Mondiali, di colpo”. La battuta è di un addetto ai lavori, e fa riferimento all’estensione dell’accordo tra la Red Bull e Max Verstappen fino al termine della stagione 2023.

I piloti competono su tutti i fronti, anche un giorno in più o meno di ‘PR’ è oggetto di discussioni, e lo stipendio è una voce a cui tutti attribuiscono una grande importanza non solo per i vantaggi economici, ma anche per una sorta di prestigio nel paddock.

I “quattro Mondiali” citati dallo storico addetto ai lavori sono il riferimento allo stipendio di Sebastian Vettel, che secondo stime (confermate anche da prestigiosi siti economici) si aggira intorno ai 40 milioni di dollari.

Una cifra molto distante da quella cha avrebbe percepito Verstappen nel 2019 (12 milioni di dollari), ma grazie al nuovo contratto, il gap si ridurrà progressivamente fino ad annullarsi, diventando così l'olandese il pilota più pagato della Formula 1 dopo Lewis Hamilton.

L’escalation di Max è stata possibile principalmente per due motivi: lo status che ha acquisito nel team Red Bull, e la disponibilità della Honda ad accollarsi una percentuale importante dello stipendio dell’olandese.

La leadership di Verstappen è stata una condizione accelerata dalla partenza di Daniel Ricciardo, un addio improvviso che ha lasciato la squadra di Milton Keynes in una posizione non semplice in termini di figure d’esperienza. La squadra ha puntato tutto su Max e lui ha risposto alla grande disputando un’ottima stagione 2019.

Sul fronte Honda la disponibilità a coprire una parte del salario del top-driver si era già vista nell’avventura in McLaren, dove la Casa giapponese si era fatta carico di una cospicua percentuale dello stipendio di Fernando Alonso.

Come per la Red Bull, anche per la Honda il rischio di perdere Max era semplicemente un’ipotesi terrificante e il timing ha giocato molto bene a favore di Verstappen ed il suo management.

Recentemente Masahi Yamamoto, managing director del programma Honda F1, era stato molto chiaro quando si è trattato di giudicare il rendimento di Verstappen:
“Guardando Max, mi sembra di vedere un giovane Senna. È veloce, è giovane, ed ha un talento impressionante. In più rispetta Honda, come abbiamo visto in Austria quando mostrava con orgoglio il nostro badge sul podio. Questo ci dà una spinta incredibile per spronarci a fare un motore sempre migliore per lui e per il team”.

La Honda punta molto su Verstappen, sia in pista che sul fronte commerciale, contesto in cui Max sembra destinato a diventare un testimonial di alto profilo.

Toyoharu Tanabe, Direttore Tecnico F1, Honda, e Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, durante la conferenza stampa dei team principal
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Max Verstappen, Red Bull Racing, secondo classificato, festeggia con il compagno di squadra
Max Verstappen, Red Bull RB15
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull RB15
Max Verstappen, Red Bull Racing
Il poleman Max Verstappen, Red Bull Racing, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, durante la conferenza stampa
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia nel parco chiuso
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, pit stop
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing
Il volante della Red Bull Racing RB15 di Max Verstappen
Helmut Marko, Consulente, Red Bull Racing, parla con Max Verstappen, Red Bull Racing
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