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Vasseur: “Picci doveva discuterne in consiglio e non con la stampa"

Fredric Vasseur, team principal Alfa Romeo Racing, replica a Pascal Picci e risponde alle dichiarazioni dell'ex presidente Sauber Holding che ha rilasciato le sue dichiarazioni in esclusiva a Motorsport.com. Secondo il francese le critiche dovevano essere portare in consiglio di amministrazione e non alla stampa.

Frederic Vasseur, Team Principal, Alfa Romeo Racing, alla conferenza stampa dei team principal

FIA Pool

Le prestazioni nel 2021 del team Alfa Romeo non sono state all’altezza delle aspettative, tuttavia la squadra è stata nell’occhio del ciclone non tanto per i risultati in pista quanto per le manovre di mercato che hanno portato a tagliare fuori Antonio Giovinazzi per far subentrare al suo posto Guanyu Zhou. Proprio questo nodo ha portato Pascal Picci a dimettersi dalla squadra prima del Gran Premio del Messico.

Dopo l'addio dell’italo-svizzero al team, Picci ha rilasciato un’intervista a Motorsport.com in cui spiegava i motivi delle proprie dimissioni. Divergenze con Fred Vasseur che hanno portato l’ex presidente Sauber Holding a dissociarsi dalle decisioni prese dal Team Principal Alfa Romeo.

Non si è di certo fatta attendere la risposta di Vasseur, impegnato questo fine settimana nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. Su un tracciato di recentissima costruzione, non si hanno riferimenti e il lavoro è finalizzato a conoscere e familiarizzare con una pista che appare difficile e che, si pensa, possa portare a una gara insidiosa, lunga e complicata. L’obiettivo per Alfa Romeo è di poter migliorare i risultati di questa stagione approfittando di una molto probabile gara caotica e nel weekend la concentrazione è tutta sulla pista. Tuttavia, Vasseur risponde a Picci, chiarendo la propria posizione.

Cosa pensi del tracciato e delle strutture?
"Penso che sia incredibile, se consideriamo che sette mesi fa non c’era assolutamente nulla. È incredibile quello che hanno fatto in sette od otto mesi. Il layout del tracciato è un po’ inusuale, ci sono curve ad altissima velocità e forse sarà complicato gestire il traffico in qualifica, proprio per l’elevata velocità. Ma è intrigante ed è bello andare su una pista diversa. Inoltre credo che i piloti, ad eccezione del traffico, apprezzino il layout".  

Anche gli ingegneri apprezzano questa sfida?
"Sì. eravamo concentrati sul grip, perché le immagini del tracciato mostravano il tracciato con molta sabbia e non sapevamo che livello di grip avremmo trovato. È stato meglio di quanto ci aspettassimo tutti quanti e ora dobbiamo affrontare le evoluzioni della pista nei prossimi due giorni e in questo tipo di pista la chiave delle buone prestazioni è anticipare il giorno successivo. Sarà una bella sfida e penso che la gara sarà lunga e dura, dovremo essere lì alla fine e avere la possibilità di fare una sosta in regime di VSC, Safey Car e bandiera rossa".

Arrivare a una pista come questa potrebbe darvi l’opportunità di avvicinare la Williams?
"Fino ad ora non siamo stati quelli che hanno tratto maggiore vantaggio sul campo, ma dovremo invertire la rotta. Nella mattinata del venerdì avevamo un buon passo e nel pomeriggio era decente, ma dobbiamo essere lì. Non riusciamo a gestire il fatto che avremo una gara caotica, ma dobbiamo essere lì, ed è ciò che ci è mancato a Budapest e Spa. Se siamo in una buona posizione e la gara è più caotica del solito, allora possiamo ottenete dei buoni punti."

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Questa settimana ci sono stati alcuni titoli controversi riguardo la gestione del team. Qual è la realtà della situazione? Perché Pascal Picci si è dimesso?
"Penso che sia un peccato il fatto che abbia portato la storia alla stampa, andando dal giornalista a rilasciare l’intervista, perché credo che le discussioni del consiglio debbano restare nel consiglio. Non è una riunione pubblica. Per la tranquillità, per il futuro e per la stabilità del team, sarebbe stato meglio se avesse avuto una discussione interna invece di saltare le riunioni".

La potenziale vendita ad Andretti gioca un ruolo cruciale nella sua decisione?
"Non credo proprio, ma non voglio parlare del comportamento del Signor Picci".

Uno dei punti che hai sollevato riguarda la scelta del pilota per il 2022. Quanto è stata controversa la decisione del pilota?
"Sai, la scelta del pilota non è mai facile, perché è una combinazione di diversi fattori. Non è mai semplice e penso che sia vero per ogni singola squadra e ogni singolo anno che bisogna pensare al futuro e non al passato, e vedere come si potrà migliorare nella stagione successiva. È un punto cruciale, ma fidatevi di me, non è una decisione facile. Abbiamo preso la decisione con le principali parti coinvolte in causa e abbiamo avuto una lunga discussione a riguardo. Siamo arrivati a una decisione e penso che la scelta sia chiara".

Vedremo Valtteri e Guanyu guidare nei test di Abu Dhabi?
"Stiamo discutendo di questa cosa e spero che possano farlo. Mi auguro che riusciremo a farlo con entrambi".

Pascal Picci, ex presidente di Sauber Holding molto critico con Vasseur

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