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Test segreto: conferenza Pirelli e inchiesta della FIA

Non si placano le polemiche dopo il collaudo di gomme svolto dalla Mercedes a Barcellona

La FIA si vuole proteggere. Il caso del test segreto Mercedes – Pirelli non accenna a placarsi. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, c’è un ricorso pendente di Red Bull Racing e Ferrari che verrà discusso dal Tribunale d’Appello della FIA, dopo che i commissari sportivi del Gp di Monaco hanno preferito lavarsi le mani, non avendo sufficienti elementi in loco per giudicare, il presidente della Federazione Internazionale, Jean Todt, ha chiesto alla Pirelli una relazione dettagliata sul test segreto che si è svolto a Barcellona dopo il Gp di Spagna. INCHIESTA DELLA FIA Non serve a incardinare la questione legale che farà il suo corso, ma a raccogliere delle informazioni utili perché la stessa FIA potrebbe trovarsi in una posizione molto scomoda. Dalle parole di Niki Lauda e Toto Wolff, i due uomini di vertice del team Mercedes, la Federazione era stata informata sull’opportunità da parte delle stella a tre punte di rispondere all’invito della Pirelli. SERVE IL CAPRO ESPIATORIO La sensazione è che stia partendo la ricerca del capro espiatorio. Va detto e ripetuto che la Pirelli, fornitrice esclusiva delle gomme per i Gp, ha fatto valere una prerogativa concessa proprio dalla FIA nel contratto di fornitura: i tecnici della Bicocca avevano avuto l’ok per effettuare 1000 km di test. In Bahrein avevano informato tutte le squadre verbalmente e solo la Mercedes aveva aderito alla proposta. MERCEDES AL TEST SEGRETO La squadra di Brackley si è presentata in pista con la W04 e i piloti ufficiali, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, contravvenendo alle norme del regolamento sportivo della Formula 1 che vieta qualsiasi test durante la stagione, consentendo esibizioni con vetture di due anni prima. Alla Pirelli interessava valutare alcuni pneumatici sperimentali per il 2014 e verificare le nuove gomme per il Gp del Canada dopo le modifiche alle posteriori con più kevlar e meno acciaio. CHI HA AUTORIZZATO LA W04? Come mai la Mercedes ha portato a Montmelò la monoposto che corre la stagione 2013? Addirittura la vettura disponeva della sospensione modificata che poi ha permesso a Nico Rosberg di vincere il Gp di Monaco. Certo non era compito della Pirelli “verificare” la vettura che gli era stata messa a disposizione, ma toccava alla Mercedes rispettare le norme vigenti. A BRACKLEY SONO TRANQUILLI I dirigenti di Brackley, però, dicono di avere avuto l’ok della FIA. Da chi sarebbe arrivato? È chiaro che il problema sta fra queste due parti. La Casa tedesca non teme di andare in giudizio, sostenendo di aver avuto tutte le pezze di appoggio. Se così fosse, sarebbe evidente che in F.1 ci sarebbe un regolamento scritto, approvato e pubblicato. E ce ne sarebbe un altro frutto di condizionamenti politici, potenza economica e chissà cos’altro. La credibilità del Circus andrebbe a zero, creando un danno mostruoso all’automobilismo. E allora bisogna trovare una via di fuga, una soluzione che deve essere siglata al di fuori del Tribunale dove parleranno le carte, i documenti, le prove. GIUDIZIO NON IN TEMPI BREVI Non aspettiamoci un giudizio a tempi brevi come spera qualcuno. La Casa di Stoccarda è una colonna portante dell’attuale F.1: oltre ad essere l’unico costruttore ufficialmente impegnato insieme alla Ferrari (la Renault c’è solo nel ruolo di motorista), l’anno prossimo fornirà oltre un terzo dello schieramento con i motori turbo. Mercedes, McLaren, Force India e Williams disporranno dei V6 tedeschi e l’eventuale uscita della Stella a tre punte potrebbe mettere in ginocchio il Circus. QUAL È LA PSOZIONE FIA? La sensazione è che sia la FIA a dover dare delle spiegazioni, più che a chiederle. A rendere pubblico il test segreto sarebbe stato Charlie Whiting nel briefing dei piloti del Gp di Monaco. Chi ne ha parlato al delegato FIA della sicurezza? Ne era forse già a conoscenza? Nel paddock si inseguono i dubbi… CONFERENCE CALL PIRELLI Intanto la Pirelli ha programmato per le 13 una conference call alla quale interverranno Maurizio Boiocchi, Chief Technical Officer Pirelli, Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, e Mario Isola, Racing Manager Pirelli. La Casa milanese, quindi, è pronta a dare la sua versione dei fatti per evitare di finire con il cerino in mano e vedersi bocciare il rinnovo del contratto triennale che è in dirittura d’arrivo. Bernie Ecclestone spinge per la continuità, mentre Jean Todt vedrebbe di buon occhio il rientro della francese Michelin. Prepariamoci ad altri colpi di scena di una storia che non è ancora giunta al sue epilogo…

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