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Ferrari, quella termo-videocamera per scoprire le verità

Un tecnico del Cavallino ha rilevato la temperatura delle gomme della SF15-T e delle... avversarie

Maurizio Arrivabene ha chiesto alla Ferrari un cambiamento di mentalità per i prossimi Gran Premi. Ben sapendo che sarà necessario sfruttare l'impossibile della Rossa per mettere in crisi la Mercedes. Nei test del Red Bull Ring la squadra del Cavallino non ha portato grandi novità visibili (un deviatore di flusso ridisegnato e paratie diverse del monkey seat), ma ha lavorato in modo intenso sulle gomme. Non solo sviluppando con Esteban Gutierrez gli pneumatici proto che la Casa milanese ha proposto come prefigurazione delle coperture 2016, ma anche sulla gamma delle mescole più usate in questa stagione.

La ragione? Piuttosto semplice: cercare di capire come sia possibile mandare in temperatura gli pneumatici con un warm up più rapido sulla SF15-T, una monoposto piuttosto refrattaria nel portare le gomme al giusto range di utilizzo.

In pit lane al Red Bull Ring non è certo passato inosservato il tecnico del Cavallino rampante che ha sostato nella piazzuola della Ferrari puntando la termo-videocamera di cui era dotato sulle coperture della Rossa e non solo.

Nei test invernali di Jerez aveva suscitato un certo scalpore il fatto che un uomo Mercedes avesse "puntato" la SF15-T dalla terrazza dei box. In Austria è stato il momento di quello Ferrari che, almeno, non si è nascosto ma ha svolto le sue rilevazioni alla luce del sole.

E' il chiaro segno che a Maranello si è deciso di lavorare sui difetti della monoposto. Cambierà la modalità di approccio alle prove libere: finora le macchine di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen giravano più leggere delle avversarie, creando delle inutili illusioni sui tifosi, mai confermate dalle qualifiche. A Silverstone vedremo una modalità di lavoro diversa per mettere alla frusta proprio le coperture.

"Dobbiamo voltare pagina - ha detto Maurizio Arrivabene - ci concentreremo sulle cose che non funzionano sulla macchina. Basta parlare dei problemi, è ora di trovare delle soluzioni. Questo sarà il grande cambiamento di mentalità che ci serve. Adesso voglio delle risposte...”.

E per trovare delle soluzioni bisogna conoscere a fondo i propri limiti e i pregi degli avversari: ecco perché la termo-videocamera puntava la Rossa di Esteban Gutierrez, ma anche le altre macchine, in particolare quelle più competitive, per avere dei dati confrontabili sullo stato dell'arte della SF15-T. Insomma c'è un approccio più aggressivo per inseguire quell'impossibile che deve diventare... reale.

Foto Alex Galli

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