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Test Pirelli: l'eventuale no alle gomme 2020 è di opportunità?

Nei test di Abu Dhabi salta all'occhio un dato: i top team hanno percorso una serie di long run per valutare le gomme 2020. Per il momento non ci sono giudizi definitivi, ma la sensazione è che siano le squadre di centro che puntano alla conferma degli pneumatici 2019 per evitare di rivedere le macchine nuove.

Sergio Perez, Racing Point RP19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Le prove iniziate oggi sul circuito di Yas Marina sono un passaggio cruciale in vista della stagione 2020. Non c’è in ballo solo la prima presa di contatto con gli pneumatici di una nuova generazione, ma anche la decisione che ufficializzerà se le gomme 2020 saranno utilizzate o meno nel prossimo Mondiale.

La Pirelli in questo caso è spettatrice, decisamente interessata, perché la palla è in mano ai team, i quali al termine di queste prove decideranno (il prossimo 9 dicembre con votazione via-mail) quali saranno ufficialmente se gli pneumatici del prossimo Mondiale saranno i 2020 o se saranno confermati quelli che hanno appena concluso l’ultima stagione.

Al momento la decisone, prevede come da programma, l’utilizzo delle gomme 2020, ma se il 70% delle squadre dovessero esprimere parere negativo, si manterrebbero le 2019.

Come da aspettative al termine della prima giornata dei test di Yas Marina sono stati pochi i commenti rilasciati da team e piloti, e la classifica dei tempi non è di grande aiuto per devalutazioni tecniche.

Valtteri Bottas, leader di giornata, ha ottenuto il suo miglior tempo utilizzando le C4 2019, unico pilota insieme a Raikkonen ad ottenere il suo crono più veloce con le gomme utilizzate in questa stagione.

Più indicativo è il volume di giri percorsi: 138 per il leader di giornata Valtteri Bottas, 136 per Sebastian Vettel, 153 per Max Verstappen. Le squadre hanno avuto a disposizione per oggi 10 set di gomme (6 imposti dalla Pirelli, 4 scelti dalle singole squadre) e la mole di lavoro è stata notevole, soprattutto nelle simulazioni di gara.

I primi riscontri sono stati indubbiamente migliori di quelli arrivati dopo l’assaggio nel venerdì del Gran Premio degli Stati Uniti, e le squadre hanno continuato a provare simulazioni di gara con alternanza soprattutto delle mescole C3 e C4, ovvero quelle che la maggior parte dei piloti hanno utilizzato nel Gran Premio della scorsa domenica. In casa Mercedes non ci sono stati commenti entusiasti, ma neanche una bocciatura.

“È stata una giornata molto utile per farsi un’idea più precisa delle gomme 2020 in comparazione con quelle di quest’anno – ha commentato Vettel - oggi il nostro esercizio principale è consistito proprio nel fare comparazioni e per questo abbiamo cercato di massimizzare tutto il tempo pista che abbiamo avuto a nostra disposizione, percorrendo ben oltre cento giri".

"Domani ci sarà un’altra giornata di valutazione gomme con Charles e sarà importante anche recepire il suo feedback in merito”.

Le nuove gomme sono state giudicate sostanzialmente uguali alle precedenti, ma dai primi riscontri un po' più lente rispetto ai 2019.

Nella seconda metà del paddock i commenti sono sembrati meno entusiasti. “Devo essere sincero – ha commentato Grosjean – non sono contento delle prime impressioni con queste gomme”. Ma qui si apre uno scenario differente.

 

Se venissero mantenute le gomme 2019, per le squadre ci sarebbero meno grattacapi da mettere in conto, visto che si affronterebbe una stagione con un pneumatico conosciuto, ed anche sul fronte economico non ci sarebbero da mettere in conto modifiche alla vettura 2020 (ormai in via di completamento) nata come progetto con le indicazioni emerse dalle gomme utilizzate durante questa stagione. Quindi, più che una valutazione puramente tecnica, questo scenario offre delle motivazioni differenti.

La Pirelli però ha messo in guardia. Le gomme 2020 sono state configurate con pressioni più basse di 1,5 psi rispetto a quelle 2019, una delle caratteristiche di questo pneumatico nato sulla previsione di un aumento di performance che ci sarà la prossima stagione.

È un aspetto su cui punta molto la Casa milanese, che ha già avvertito i team sui rischi che potrebbe comportare il mantenere le gomme 2019 anche il prossimo anno. Se come previsto, ci sarà un incremento di prestazioni, la Pirelli sarebbe costretta ad alzare le pressioni utilizzate durante questa stagione, quindi ci sta che abbia messo le mani avanti per non beccarsi le lamentele del caso tra qualche mese.

La questione, insomma, è ancora apertissima ad ogni decisione. La giornata di domani, durante la quale ci sarà ancora un’intensa attività in pista e parallelamente l’analisi dei dati ottenuti oggi, potrebbe fare maggiore chiarezza, ma il condizionale è d’obbligo.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Roy Nissany, Williams FW42
Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10
George Russell, Williams Racing
Lando Norris, McLaren MCL34
Esteban Ocon, Renault F1 Team R.S. 19
Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C38
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-19
Roy Nissany, Williams
Esteban Ocon, Renault F1 Team R.S. 19
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