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Test Pirelli: anche la Ferrari ha girato! Un'inchiesta FIA

La squadra del Cavallino rimedia una figuraccia, ma la Federazine dovrebbe aprire anche una indagine interna

La FIA nella polemica dei test segreti coinvolge anche la Ferrari. In un comunicato emesso ieri sera, la Federazione Internazionale ha chiesto al team Mercedes AMG Petronas e alla Scuderia Ferrari di fornire una serie di informazioni in vista di una inchiesta che è stata avviata dopo i recenti test con le gomme Pirelli. ANCHE LA FERRARI SOTTO INCHIESTA Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, nella conference call di ieri ha ammesso esplicitamente che c’è stato un altro team che ha effettuato un test segreto con le gomme sperimentali per il 2014, ma non ha voluto ufficializzarne il nome. Ci ha pensato la FIA a spazzare via ogni dubbio, chiedendo alla squadra di Maranello di spiegare il suo comportamento, dopo che proprio gli uomini del Cavallino hanno presentato alla Federazione una protesta ufficiale insieme alla Red Bull Racing a seguito del collaudo svolto dalla Mercedes a Montmelò dopo il Gp di Spagna con la W04, vale a dire la monoposto 2013. HA SVOLTO UN TEST PRIMA DI BARCELLONA! È venuto allo scoperto che il reparto Formula 1 Clienti della Ferrari ha messo a disposizione della Pirelli una 150° Italia, vale a dire una vettura del 2011, per un test di pneumatici due settimane prima del contestato collaudo della Mercedes a Barcellona. IL COMUNICATO DELLA FIA La squadra del Cavallino a Montecarlo aveva negato la sua presenza ad un test Pirelli e ora non ci fa certo una gran figura visto che anche il Reparto Corse finisce in una inchiesta giudiziaria della Federazione: “La FIA ha chiesto ai team Mercedes AMG Petronas F1 e alla Scuderia Ferrari – si legge nel comunicato - squadre che hanno preso parte a test di gomme nella stagione 2013, di rispondere ad una inchiesta disciplinare ai sensi del Regolamento FIA. Questo segue la Relazione dei Commissari Sportivi del Gp di Monaco e rappresenta le informazioni integrative richieste dalla FIA alla luce delle risposte ricevute dalla Pirelli alla quale sono stati chiesti dei chiarimenti martedì 28 Maggio”. DEBOLEZZA DEL CAVALLINO NELLA PROTESTA La Ferrari si fa forte del fatto che Formula 1 Clienti sia una struttura autonoma dal Reparto Corse e che dal punto di vista formale la Scuderia non ha partecipato ad alcun test segreto, ma è evidente a tutti quanto sia ora più debole la sua protesta nei confronti della Mercedes che ha violato il regolamento schierando a Barcellona la W04, vale a dire la monoposto di quest’anno, mentre la squadra del Cavallino ha messo a disposizione della Pirelli la macchina del 2011. RED BULL VITTIMA DEL SISTEMA? L’affare, insomma, si ingrossa: la FIA ha preso in mano il pallino e vuole condurre il gioco, ma la stessa Federazione Internazionale non è parsa al di sopra di ogni sospetto, visto che gli uomini della Pirelli hanno detto e ripetuto che i test effettuati sono stati espressamente autorizzati dalla FIA. A farci una pessima figura è la Formula 1 (Ferrari compresa), con la Red Bull Racing che, una volta tanto, potrà vestire i panni della vittima del sistema. SALTERA’ IL DIVIETO DEI TEST Ieri la squadra del Cavallino aveva preso le difese della Pirelli e ora si capisce perché alla luce dei nuovi fatti che sono emersi. Noi di OmniCorse.it continuiamo a sostenere che il riflesso di quanto è accaduto porterà all’abolizione del divieto dei test, con buona pace del gommista, dei motoristi e delle squadre che hanno voglia di girare in pista. L’importante sarà trovare un giusto limite per non far esplodere di nuovo i costi, ma la credibilità della F.1 è stata duramente messa in gioco. CHI PAGHERA’ PER TUTTI? Sarà interessante scoprire chi sarà il capro espiatorio di questa brutta vicenda che, inevitabilmente, avrà ripercussioni sulla stabilità del sistema Formula 1. La FIA ha provato a destabilizzare la Pirelli: non è un segreto che Jean Todt vorrebbe riportare la Michelin nel Circus, riattizzando la guerra dei gommisti, ma la Casa della Bicocca ha risposto in modo inequivocabile, rimettendo la palla in campo di FIA e Mercedes. LA FIA FACCIA UN’INCHIESTA INTERNA! La Casa tedesca ha fatto sapere che è pronta a lasciare il Circus se Bernie Ecclestone dovesse condannato a seguito dell’accusa di corruzione dal tribunale di Monaco di Baviera. A parlarne è stata Christine Hohmann Dennhardt, responsabile del settore Integrità e Affari legali nel cda Daimler, durante una tavola rotonda svolta a New York. La Stella a tre punte oltre a essere ufficialmente impegnata con la squadra ufficiale, l’anno prossimo fornirà i motori V6 turbo ibridi anche a McLaren, Force India e Williams. La minaccia è molto forte, ma cosa accadrà quando verrà acclarato lo stretto legame fra Ross Brawn, team principal della Mercedes, e Charlie Whiting, direttore di corsa e responsabile della sicurezza della F.1, tenutario di tutti i segreti del Circus?

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