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Arai: "Non abbiamo girato quanto avremmo voluto"

La Honda parla di più problemi del previsto. La MP4-30 però ha ottimi riscontri aerodinamici con i dati in fabbrica

Arai:

Un piccolo passo alla volta, ma di giorno in giorno la McLaren-Honda ha fatto progressi qui a Jerez de la Frontera. Oggi Jenson Button è riuscito a completare 35 giri al volante della MP4-30, peccato che poi un problema alla pompa della benzina abbia obbligato la squadra di Woking a chiudere anticipatamente il suo programma di lavoro.

In ogni caso sono arrivate 3 tornate in più rispetto a quelle compiute ieri da Fernando Alonso e anche a livello cronometrico c'è stato un miglioramento di 8" (ieri lo spagnolo però aveva girato solo con le intermedie), anche se 1'27"660 è ancora un riferimento troppo alto per poter giudicare le prestazioni.

Oggi all'hospitality del team è stato il turno di Matt Morris di prendere la parola per fare il punto della situazione: "Purtroppo abbiamo avuto alcuni problemi questa settimana, tutti di piccola entità, ma che sommati ci hanno fatto rimanere parecchio tempo ai box. Il nostro obiettivo principale comunque era venire via da Jerez con la certezza che l'archietettura della vettura fosse corretta ed abbiamo avuto una risposta positiva. Uno dei grandi vantaggi che abbiamo avuto nella progettazione è stata la possibilità di lavorare davvero a stretto contatto con la Honda, soprattutto per quanto riguarda l'installazione della power unit".

Come aveva già sottolineato ieri Eric Boullier, anche la Mobil1 ha partecipato a questo processo molto integrato: "Inoltre siamo stati aiutati molto anche dalla Mobil1, che ha realizzato un olio motore fatto su misura per noi, ottimizzato intorno alla power unit Honda. Questo ci ha permesso di spingerci al limite per quanto riguarda l'installazione, con la convinzione di essere arrivati al limite per quanto riguarda il raffreddamento del retrotreno e della tramissione. Il risultato credo che sia davvero elegante, in un'area in cui avremo comunque uno sviluppo costante per tutta la stagione".

In questa ultima giornata poi non si è pensato solo alla power unit ed al packaging: "Oggi ci siamo fermati in un paio di occasioni, ma siamo riusciti a portare avanti un buon lavoro aerodinamico, ottenendo una buona correlazione con i dati che ci arrivavano dai ragazzi in fabbrica. Solo così possiamo verificare che tutto funzioni come previsto".

I feedback sulla power unit RA615H comunque non sono mancati: "Jenson ha dato delle informazioni molto dettagliate dopo ogni run. E' fondamentale perché parliamo di una power unit nuovissima, quindi stiamo mandando davvero tanto dati in Giappone per permettere alla Honda di fare aggiornamenti. Ora iniziamo a pensare a Barcellona, dove speriamo di poter rifinire e sviluppare il pacchetto".

Ecco poi il commento di chiusura di Yasuhisa Arai, grande capo del reparto motorsport della Honda, che bisogna dire è stato davvero molto onesto nella sua analisi: "Ripercorrendo i primi quattro giorni di test, sono davvero contento di aver visto la monoposto in pista. Abbiamo una nuova vettura ed una nuova power unit, quindi c'è stato un grande impegno sia a Sakura che a Woking. Sono davvero orgoglioso del lavoro di tutti. Naturalmente, sapevamo che ci sarebbero stati dei problemi, ma questo è un test dopo tutto. Tuttavia, le difficoltà che abbiamo affrontato qui sono state di più rispetto alle aspettative, quindi non siamo riusciti a girare quanto avremmo voluto. Nonostante tutto, i feedback di Jenson e Fernando sono stati positivi ed anche molto utili".

"Ora vedo davvero un'aria positiva all'interno della squadra e speriamo che ci permetta di arrivare più pronti a Barcellona, con alcune modifiche che ci serviranno per affrontare in maniera migliore i prossimi due test. Tornare a vedere il marchio Honda in Formula 1 comunque è veramente bello" ha concluso.

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