Niente... panico alla Ferrari, ma volti molto concentrati:
Kimi Raikkonen ha completato 31 giri e, oltre a essere stato il più veloce in pista, è stato anche quello che ha percorso più strada, quasi il doppio di Lewis Hamilton con la Mercedes, tutti gli altri sono più staccati. La
F14 T ha avuto solo un momento di apprensione: durante il primo giro l'ingegnere
Antonio Spagnolo ha
ordinato via radio a Kimi di spegnere subito il motore perché era apparso un allarme in telemetria. Non era altro che
un sensore in panne: dopo i controlli di rito la Rossa è ripartita per effettuare una proficua giornata di lavoro...
“Oggi avevamo molte cose nuove da imparare – ha detto
Kimi –
Anche se ci piacerebbe poter fare più giri credo che come prima giornata sia stata positiva. Alla fine con la pista umida abbiamo preferito non rischiare, ora ci aspetta ancora molto lavoro ma tutto sommato siamo soddisfatti del primo giorno”.
Il finlandese non ha mai cercato la prestazione, anzi c'è il ragionevole dubbio che non sia stato sfruttato tutto il regime di rotazione a disposizione del V6 Turbo 059/3: l'imperativo era verificare che tutto funzionasse a dovere perché la Ferrari è arrivata a Jerez senza effettuare lo shake down con la scusa del filming day. E non ci sono stati problemi di sorta. Kimi si è dedicato a impratichirsi con le nuove procedure del Cavallino: i giorni al simulatore sono stati utili per assimilare certi comandi, ma non c'è ancora l'automazione dei movimenti sui pulsanti del volante. Mentre i meccanici lavoravano sulla Rossa, Iceman stava nell'abitacolo proprio per fare una conoscenza più approfondita del suo... ufficio.
"In un mondo ideale sarebbe meglio avere meno pulsanti da premere in corsa, ma la realtà è così. All’inizio di una stagione non c’è mai abbastanza tempo per fare tutto, ma questo vale per tutti i team. Ora sappiamo che direzione prendere. In questo momento è quello che conta".
Il suono dei V6 Turbo è molto diverso dai motori aspirati...
"Dopo un solo giorno non è il caso di parlare del suono. Non c’è una ragione di criticarlo, queste sono le nuove macchine. Non è un problema nostro, ma di chi fa le regole. Di sicuro avremmo voluto fare più giri, ma è normale quando ci sono cambiamenti di regolamento così significativi. Ci vorrà del tempo per sfruttare tutto il tempo a disposizione. Io sono fiducioso per un inizio senza problemi, abbastanza buono".
Come è stato il ritorno alla Ferrari nel primo giorno in pista?
"Per me è stato un normale primo giorno, improntato sulle sfide legate alle nuove regole. E' così per tutti i team, ma noi abbiamo lavorato duro per fare in modo di avere la macchina pronta. E non ho sentito tante differenze nello stile di guida".
Come vanno interpretati i dieci secondi più lenti rispetto allo scorso anno?.
"Adesso non significano nulla, stiamo ancora imparando la macchina. Vedremo qualcosa a livello di velocità in Bahrein".
Quanto è difficile da guidare la F14T?
"Non ci sarà una grande differenza quando tutto funzionerà alla perfezione: posso dire che non c’è molto grip, per cui guidare è un po’ più complicato".
Nessun problema alla schiena?
"No, direi di essere a posto".
La
F14 T ha risposto bene alle aspettative dei tecnici e nel corso della giornata sono state
fatte anche alcune prove aerodinamiche (è stata spruzzata la vernice flou-viz sull'ala anteriore). Nel de-briefing i tecnici valuteranno anche i valori di carico aerodinamico, ma a giudicare dagli sguardi il primo giorno si può chiudere positivamente...
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