McLaren: braccio ancorato alla struttura deformabile!
Sulla MP4-30 la sospensione posteriore è allacciata più indietro rispetto alla scatola del cambio
Kevin Magnussen c'è rimasto con un palmo di naso quando ha saputo che questa mattina a guidare la McLaren MP4-30 arebbe stato nuovamente Jenson Button. La squadra ha modificato la line-up dopo che l'inglese aveva coperto solo sette giri ieri, per cui Eric Boullier ha preferito rimettere in macchina l'ex campione del mondo, lasciando il danese a bagnomaria.
La McLaren oggi è riuscita a inanellare finora 57 giri anche se con tempi molto alti: si è detto e scritto che il motore Honda RA615 H viene utilizzato con un regine di rotazione ridotto proprio per non minarne l'affidabilità: una fonte Honda, invece, ci ha assicurato che il motore termico viene sfruttato a piena potenza, mentre l'ERS che deve essere gestito con grande parsimonia per eviotare le ripetute rotture dell'MGU-K e non solo.
I problemi sono di surriscaldamento: sulla MP4-30 si generano delle temperature di esercizio che non si riscontrano nelle prove al banco, scatenando una serie di rottura che stanno minando lo sviluppo dell'interessante vettura di Woking.
Sono molti gli osservatori a evidenziare che la monoposto inglese curata da Tim Goss, Matt Morris e Peter Prodromou è interessante: nell'immagine Effe 1 Tech si può apprezzare l'attacco del braccio inferiore della sospensione posteriore che è stato ancorato non alla scatola del cambio, ma più indietro nella zona della struttura deformabile, in un punto che non è certo ortodosso.
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