Marciello: "Sono uscito nel giro di speed control"
L'italiano si è insabbiato con la Sauber per le gomme fredde, ma poi ha coperto 70 giri utili al team svizzero
Ieri era sulla Ferrari SF15-T, oggi sulla Sauber C34 nel secondo giorno di test a Barcellona, mentre domenica ha corso con la GP2 della Trident: non deve essere semplice per Raffaele Marciello adattarsi alle diverse monoposto in così poco tempo. Il 20enne italiano è sereno e tranquillo e non lo preoccupa nemmeno l’aver chiuso la sessione con l’ultimo tempo, dopo un’uscita di pista nella prima mattinata…
“Non è facile salire e scendere da una macchina e l’altra, anche perché le vetture sono molto diverse, ma a parte il piccolo incidente all’inizio della giornata, la macchina è andata abbastanza bene. Siamo riusciti a coprire 70 giri nel pomeriggio e, quindi, abbiamo recuperato parte del tempo perduto”.
Ma come mai sei uscito di pista?
“Ero in modalità control speed per cui le gomme erano molto fredde ed è stato facile finire fuori. L’uscita non è stata ad alta velocità, ma nella sabbia la macchina salta e non la fermi più. Per fortuna ho rotto solo un’ala davanti e, quindi, niente di drammatico. C’è voluto di più a fare tutti i controlli sulla monoposto che ci sono costati un po’ di tempo”.
Hai sentito qualcosa di diverso nella power unit?
“Giriamo sempre con mappature diverse di motore per cui non è possibile fare delle comparazioni dirette. Io ho la sensazione che non ci siano differenze fra la power unit della Ferrari e la nostra. Caso mai ci sono nelle macchine: una lotta per cercare di vincere e l’altra ha ambizioni diverse, per cui non è possibile fare paragoni”.
Avete svolto delle prove aerodinamiche a pochi minuti dalla fine della giornata…
“Si, abbiamo sfruttato ogni momento utile dopo il tempo perso in mattinata. E’ stato un pomeriggio molto intenso: sono sceso dall’abitacolo solo una volta”.
L’incidente ha inciso sul tuo piano di lavoro?
“Sì, perché sono stato l’unico pilota, insieme ad Esteban, a non montare le gomme soft. Nel programma di lavoro abbiamo deciso di provare solo le cose più importanti, ma alla fine del pomeriggio siamo riusciti a fare molte cose positive”.
La Sauber ti ha trattato come un pilota titolare o i test in preparazione di Monaco li ha svolti ieri Marcus Ericsson?
“La squadra mi ha integrato nel team e il programma di lavoro che ho fatto oggi lo avrebbe fatto identico anche Marcus se ci fosse stato. È positivo perché mi danno la responsabilità come se fossi un pilota titolare”.
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