Gutierrez: "Il nuovo pacchetto della SF15-T è migliore"
Il messicano soddisfatto del lavoro svolto al debutto sulla Ferrari. Esteban ha girato solo con gomme medie
Foto di: XPB Images
Non bisogna guardare la tabella dei tempi: a Esteban Gutierrez nel debutto sulla Ferrari è mancata solo l’opportunità di fare il giro più veloce. Il suo compito non era cercare le prestazioni, ma trarre delle utili indicazioni di sviluppo sul nuovo pacchetto aerodinamico che nel Gp di Spagna non ha convinto. Il pilota messicano non sembra avere dubbi…
“Abbiamo lavorato in vista delle prossime gare, su diversi aspetti: guidabilità, aerodinamica, assetto. Siamo riusciti a fare molti giri ed è stata sicuramente una giornata molto produttiva, anche se interrotta a causa di diverse bandiere rosse. Siamo comunque riusciti a recuperare il tempo perduto e a completare il programma che ci eravamo prefissati”.
Che indicazioni puoi dare a Sebastian Vettel in vista del Gp di Monaco?
“Cercavamo delle conferme circa il nuovo pacchetto aerodinamico e le abbiamo trovate: si trattava di capire come migliorare l’assetto della vettura perché si adattasse meglio alle nuove soluzioni portate all’ultima gara ed è quello che è stato fatto”.
Che effetto ha fatto debuttare sulla Ferrari SF15-T?
“È stato molto emozionante guidare la SF15-T per la prima volta e ho avuto sensazioni molto positive, ma devo dire che ho avuto il tempo di integrarmi nella squadra andando a Maranello e lavorando al simulatore: credo che sarà estremamente interessante trasferire i dati che abbiamo raccolto qui sul simulatore quando tornerò al Reparto Corse”.
A Monte Carlo serve trazione, mentre nel Gp di Spagna la Rossa ha patito nel terzo settore che esalta proprio questo aspetto…
“Bisogna aspettare e guardare, perché Barcellona è una strana pista con le alte temperature. L’asfalto cambia tantissimo fra l’ora di pranzo e la ripresa del lavoro nel pomeriggio. Quindi è difficile avere dei riferimenti, per cui Monaco sarà un’altra storia…”.
Dagli anni sessanta non c’era un messicano in Ferrari…
“Prima di salire in macchina m’è venuto in mente il fatto che sono il primo pilota messicano dopo Pedro e Ricardo Rodriguez a guidare una Ferrari. Sono passati 45 anni da allora e pensavo a cosa loro abbiano rappresentato nel mondo delle corse”.
Che differenze hai trovato con la Sauber dello scorso anno?
“Sono due macchine molto diverse, c’è una grande differenza di carica aerodinamica così come le ambizioni delle squadre”.
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