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Force India: c'è l'S-duct sulla VJM08

Nico Hulkenberg ha portato al debutto l'attesa monoposto di Andy Green che è un'evoluzione di quella 2014

La Force India VJM08 ha fatto il suo debutto in pista a Barcellona con Nico Hulkenberg poco oltre metà mattinata. Un installation lap a cui hanno fatto seguito altre quattro tornate per verificare che tutto funzionasse a dovere prima della sosta pranzo. Una breve uscita utile a raccogliere dei dati in vista del lavoro pomeridiano quando verrà iniziato un vero e proprio programma di sviluppo.

La nuova Force India curata da Andy Green non sembra altro che l'evoluzione della monoposto dello scorso anno, ma in realtà è molto più spinta in alcuni aspetti particolari, come l'S-duct anteriore. Nell'immagine che pubblichiamo è possibile notare il piccolo "gradino" che c'è fra il muso e il telaio che permette di creare la presa d'aria necessaria portare l'aria da sotto al naso a sopra il telaio dove si può osservare uno sfogo poco più avanti del tubo di pitot.

Il musetto non rientra fra quelli più corti, anche se interpreta una visione a metà fra chi ha scelto la soluzione lunga come Ferrari e McLaren e chi ha puntato sui "nasini" come Williams e Red Bull Racing. L'ala anteriore interpreta già i dettami che vanno per la maggiore adesso con le paratie verticali in stile Mercedes in luogo dei doppi upper flap.

La sospensione anteriore è rimasto legata allo schema push rod, ma si può notare come il puntone sia infulcrato più in alto rispetto al triangolo inferiore che adotta una sorta di "diapason" Mercedes, anche se meno estremo di quello della W06 Hybrid. Il braccetto dello sterzo è collocato in alto, ma è sfalsato rispetto al triangolo superiore per offrire un soffiaggio utile a fini aerodinamici.

Molto interessante è la brake duct anteriore con una grande palpebra in carbonio sulla quale c'è la tradizionale presa d'aria per il raffreddamento della pinza e due deviatori di flusso: quello in basso ha un andamento sinuoso.

I barge board sono di matrice Mercedes in tre elementi e con due soffiaggi, mentre le pance arrivano al massimo della larghezza nella parte superiore in prossimità delle bocche dei radiatori, ma diventano molto svasate più sotto per favorire un buon passaggio di flussi in modo da far riattaccare i flussi verso il diffusore posteriore. Le prese d'aria dei radiatori sono rimaste triangolari e hanno un imboccatura in alto, mentre il deviatore di flusso ai lati è a ponte e si ancora direttamente alla scocca.

Il retrotreno è piuttosto tradizionale con il motore Mercedes e la sospensione a schema pull rod. L'alettone posteriore è retto da un mono pilone centrale: il profilo principale mostra una svergolatura più accentuata al centro del bordo d'entrata, mentre sulle paratie laterali ci sono due soffiaggi verticali e cinque finestre orizzontali in alto.

Il monkey seat è piuttosto ingombrante: non è ancorato al pilone dell'ala, ma alla struttura deformabile posteriore. Lo scarico unico centrale soffia proprio fra le pareti in carbonio per cui è ipotizzabile un tentativo di sfruttare la (poca) energia disponibile dai gas.

Il cofano motore mantiene le due orecchie laterali che servono a raffreddare delle parti meccaniche, ma non c'è la pinna dorsale che caratterizza diverse monoposto.

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