Ci risiamo. Alla
Ferrari, ovviamente, cadono dalle nuvole, ma
Renault e Mercedes sono pronte a tornare alla carica sulla questione che aveva tenuto banco a Jerez sulle protezioni del turbo.
Charlie Whiting, delegato FIA alla sicurezza, si era espresso a favore della soluzione adottata sullo 059/3 del Cavallino che non utilizza la copertura in acciaio del sistema di sovralimentazione, ma assicura con materiali diversi gli stessi standard di sicurezza.
La
Federazione Internazionale ha imposto ai Costruttori di coprire il turbocompressore, che può girare fino a 125 mila giri al minuto, e che in caso di rottura potrebbe letteralmente "sparare" dei detriti pericolosi molto lontano. La questione, in realtà, parte dal tema della sicurezza per arrivare a questioni prestazionali: la
Ferrari, infatti, con la sua idea
ha risparmiato tre chili di peso che sono molto importanti nell'economia della power - unit.
Siccome
i motori devono essere congelati il 28 febbraio,
Mercedes e Renault stavano facendo pressione sulla FIA per sapere qual è la corretta interpretazione del regolamento, altrimenti potrebbero prsentare un formale reclamo al Gp di Australia che il 12 marzo aprirà la stagione 2014...
A
Maranello sono tranquilli:
hanno in tasca la chiarificazione della FIA, mentre gli agitati sono gli altri due motoristi che
sarebbero interessati ad avere una deroga per adeguare il più in fretta possibile i V6 Turbo con una soluzione simile a quella del Cavallino. Come andrà a finire?
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