La
Red Bull RB10 finora ha percorso 50 giri con
Sebastian Vettel nella seconda giornata di prove collettive in Bahrein: il quattro volte campione del mondo gira molto piano a oltre cinque secondi dal tempo ottenuto dalla McLaren di Kevin Magnussen, ma almeno comincia a raccogliere dei dati su una monoposto con alcune soluzioni di raffreddamento molto estreme.
Osservando la monoposto di
Adrian Newey dal posteriore si nota una caratteristica interessante: il genio inglese ha deciso di
far sfogare l'aria calda dei freni posteriori dallo stesso lato delle prese d'aria. Nell'immagine Getty Images si
notano i due sfoghi rettangolari fra la ruota posteriore e la paratia laterale dell'ala.
La
Red Bull Racing riprende un concetto che è già stato sviluppato da
Mercedes e Lotus l'anno scorso: la portata di aria calda con la riduzione dell'impianto frenante posteriore (i dischi sono di diametro minore perchè la ripartizione è gestita elettronicamente grazie al brake by wire necessario per gestire l'aumentato freno motore determinato dalla carica del sistema ibrido più potente) è minore, ma stando alle indiscrezioni dei tecnici
è possibile ridurre le turbolenze in un'area della macchina che resta molto sensibile.
Non solo, ma evitando che l'aria calda dei freni esca dalle razze dei cerchi nella faccia esterna,
si migliora anche l'efficienza della monoposto ripulendo la scia e riducendo la resistenza all'avanzamento. Questo è un tema che è di grande attualità con il limite dei 100 kg di carburante per la disputa di un Gp...
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