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Per la McLaren-Honda è ancora buio pesto

La MP4-29 H col motore 1X1 giapponese non ha completato un giro cronometrato in due giorni

La McLaren MP4-29 H anche oggi ha fatto poca strada con Stoffel Vandoorne nella seconda giornata di test ad Abu Dhabi. I problemi elettrici hanno impedito al pilota belga di girare con un minimo di regolarità per chiudere un giro cronometrato.

La mattinata è trascorsa senza che la monoposto spinta dalla power unit Honda 1X1 sia riuscita a entrare in pista. Nel pomeriggio, dopo un installation lap, Vandoorne si è lanciato in un run di quattro tornate, ma è rimasto fermo in pista prima di concluderlo.

Visto il ripetersi dei guai la squadra di Woking, in accordo con i motoristi giapponesi, ha deciso di chiudere in anticipo la sessione perché tanto non c’era abbastanza tempo per fare la riparazione e tornare sul tracciato, preferendo analizzare con cura la causa dei problemi tecnici nella sede del Technology Centre.

La due giorni di Abu Dhabi si è conclusa con una manciata di tornate e senza un tempo di riferimento: l’avvio del programma è stata travagliato dai guai tecnici, ma nel box della McLaren non hanno perso la calma, convinti che anche nei pochi chilometri percorsi si siano potute raccogliere informazioni molto preziose per correggere nella sosta invernale i guai che sono emersi sulla pista di Yas Marina.

Eric Boullier, racing director della McLaren è realista: "Anche se questo è parso un altro giorno difficile, posso dire che si sono presentate le problematiche che si potevamo aspettare quando abbiamo lanciato il piano della vettura ibrida. È stato molto utile essere qui per scoprire i problemi da risolvere prima di Natale perché ci permette di approfondire la comprensione della complessa integrazione tra la monoposto, la power unit e i gruppi ausiliari. E, ad essere onesti, è meglio aver avuto dei guai qui ad Abu Dhabi, piuttosto che scoprirli a Jerez nei test di febbraio…”.

Il bilancio della McLaren, quindi, è meno negativo di quanto possa sembrare…
“E' stato sicuramente positivo sia per la McLaren che per la Honda essere a questo test: certo ci sono stati alcuni problemi fastidiosi, ma abbiamo fatto dei progressi. Intanto abbiamo iniziato un’ottima collaborazione con gli uomini Honda, trovando subito una buona interazione fra le parti visto che dovremo imparare a lavorare insieme”.

Nel volto di Yasuhisa Arai, capo del programma di F.1 della Honda, si legge un po’ più di delusione…
"In breve, posso dire che anche questa è stata una giornata difficile. Si sono verificati dei problemi di start-up: la difficile comunicazione dei dati fra le diverse parti della power unit ci ha impedito di svolgere il programma di lavoro che avevamo programmato. Tuttavia questo test ci ha permesso di scoprire quali sono le complessità del sistema in maniera più profonda. Ora sappiamo quali sono gli aspetti sui quali dobbiamo intervenire insieme alla McLaren per essere pronti nei test di Jerez".

Secondo alcuni la McLaren-Honda potrebbe girare ancora prima dei test di Jerez sfruttando un filming day per verificare in pista se i problemi che saranno affrontati nelle simulazioni al banco dinamico saranno stati effettivamente risolti...

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