La prima volta si era visto nelle libere del Gp del Belgio a Spa-Francorchamps. La Mercedes aveva sperimentato il suo Super DRS posteriore sulla F1 W03 di Nico Rosberg per pochi giri nella sessione che era stata battuta da una forte pioggia. La soluzione che riprendeva i concetti dell’idea Lotus era stata accantonata per la rottura di un particolare. Interessante, ma poco affidabile.
NON SI E’ VISTO A MONZA Il progetto, però, non è stato accantonato sebbene a Monza questa trovata non si sia vista. È tornata in pista a Magny Cours nei test che la FIA ha riservato ai giovani piloti. È toccato a Sam Bird farsi carico di questo lavoro di sviluppo sul tracciato francese, meritandosi la piena fiducia del team di Brackley perché il giovane ieri
ha provato anche gli scarichi che, grazie all’effetto Coanda, possono soffiare ai lati del diffusore posteriore.
SERVE A STALLARE L’ALA Il Super DRS serve a far stallare l’ala posteriore nei rettilinei ad alta velocità e nelle curve di medio carico e potrebbe essere molto utile su tracciati come Suzuka. La soluzione può dare importanti benefici nel recupero di velocità, consentendole di raggiungere il valore massimo prima e di sfruttarlo più a lungo.
REAZIONE DELLA STELLA La Mercedes, insomma, sta dando un chiaro segnale che non ha alcuna intenzione di lasciare la Formula 1, ma intende recuperare un ruolo da protagonista che ha avuto solo al Gp della Cina vinto da Nico Rosberg in primavera. Poi le frecce d’argento si sono distinte per dei picchi di velocità, ma hanno raccolto molto meno del previsto per l’usura delle gomme posteriori che le obbliga spesso a rivedere le strategie di gara.
SVILUPPO DI COSTA Aldo Costa, capo progettista della Mercedes, sta sfornando importanti novità per la fase finale della stagione 2012: a Brackley, quindi, non vogliono restare ai margini del Circus e si impongono di ritornare nelle posizioni che contano. La modifica degli scarichi ha imposto il rifacimento della parte finale della fiancata e l’attenta verifica sull’andamento del flusso dei gas roventi. La messa a punto non sarà facile, perché per attivare la “minigonna termica”, che sigilla il diffusore al suolo, sono necessarie diverse prove (la Ferrari, per esempio, cuoceva le gomme posteriori con la prima versione mostrata sulla F2012).
ASSETTO PICCHIATO Va cambiato l’assetto della monoposto che può essere picchiato sull’anteriore e più alto nel posteriore: con la “minigonna termica”, infatti, è possibile aumentare la portata d’aria nel profilo estrattore, aumentando in quel punto il carico aerodinamico.
SI RITROVA LA VELOCITA’ Il Super DRS completa il pacchetto: se il retrotreno della freccia d’argento è leggermente rialzato di qualche millimetro, aumenterà inevitabilmente la resistenza all’avanzamento perché l’ala posteriore sporge di più. Il sistema che permette di far stallare il profilo principale, pertanto, sarà utile a ridurre questo effetto negativo, restituendo una maggiore velocità.
SISTEMA PASSIVO Si tratta di un sistema totalmente passivo (a differenza dei vecchi F-duct che necessitavano dell’azione del pilota) che può avere una funzione doppia: alle basse velocità prende l’aria che pesca dall’orecchia aggiuntiva sull’airbox e la porta a soffiare nella zona dell’ala inferiore, aumentando il carico in quell’area, mentre al crescere della velocità si incanala nella pinna in carbonio che sfoga i flussi sotto il profilo principale, facendolo stallare.
QUANTI FLUSSI COMPLICATI! La Mercedes a inizio stagione aveva già utilizzato l’apertura dell’ala mobile per azionare un sistema che porta a ridurre il carico sull’ala anteriore: il compito più difficile sarà proprio quello di “integrare” il funzionamento delle diverse soluzioni perché il pilota non abbia variazioni di comportamento troppo repentine a seconda delle varie possibilità in uso.
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