Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

F1 | Tecnica Red Bull: la RB19 è sofisticata in ogni dettaglio

La squadra campione del mondo è riuscita a nascondere l'ultima creatura di Adrian Newey fino alla messa in moto dei test pre stagionali del Bahrain. La monoposto di Milton Keynes non è rivoluzionaria, ma è tutta nuova per l'estremizzazione di tutti i concetti della RB18. E già dai primi giri in pista sembra andare molto forte. Andiamo a scovare quali sono le soluzioni che rendono interessante la RB19.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Diciamoci la verità: l’effetto wow scoprendo la Red Bull RB19 nella pit lane di Sakhir non c’è stato. Adrian Newey non ha cercato la sorpresa con la sua monoposto che, finalmente, si è potuta vedere dopo la presentazione farlocca di New York e il filming day di Silverstone che si era svolto a porte chiuse (erano state rubate alcune foto sfocate dalle quali non si capiva assolutamente nulla), ma attenzione la vettura di Milton Keynes non ha praticamente niente di uguale alla RB18, campione del mondo.

Max Verstappen subito veloce nei test in Bahrain con la Red Bull RB19

Max Verstappen subito veloce nei test in Bahrain con la Red Bull RB19

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Appena messa in pista, Max Verstappen ha subito mostrato che la RB19 non ha problemi girando subito a un passo che l’ha portata davanti a tutti. Quindi si è ricominciato dove si era finito. Dovendo fare i conti con una penalizzazione nello sviluppo in galleria del vento, la Red Bull si è presentata in una versione piuttosto matura, già orientata al primo GP stagionale che si disputerà la prossima settimana in Bahrain.

La prima impressione è che questa Red Bull riesca a produrre più carico aerodinamico della vettura che l’ha preceduta, perché la RB19 si è presentata con ali decisamente scariche, per quanto la pista di Sakhir richieda una configurazione aerodinamica medio-alta.

Red Bull RB19: nuovo il muso con il naso più largo e modificata l'ala anteriore

Red Bull RB19: nuovo il muso con il naso più largo e modificata l'ala anteriore

Photo by: Giorgio Piola

Se iniziamo l’osservazione dall’anteriore non sfugge il nuovo muso che è più profilato, anche se mostra un naso che è più squadrato nell’attacco al secondo elemento dell’ala anteriore. Per raffreddare l’abitacolo è stata scelta una presa Naca verticale, mentre l’anno scorso ce n’era una orizzontale di forma ovale che aveva una portata d’aria maggiore.

L’ala anteriore è totalmente di nuovo disegno: non tanto per il profilo principale che nella parte centrale ha un cucchiaio meno accentuato e per il secondo elemento che svolge la funzione portante (entrambi i profili sono a corda piuttosto lunga), quanto per i due ultimi flap che hanno una superficie e un’incidenza davvero contenuta rispetto alle soluzioni viste nel 2022.

 

La paratia laterale nella parte superiore è leggermente arcuata verso l’esterno per contribuire all’effetto out-wash, mentre internamente, alla base, ci offre un piccolo profilo orizzontale nel bordo d’uscita che fa da piccolo “coperchio” al canale che si è creato con la profilatura a ricciolo dei quattro flap in prossimità dell’endplate. Si tratta di un concetto che hanno già sviluppato anche Haas e Mercedes con soluzioni leggermente diverse.

Red Bull RB19: la sospensione anteriore ha lo schema pull rod

Red Bull RB19: la sospensione anteriore ha lo schema pull rod

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

La sospensione anteriore ha mantenuto la geometria pull rod: il cinematismo non sembra cambiato molto dopo i buoni risultati della RB18, ma non passa inosservato con il braccio posteriore del triangolo superiore sia ancora al telaio più in basso, contribuendo all’effetto down-wash dei flussi che vengono orientati verso i vanali Venturi.

Red Bull RB19: il corner anteriore con il cestello in carbonio e la pinza dei freni Brembo

Red Bull RB19: il corner anteriore con il cestello in carbonio e la pinza dei freni Brembo

Photo by: Giorgio Piola

Rivisti anche i passaggi di aria nel corner anteriore: la nuova pinza Brembo sembra sia stata ulteriormente alleggerita e viene raffreddata con diversi condotti d’aria che permettono di controllare meglio la temperatura del flusso che fa da intercapedine fra i due cestelli in carbonio, quello che isola il disco e quello che per regolamento deve vestire l’impianto di raffreddamento.

Red Bull RB19: ecco la pancia con il vassoio delle bocche dei radiatori e scasso inferiore

Red Bull RB19: ecco la pancia con il vassoio delle bocche dei radiatori e scasso inferiore

Photo by: Giorgio Piola

Le bocche dei radiatori hanno mantenuto il disegno noto, esasperando il… vassoio perché lo scasso inferiore è stato ingrandito per aumentare la portata d’aria verso il fondo. La fiancata raggiunge la massima larghezza: è rimasta la sfiancatura a metà pancia che fa scendere il flusso verso il marciapiede.

Il fondo della Red Bull RB19: si nota il bargeboard esterno

Il fondo della Red Bull RB19: si nota il bargeboard esterno

Photo by: Adam Cooper

La Red Bull non ha tradito la pancia che scende verso il fondo, rinunciando allo scavo in stile Ferrari che molti hanno copiato con soluzioni molto diverse, mentre al piede della fiancata sembra più grande il canale che fa scorrere l’aria per alimentare la parte superiore del diffusore. Di fatto è scomparsa quella che si chiamava una volta la zona a CocaCola.

Red Bull RB19: guardate quanto è scoperto il fondo sotto alla pancia

Red Bull RB19: guardate quanto è scoperto il fondo sotto alla pancia

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Impressiona l’area scoperta del fondo sotto ai sidepod: ai lati del telaio si intuisce che Newey ha ridisegnato la traversa metallica che l’anno scorso fissava i canali Venturi e serviva a evitare le flessioni nocive, limitando il fenomeno del porpoising. Nell’opera di alleggerimento è facile pensare che adesso ci sia una struttura in carbonio con un importante risparmio di peso.

La Red Bull mantiene il vistoso bargeboard come elemento più esterno degli edge del fondo: sappiamo che è utile a evitare che le turbolenze della ruota anteriore possa sporcare l’andamento dei flussi nei tunnel. L’imboccatura dei canali è piatta: le fence che separano i vari condotti sono sporgenti dal fondo con un bordo d’entrata molto arrotondato.

Red Bull RB19: il fondo e il marciapiede sono molto complessi

Red Bull RB19: il fondo e il marciapiede sono molto complessi

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Il marciapiede è quello dal disegno più complesso fra quelli visti finora: a metà macchina colpisce un complesso doppio flap che dovrebbe generare dei vortici. Poco più indietro, infatti, c’è un taglio longitudinale del pavimento che è rialzato di 15 mm per regolamento. Sopra c’è un coperchio in carbonio che sta sullo slargo: si tratta di un profilo alare che inizia incurvato verso l’alto e poi diventa orizzontale creando un lungo soffiaggio. Questo elemento in composito è sorretto da cinque supporti e ha il compito di contribuire a generare la minigonna pneumatica.

Il fondo della Red Bull RB19 è molto lavorato: è quasi sparita la zona CocaCola

Il fondo della Red Bull RB19 è molto lavorato: è quasi sparita la zona CocaCola

Photo by: Adam Cooper

Il marciapiede davanti alla ruota posteriore mostra la presenza di un piccolo tirante che deve limitare le flessioni di quella porzione di fondo che è sagomata con uno scalino che rende molto stretto il bordo d’uscita del pavimento.

Non stupiscano i piccoli tubi di Pitot che sono stati montati per misurare la velocità dell’aria in una zona strategica della monoposto per le prestazioni.

Red Bull RB19: il cofano motore è molto profilato. In coda c'è una feritoia per sfogare il calore del radiatore posto in alto

Red Bull RB19: il cofano motore è molto profilato. In coda c'è una feritoia per sfogare il calore del radiatore posto in alto

Photo by: Giorgio Piola

L’airbox non è cambiato: è rimasto ovalizzato e sembra leggermente più piccolo rispetto a quello della RB18: il cofano motore nella parte superiore è più rastremato. Sulla cresta c’è una piccolissima pinna dorsale che è stata tagliata in coda perché è stata aperta una feritoia per lo smaltimento del calore del radiatore che è stato sistemato sul 6 cilindri RBPT Honda 001.

Red Bull RB19: ecco il radiatore montato sul motore Honda

Red Bull RB19: ecco il radiatore montato sul motore Honda

Photo by: Giorgio Piola

I tecnici di Milton Keynes non hanno voluto realizzare un bazooka alla radice dell’engine cover, perché hanno preferito mantenere una superficie superiore piatta. Nel bordo tondeggiante si vedono sei feritoie aperte per Sakhir: possono essere molte di più e possono cambiare anche in larghezza.

Red Bull RB19: osservate il passaggio d'aria che porta l'aria dall'abitacolo alla beam wing

Red Bull RB19: osservate il passaggio d'aria che porta l'aria dall'abitacolo alla beam wing

Photo by: Adam Cooper

Molto raffinata la svasatura che si nota dall’attacco dell’Halo al telaio e che permette al flusso che si incanala ai lati della testa del pilota di lambire la parte inferiore del cofano motore, aumentando sensibilmente l’efficienza della beam wing. In quest’area ci aspettiamo ulteriori evoluzioni molto interessanti.

Red Bull RB19: la sospensione posteriore resta push rod

Red Bull RB19: la sospensione posteriore resta push rod

Photo by: Giorgio Piola

La sospensione posteriore è push rod con i cinematismi interni alla scatola del cambio in alto. Ciò ha permesso di deliberare una scatola del cambio più stretta, permettendo che l’estrattore nella parte centrale abbia assunto la forma di una chiglia di nave.

Red Bull Racing RB19: l'estrattore nella parte centrale ha una forma a chiglia

Red Bull Racing RB19: l'estrattore nella parte centrale ha una forma a chiglia

Photo by: Giorgio Piola

L’alettone posteriore da medio carico con un profilo principale a cucchiaio, è sostenuto da un mono-pilone che integra il comando del DRS: questo elemento è stato completamente ridisegnato dopo i problemi degli anni scorsi.

Quelli che vi abbiamo descritto per sommi capi sono gli aspetti visibili della RB19, ma state certi che ci sono altre soluzioni che per il momento restano segrete…

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Test Bahrain, Giorno 1: al mattino Verstappen precede Sainz
Articolo successivo F1 | Wolff: "W14 ben bilanciata e non abbiamo avuto bouncing"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera