Red Bull: c'è anche un banco per tarare i serraggi delle ruote
La FIA da Spa-Francorchamps ha introdotto nuovi limiti nei tempi di reazione dei cambi gomme. Con la gara farsa belga non abbiamo potuto capire cosa sia cambiato, ma lo vedremo a Zandvoort: la Red Bull Racing ha messo a punto un sistema che permette ai meccanici di simulare i serraggi per verificare la taratura dei sensori che sono parte della pistola-computer.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La FIA da Spa-Francorchamps ha cambiato le norme che regolano i pit stop. Ancora non abbiamo potuto scoprire quali effetti produrrà l’introduzione di tempi di reazione umani (0,15 secondi dal fissaggio della ruota all'abbassamento del cric e 0,2 secondi dalla discesa della vettura all’effettiva ripartenza), visto che in Belgio il GP si è ridotto alla passarella di tre giri dietro alla safety car.
Il tema torna di attualità in Olanda dove capiremo quanto i pit stop verranno rallentati dalle decisioni della FIA, per cui sarà impossibile vedere bucare il limite dei due secondi che solo la Red Bull è riuscita a sfondare, risultando la squadra più veloce in 8 degli 11 GP effettivamente disputati (con Aston Martin, Mercedes e Williams che si sono aggiudicate la speciale classifica promossa dalla DHL).
La squadra di Milton Keynes è risultata più rapida nei cambi gomme di 24 millesimi di secondo rispetto alla Mercedes (il tempo medio Red Bull è stato di 2”57, mentre quello di Brackley è arrivato a 2”81) e, quindi, potrebbe essere il team diretto da Christian Horner a pagare un dazio più alto alla nuova norma, per quanto anche la Mercedes disponesse di un sistema automatico per il rilascio della vettura.
Ed è interessante aver osservato che la Red Bull ha allestito una sorta di banco per la prova di serraggio delle ruote, senza che ci sia il bisogno fisicamente della vettura da spingere avanti e indietro nella pit lane.
La soluzione è utile alla taratura dei sistemi visto che gli avvitatori ormai sono diventati delle pistole-computer dotati di sensori: fino all’Ungheria oltre a invertire automaticamente il senso di rotazione dell’avvitatore, erano in grado di gestire la discesa della vettura dal cric con soluzioni elettro-attuate, senza alcun intervento dei meccanici.
Capiremo nel weekend di Zandvoort cosa cambierà effettivamente nei pit stop…
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