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Tecnica Mercedes: la W11 ha già fatto invecchiare la Ferrari?

Le prime immagini della nuova freccia d'argento evidenziano come a Brackley abbiano estremizzato i concetti aerodinamici con soluzioni estreme. Sono state adottate le bocche dei radiatori in stile Ferrari, ma le pance sono quasi sparite. Scopriamo le caratteristiche della W11 che lancia un ponte con il 2021.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W11

Foto di: Mercedes AMG

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Per i tifosi della Ferrari è stata una doccia fredda. Le prime immagini della Mercedes W11 EQ Performance hanno fatto improvvisamente invecchiare la SF1000 presentata solo tre giorni fa a Reggio Emilia.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W11

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W11

Photo by: Mercedes AMG

La macchina che sta girando a Silverstone rappresenta lo stato dell’arte dell’attuale F1: i tecnici diretti da James Allison hanno corretto il tiro nel disegno delle pance andando nella direzione che la Ferrari ha inaugurato con la SF70H per migliorare il raffreddamento della power unit e cercare una migliore efficienza aerodinamica, ma in tutto il resto la freccia d’argento ha estremizzato i concetti noti e solo la Red Bull ha dato la sensazione di avvicinare il progetto di Brackley.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala anteriore

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala anteriore

Photo by: Mercedes AMG

La Mercedes ha mostrato un’ala anteriore piuttosto classica dopo la conversione alla filosofia dell’outwash, per quanto la soluzione adottata sia molto meno spinta di quella che l’Alfa Romeo ha introdotto sulla C39 che sta girando con Raikkonen a Fiorano.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala anteriore

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala anteriore

Photo by: Mercedes AMG

Il muso è un capolavoro: mantiene due piccoli piloncini sotto al naso ogivale, ma la chiara sensazione è che sia stata ridotta ulteriormente la sezione: nella vista dall’alto impressiona quanto sporga lateralmente il cape che si protende fino alla sospensione anteriore.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio tecnico del cape che sporge dal muso più stretto

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio tecnico del cape che sporge dal muso più stretto

Photo by: Mercedes AMG

Come Red Bull e McLaren sono stati sollevati i triangoli della sospensione davanti: quello inferiore è ancorato sopra al centro ruota dove si trova anche il braccio dello sterzo. È evidente l’esercizio di liberare in basso una zona dove il passaggio dei flussi sia molto pulito.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio della sospensione anteriore molto sollevata

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio della sospensione anteriore molto sollevata

Photo by: Mercedes AMG

Il triangolo superiore è disassato entro l’asse e il bracket che esce dal porta mozzo è più alto e grande di quello dello scorso anno. Gli attacchi alla scocca arrivano quasi all’altezza massima del telaio. Il puntone del push rod è inclinato in avanti (il passo lungo è rimasto invariato), ma si infulcra a un pivot molto vistoso in linea con le scelte del 2019.

Completamente ridisegnata la presa dei freni caratterizzata da aperture che servono al raffreddamento del disco e al soffiaggio dei flussi. I cerchi anteriori hanno dieci razze meno sottili di quelle di Ferrari e Red Bull ma ciascuna ha un soffiaggio.

La W11 monta lo stesso barge board visto l'anno scorso da Suzuka

La W11 monta lo stesso barge board visto l'anno scorso da Suzuka

Photo by: Giorgio Piola

Accanto allo sfogo dell’S-duct nella parte superiore della scocca si notano le due alette che servono a convogliare l’aria verso il basso. Il barge board è figlio della soluzione che si era vista sulla W10 a Suzuka, ma non c’è più il grande boomerang, ma sopra all’elemento principale verticale ci sono due profili alari che si avvicinano al deviatore di flusso a ponte, preceduto da una… torre gemella con cinque flap orizzontali di collegamento.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio delle pance con la bocca sopra al cono anti intrusione

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio delle pance con la bocca sopra al cono anti intrusione

Photo by: Mercedes AMG

Sulla W11 è stato abbassato al limite del regolamento il cono anti intrusione superiore che è obbligatorio ai lati della scocca. La Mercedes, infatti, ha portato la bocca dei radiatori sopra al cono in carbonio copiando il concetto Ferrari che poi è stato estremizzato dalla Red Bull con l’adozione della doppia ala centrale.

I flussi d’aria destinati al raffreddamento, quindi, passano sopra al sistema anti intrusione, avendo aumentato la portata d’aria per il raffreddamento della nuova power unit di cui si dice un gran bene a Brixworth, per evitare i frequenti problemi di surriscaldamento che hanno limitato il potenziale del 6 cilindri dello scorso anno.

Mercedes AMG W11: guardate le pance come sono corte e seguono la forma dei radiatori

Mercedes AMG W11: guardate le pance come sono corte e seguono la forma dei radiatori

Photo by: Mercedes AMG

Il risultato è che la pancia risulta parecchio più scavata nella parte inferiore, tale da ridurre il drag e aumentare la velocità massima. Il doppio supporto dello specchietto è uno strumento utile come separatore di flusso.

È stata rivista la disposizione dei radiatori, perché alle spalle del pilota la W11 ha subito una riduzione della sezione della scocca con un serbatoio di nuovo disegno che ha consentito il disegno di una pancia cortissima e che si restringe quasi a zero nella zona a Coca Cola, dando spazio a un marciapiede del fondo con una superficie enorme. Lo sfogo dell’aria calda, in coda alle fiancate è piuttosto in alto: a Brackley hanno preferito liberare il passaggio inferiore dei flussi, un po’ come ha fatto la McLaren con la MCL35 e non deve sorprendere, quindi, se la carrozzeria copre parte della sospensione.

Mercedes AMG W11: l'airscope è rimasto grande, non si vogliono correre rischi con l'affidabilità

Mercedes AMG W11: l'airscope è rimasto grande, non si vogliono correre rischi con l'affidabilità

Photo by: Mercedes AMG

L’airscope è rimasto squadrato con tre sezioni distinte separate dal roll bar: questa è un’area della macchina dove i tecnici non hanno spinto l’evoluzione, preferendo garantirsi un buon raffreddamento del motore e del sistema ibrido, mentre in quest’area la Ferrari è parsa decisamente più esasperata. Per avere pance mini, alcune masse radianti sono rimaste sopra al motorecome è tradizione sulle frecce d'argento.

La sospensione posteriore è un gioiello: anche dietro è stato mantenuto il concetto di alzare tutti i bracci per aiutare al massimo l’aerodinamica. In questa zona c’è una incredibile sinergia di vedute con la Red Bull.

Il cerchio posteriore, nero, nerissimo come quello davanti, è caratterizzato dai profili bugnati che si sono moltiplicati per favorire un buon scambio termico e preservare la durata delle gomme Pirelli.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio del cofano motore con la pinna grande

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio del cofano motore con la pinna grande

Photo by: Mercedes AMG

Il cofano motore degrada piuttosto in fretta, tanto che la pinna è di dimensioni notevoli e sulla coda si aggrappa la T-wing monoplano che ha anche i due consueti supporti verticali. L’ala posteriore è sostenuta da un doppio pilone con il collo di cigno. Il profilo principale è a cucchiaio, mentre il flap mobile è svergolato ai lati. Molto ricercata la paratia laterale con i soffiaggi e i deviatori di flusso a raggiera e un bordo d’entrata che all’esterno, nella parte alta, mostra una riduzione di sezione utile a migliorare l’efficienza.

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala posteriore e della T-wing

Mercedes AMG F1 W11, dettaglio dell'ala posteriore e della T-wing

Photo by: Mercedes AMG

Questa è la W11 della presentazione, ma quella che si vedrà nella seconda sessione di test a Barcellona sarà ancora più estrema…

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