Mercedes: c'è un deviatore di flusso nascosto
Grazie alla ripaertura della pit lane ai media è stato possibile analizzare le monoposto che sono state portate in Qatar: sulla W12 della squadra campione del mondo si è osservato un interessante deviatore di flusso che è stato aggiunto in una zona aerodinamicamente nevralgica del fondo, all'interno della ruota posteriore.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Con la riapertura della pit lane ai media è possibile osservare alcuni particolari delle monoposto di F1 che sono rimaste nascoste: in Qatar è il caso della Mercedes che mostra un piccolo deviatore di flusso realizzato in quick prototype che è stato collocato sul fondo, all’interno della ruota posteriore.
Si tratta di una zona particolarmente sensibile della vettura perché controlla il “tyre squirting”, vale a dire le turbolenze che le deformazioni della gomma creano in curva o salendo sui cordoli, rendendo molto più efficiente il diffusore posteriore.
È interessante notare che davanti alla ruota posteriore è stato creato un convogliatore di flusso che, con la tradizionale bandella verticale, determina una sorta di imbuto nel quale l’aria è convogliata, mentre più all’interno c’è una seconda paratia verticale che lavora in sinergia con la nuova piccola paratia leggermente arcuata verso l’esterno.
Tutte le squadre hanno interrotto lo sviluppo delle monoposto, dedicando risorse tecnici alle monoposto 2022, ma ogni team, ovviamente, non rinuncia ad adeguare la vettura alle esigenze del circuito: Losail è un tracciato da medio-alto carico, per cui generare downforce diventa fondamentale alla ricerca delle prestazioni.
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