Ferrari: due cofani motore molto diversi sulla SF21
La Scuderia ha deliberato due configurazioni diverse del cofano motore: sulla SF21 di Charles Leclerc si è visto uno sfogo dell'aria calda maggiorato rispetto a quello di Carlos Sainz, ma l’abito che copre la meccanica è più aderente a vantaggio di un’ala posteriore più efficiente.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari mantiene un profilo molto basso nella lotta con la McLaren per il terzo posto nel mondiale Costruttori, ma la squadra del Cavallino lavora sodo per non lasciare niente di intentato per contrastare la supremazia di Woking, sebbene il bottino di punti a favore di Lando Norris e Daniel Ricciardo si sia dilatato a 13,5 lunghezze.
La Scuderia, lo abbiamo già detto e ripetuto, ha anticipato a Sochi la quarta power unit per Charles Leclerc. L’introduzione di una parte del nuovo sistema ibrido sul motore 065/6 ha permesso agli aerodinamici anche l’adozione di una conformazione del cofano posteriore decisamente diversa come disegno: niente di nuovo, ma semplicemente la verifica di due concetti che vanno per strade diverse, per raggiungere risultati simili.
A colpo d’occhio guardando le immagini di Giorgio Piola che ritraggono le due SF21 in una inquadratura posteriore, si nota che la rossa del monegasco (sotto) dispone di uno sfogo dell’aria calda dei radiatori a “megafono” certamente maggiore rispetto alla versione più chiusa montata a Carlos Sainz (sopra).
Ma non bisogna fermarsi al primo acchito, perché l’engine cover di Leclerc è nettamente più profilato di quello dello spagnolo che ha un "polmone d'aria" interno maggiorato. Può essere che l’ibrido più contenuto nelle dimensioni (e nel peso) permetta un packaging più spinto di alcuni particolari e l’abito che copre la meccanica possa essere più aderente a vantaggio di un’ala posteriore più efficiente.
È evidente che la necessità di raffreddare il motore endotermico sia la stessa per cui non deve sorprendere che lo sfogo dell’aria calda sia più grande. Anche questi sono esperimenti di futuro?
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