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Ferrari: l'ala anteriore scarica era tutta nuova

La Scuderia ha cambiato impostazione aerodinamica a Silverstone: sulla veloce pista inglese la squadra di Maranello ha adottato le ali più scariche viste nel GP cercando quelle velocità massime che non si erano viste nelle tre gare precedenti. L'ala anteriore era nuova in ogni componente, mentre quella posteriore era degna di essere usata a Spa o Monza.

Confronto ala anteriore della Ferrari SF1000, GP d'Austria vs GP di Gran Bretagna

Confronto ala anteriore della Ferrari SF1000, GP d'Austria vs GP di Gran Bretagna

LAT Images

Anche se il presidente John Elkann ha dato appuntamento ai tifosi del Cavallino per il 2022, anno in cui la Scuderia dovrebbe tornare a lottare per la vittoria, in realtà alla Ferrari non si arrendono all’idea di essere dei semplici comprimari di una Mercedes stratosferica.

Nel Reparto Corse stanno lavorando come non mai nel tentativo di risalire la china: Simone Resta aveva deliberato due nuove ali per Silverstone, puntando su una Rossa molto scarica aerodinamicamente, nel tentativo di cercare un incremento delle velocità massine e ridurre la resistenza all’avanzamento che contraddistingue la SF1000 dalla sua nascita.

Lo sforzo di Maranello va evidenziato perché in Gran Bretagna non sono state portate solo ali utili all’adeguamento della monoposto alla pista veloce, ma c’è stato il ritorno a una filosofia aero che negli ultimi due anni aveva regalato dei risultati in particolare su alcune piste.

Dalla ricerca del massimo carico, siamo tornati alla speranza di fare almeno bella figura alla speed trap. L’ala anteriore è stata completamente ridisegnata: il profilo principale è stato rivisto nel bordo d’entrata: è cambiato il ricciolo in prossimità della porzione centrale, per modificare l’andamento del vortice Y250, mentre verso la paratia laterale il profilo è leggermente discendente. All’esterno della bandella c’è un piccolo marciapiede che precede un ricciolo più evidente.

Sono stati cambiati anche i flap aggiuntivi: l’ultimo e il penultimo sono a corda decisamente più ridotta in modo da migliorare l’efficienza. Non solo ma tutte le punte lanceolate dei flap hanno una diversa curvatura verso l’interno lasciando un passaggio d’aria più ampio fra gli elementi dell’ala e il pilone di sostegno.

L’ala anteriore si è associata all’alettone posteriore con una corda minima e un flap mobile ridotto: è sparito il profilo a cucchiaio visto in precedenza, adottando una soluzione che in passato sarebbe andata bene per Spa o Monza.

La Ferrari, quindi, ha cercato di ritrovare la sua identità aerodinamica, dopo aver capito di aver sbagliato filone di sviluppo. Charles Leclerc si è esaltato con una Rossa molto nervosa ma anche più prestazionale, mentre Sebastian Vettel, che predilige un posteriore incollato all’asfalto (non dimentichiamoci che il tedesco è stato il massimo degli scarichi soffianti) è andato in crisi non trovando la macchina adatta al suo stile di guida, al netto dei problemi tecnici (intercooler e due volte la pedaliera) che gli hanno impedito di svolgere delle proficue prove libere.

Nella seconda gara di Silverstone dovrebbe arrivare la scatola del cambio irrobustita per evitare le nocive torsioni nel retrotreno: forse verrà fatto un test funzionale durante il filming day per raccogliere qualche dato prima delle prove libere. Se la modifica dovesse dare dei risultati i piloti si troverebbero per le mani una macchina più guidabile e le gomme dovrebbero subire un minore degrado, assicurando una prestazione migliore. Insomma un altro passetto in avanti…

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