Alpine: ecco l'ala posteriore a corda molto corta
La squadra di Estone ha portato a Monza la versione più scarica della A521 nel tentativo di ridurre il drag e aumentare le velocità massime: l'ala posteriore mostra un profilo principale a corda particolarmente corda con un disegno a cucchiaio.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’Alpine dopo la vittoria di Esteban Ocon in Ungheria sta confermando un rendimento utile a conservare il quinto posto nel mondiale Costruttori nella battaglia con l’AlphaTauri che segue a soli 6 punti di distanza.
La squadra di Enstone non deve perdere un colpo, perché il bottino di Faenza è sostanzialmente costituito dai punti che vengono portati da Pierre Gasly, mentre l’Alpine può fare affidamento su due piloti capaci di raccogliere risultati interessanti.
A Monza la A521 si presenta nella veste aerodinamica da minimo carico: sullo stradale la downforce con meno dell’efficienza, per cui tutti i team hanno lavorato per ridurre al massimo la resistenza all’avanzamento nella speranza di incrementare le velocità massime.
L’immagine di Giorgio Piola ci mostra l’ala posteriore dell’Alpine colta dall’alto: è possibile osservare quanto sia corta la corda del profilo principale e quanto il flap mobile sia con poca incidenza. Non sarà sfuggito che il bordo d’entrata del main plane è rialzato per cui il profilo lavora solo alle velocità più basse, vale a dire nelle chicane, mentre il flusso tende a scavalcare il cucchiaio durante i rettilinei.
Per avere una buona percorrenza nei transitori, invece, le paratie laterali non sono piatte, come è solita fare la Red Bull: l’Alpine, infatti, ha mantenuto le frange verticali.
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