F1: Mercedes con ala posteriore più carica di Red Bull
Le due squadra che sono in lotta per il mondiale si sono presentate in Ungheria con due configurazioni aerodinamiche da massimo carico aerodinamico: la Red Bull si permette una soluzione leggermente più scarica, mentre a Brackley utilizzano anche il nolder sul bordo d'uscita del flap.
Foto di: Giorgio Piola
La sfida tecnica fra Red Bull e Mercedes prosegue anche all’Hungaroring dove è necessario il massimo carico aerodinamico. La squadra di Milton Keynes punta su una configurazione dell’ala posteriore che è più scarica rispetto a quella scelta dal team di Brackley per la W12 che adotta il doppio pilone di sostegno e la T-wing più articolata.
Sulla RB16B di Sergio Perez si osserva il profilo principale a cucchiaio con la parte centrale del bordo d’entrata che è molto pronunciata in alto. Il flap mobile è a corda lunga, ma a differenza di quello della freccia nera non dispone del vistoso nolder che contorna il profilo d’uscita della W12.
Dettaglio del comando del DRS sull'ala posteriore di Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B
Photo by: Giorgio Piola
L’immagine di Giorgio Piola, inoltre, ci permette di osservare il comando del DRS che di solito sulla RB16B è carenato all’interno del mono pilone che sostiene l’ala posteriore.
Sulla Mercedes, invece, si riscontrano quanto sia profonda la V centrale del flap mobile e la riduzione del flap in prossimità della paratia laterale, onde ridurre la resistenza all’avanzamento per migliorare le velocità massime.
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