Strategie GP Brasile: il caldo variabile di una sola sosta
La Pirelli ha previsto che la gara a Interlagos si giocherà su un solo pit stop tra il giro 26 ed il 29, passando dalle soft alle hard. Leclerc, però, unico dei top driver al via con le medie potrà allungare lo stint scompaginando i piani degli altri. Ma se ci saranno 50 gradi sull'asfalto allora lo scenario dovrebbe cambiare, perché...
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Jerry Andre / Motorsport Images
Secondo le simulazioni effettuate dalla Pirelli, il Gran Premio del Brasile sarà una gara con un solo pit-stop.
Le strategie elaborate dalla Casa milanese indicano come quella più veloce la soft-hard, con il cambio degli pneumatici programmato tra il giro 26 ed il 29. Ma le opzioni indicate dalla Pirelli lasciano aperte molte possibilità alternative.
La seconda strategia prevede l’allungamento del primo stint (sempre con le soft) fino ad una finestra dal 30-34 giro, con il successivo passaggio alle medie.
Questa soluzione potrebbe diventare interessante in caso di un degrado minimo, poiché il primo stint (a serbatoi pieni) sollecita maggiormente le gomme.
Queste le opzioni sulla carta, ma a giocare un ruolo determinante sarà la temperatura dell’asfalto. Se come da previsioni la gara partirà con un asfalto a 50 gradi di temperatura, potrebbero aprirsi altre due scenari.
Il primo prevede un doppio stint soft-soft, con un passaggio alle medie negli ultimi 35 giri. In alternativa viene proposta la possibilità media-hard, una strategia che però potrà programmare solo Charles Leclerc, unico ‘big’ che scatterà con gomme gialle.
“Penso che sarà una gara che dovremo affrontare con una mente molto aperta – ha spiegato James Allison - perché le condizioni che ci aspettiamo in gara saranno probabilmente molto diverse da quelle che abbiamo avuto venerdì, quando abbiamo completato i long-run. Sarà importante fare le giuste valutazioni nel primo stint, quando capiremo come reagirà la monoposto su un asfalto più caldo”.
In caso di temperature elevate la Pirelli indica la hard come una possibile gomma da gara, ma nelle simulazioni di venerdì solo Valtteri Bottas ha completato qualche giro con questa mescola, che di fatto rappresenta un’incognita per tutti i team.
Un ruolo importante lo avrà anche il traffico, una variabile da non sottovalutare su una pista molto corta come quella di Interlagos.
Se non ci saranno safety car, il ritmo di gara porterà i piloti nelle prime posizioni a dover doppiare almeno metà delle monoposto al via, come già è accaduto lo scorso anno.
Questa potrebbe essere una spinta, in caso di degrado eccessivo, a preferire la mescola hard (che garantisce una sola sosta) all’alternativa del doppio stint, che presenta dei rischi legati al secondo pit-stop (i team mettono sempre in conto che la sosta è una potenziale fonte di imprevisti) così come il dover rientrare due volte in pista con il rischio di finire tra monoposto più lente.
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