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Stewart e quella volta che aiutò Spielberg a girare Indiana Jones

Il 3 volte Campione del Mondo ha raccontato di come ha fatto incontrare il celebre regista con il Re di Giordania nel 1988, in modo da ottenere il permesso per girare la scena finale de L'Ultima Crociata a Petra.

Sir Jackie Stewart nell'abitacolo

Sir Jackie Stewart nell'abitacolo

Goodwood Media

Sir Jackie Stewart ha rivelato di aver dato una mano a Steven Spielberg per girare la scena finale del terzo film di Indiana Jones.

Nel 1989, al regista fu negata la possibilità di recarsi nel sito archeologico di Petra, in Giordania, per mettersi al lavoro sulle immagini di "Indiana Jones e l'Ultima Crociata".

Dopo aver incontrato Spielberg ad un evento a Gleneagles, Stewart lo presentò al Re Hussein, presente anch'esso, e lì arrivò finalmente il via libera per utilizzare quel posto scelto per le riprese nell'agosto del 1988.

Il tempio di Al-Khazneh, noto anche come il Tesoro, serviva per ospitare il Santo Graal che Indiana Jones stava cercando.

Il cast e la troupe, tra cui Sean Connery ed Harrison Ford, furono accolti come ospiti della famiglia reale giordana.

Stewart ha ricordato la storia in una telefonata online con la Principessa Reale, sua amica di lunga data, nell'ambito di una serie di video che sta realizzando per la sua associazione benefica "Racing for Dementia", spiegando che quei giorni servirono anche ad accumulare notevoli somme per beneficenza.

"Ho qui da qualche parte una lista delle persone che erano lì e naturalmente ci siamo divertiti tantissimo - racconta il tre volte Campione del Mondo di F1 - In pratica era presente metà della famiglia reale, visto che faceva parte della squadra".

"C'erano poi degli sportivi, dei ricchi prepotenti e un'altra squadra, tutti sponsorizzati
. Sto guardando, ci sono i nomi di Harrison Ford, Steven Spielberg, Barry Gibb, Sean Connery, Rod Laver, Wayne Gretzky, Willie Carson e Kiri te Kanawa".

"Quando Steven Spielberg arrivò, era circondato dalla sicurezza, perché americano.

Naturalmente, con tutti gli altri, c'era un sacco di gente della famiglia reale, nessuno con una scorta, ma c'erano. Andai a parlare con lui e gli dissi che ero felice che fosse presente all'evento".

"Lui cominciò a guardare alle mie spalle, io inizio a chiedermi perché; all'improvviso mi dice: 'Scusami, ma quello laggiù è il Re Hussein di Giordania? E io ho detto: "Sì, è proprio lui".

"Li mi ha detto che stavano cercando di ottenere il permesso di andare a Petra per fare questo film che stava girando con Sean ed Harrison Ford, ma non erano riusciti ad ottenere il permesso".

"Gli risposi: 'Forse dovresti parlare con Sua Maestà'. E così li ho fatti incontrare e... Bingo! Ha avuto l'ok ed era molto felice".

Stewart ha anche sottolineato il ruolo di 'Racing for Dementia', fondata dopo che sia moglie Helen ha contratto la malattia.

L'organizzazione punta a sfruttare la velocità di sviluppo della vista nelle corse per aiutare a trovare le cure.

"Per Helen, come sapete, è un momento difficile, avendo la demenza. Una persona su tre nel mondo muore per questa malattia e sono molte di più rispetto ad altre patologie. Usiamo lo sport per i giovani dottorandi, perché nello sport si cerca disperatamente di vincere. Nessuno ricorda chi arriva secondo.

E negli sport motoristici, la velocità con cui cambiano le cose è la più veloce che conosca".

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