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F1 | Steiner: "Mick deve capire cos'è successo per la sua fiducia"

Guenter Steiner, team principal di Haas, ha affermato che la squadra americana dovrà capire cosa sia accaduto nell'incidente di Jeddah per aiutare Schumacher a superarlo. Mick, però, dovrà saper convivere con la pressione.

I marshal rimuovono i resti della vettura diMick Schumacher, Haas VF-22, dopo il pesante incidente in Q2

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Sabato scorso, durante le qualifiche del Gran Premio d'Arabia Saudita, Mick Schumacher e, più in generale, tutti i piloti di Formula 1, hanno potuto notare cosa accade quando si perde il controllo di una monoposto a oltre 240 chilometri orari e si va a sbattere contro un muro, senza via di fuga, senza avere la possibilità di prepararsi in modo adeguato a un impatto di quella portata.

Per diversi attimi tutti hanno tenuto il fiato sospeso per le condizioni fisiche del pilota tedesco del team Haas. Salito sul cordolo della curva 10, Mick ha perso il controllo della VF-22 e si è girato, per poi finire violentemente contro il muro pochi istanti dopo.

L'urto ha consigliato i medici di portare il pilota prima al Centro Medico del tracciato di Jeddah e poi all'ospedale per le viste più approfondite, ma di rito. Fortunatamente Mick non ha subito alcuna frattura, né ha avuto altre conseguenze, ma è stato costretto a saltare il Gran Premio dell'Arabia Saudita.

Un incidente del genere, sebbene non abbia provocato conseguenze fisiche a Schumacher, potrebbe aver lasciato scorie dal punto di vista mentale. Un impatto del genere, per quanto i piloti di livello come quelli di F1 siano in grado di assorbirli, possono rimanere latenti per qualche periodo.

 

Per questo motivo Guenter Steiner, team principal Haas F1, ha parlato a tal riguardo affermando che Mick non avrà conseguenze psicologiche ascrivibili all'incidente, ma che dovrà anche saper convivere con la pressione perché quest'anno il team americano è molto più competitivo rispetto alle ultime due stagioni di Formula 1.

"Non credo che perderà fiducia. Ovviamente ora i nostri obiettivi sono fissati un po' più in alto rispetto all'anno scorso, perché nel 2021 correvamo per essere ultimi e penultimi. Eravamo là costantemente".

"Quindi, quest'anno, pensiamo che sia una cosa buona per lui avere più pressione. Perché deve imparare a conviverci. Continui a dire che più in alto si arriva, più l'aria diventa rarefatta. Quindi devi affrontarla".

"Fa parte dell'essere un pilota di Formula 1. Affrontare la pressione che c'è in qualsiasi sport di alto profilo o posizione manageriale, è come se la pressione ci fosse e se non ti piace la pressione, vai a fare qualcosa d'altro".

Steiner ha pensato che fosse il caso di analizzare l'incidente assieme a Mick per cercare di aiutarlo a capire cosa fosse successo e garantire che la sua fiducia non venisse intaccata dall'accaduto.

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"Abbiamo bisogno di parlarne, ma penso che sia lui ad avere bisogno di farlo. Abbiamo bisogno di mostrargli ciò che vuole vedere. Penso che dovremo confrontare i dati con quelli di Kevin. Dobbiamo scoprire cosa sia stato. Forse le gomme non ancora bene in temperatura? Ha spinto troppo? Dobbiamo scoprirlo".

"Poi, onestamente, penso che tornando semplicemente in macchina, Mick ritroverà la sua fiducia di sempre", ha concluso il team principal altoatesino della Haas.

 

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