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Steiner: "Grosjean mi sta aiutando a... cacciarlo"

Il team principal della Haas commenta in modo sarcastico i team radio e le dichiarazioni alla stampa di Grosjean che non perde occasione per criticare le prestazioni della VF-20 priva di sviluppo dall'inizio dell'anno: "Romain mi evita del lavoro. E forse tutto ciò mi aiuterà anche nella scelta di un pilota… in fondo mi sta aiutando”.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Glenn Dunbar / Motorsport Images

La lunga storia tra Romain Grosjean e la Haas è ai titoli di coda. Il trentaquattrenne pilota francese sta disputando la quinta stagione con la squadra gestita da Gunther Steiner, dopo aver sposato il progetto sin dalla 2016, anno d’esordio del team.

Non ci sono ancora annunci ufficiali, ma quanto accaduto in Russia lascia ben poco spazio alle interpretazioni.

Ormai Grosjean non ha più filtri, sa di essere fuori dai programmi 2021 della squadra statunitense e nei team-radio manifesta tutta la sua frustrazione, ben consapevole che i suoi commenti vengono puntualmente ripresi dalla produzione televisiva.

A Sochi è accaduto durante le prove ed anche in gara (conclusa da Grosjean in diciassettesima posizione), una lunga serie di team-radio con giudizi sferzanti sulla monoposto.

La cosa non è andata giù a Steiner che, dopo aver sbollito la tensione del GP di Russi,a non ha rinunciato a dire la sua sull’atteggiamento del suo pilota.
“Quello che pensa Romain lo conoscete bene – ha attaccato – dice molto chiaramente ciò che pensa della monoposto e fa in modo che tutti lo sappiano. Quindi lo sanno bene anche i media, è solidale con i giornalisti. Alla fine mi tocca lavorare di meno, perché non devo spiegarvi nulla, sapete già tutto da lui! Forse è un atto di gentilezza da parte sua, perché mi evita del lavoro. E forse tutto ciò mi aiuterà anche nella scelta di un pilota… in fondo mi sta aiutando”.

Grosjean non ha espresso solo via-radio i suoi commenti sul momento no della Haas, confermando la sua linea anche dopo la corsa con i media.
“Tenete a mente che quella che abbiamo a disposizione oggi è la stessa monoposto che avevamo ai test di Barcellona – ha spiegato – e se non porti in pista degli sviluppi finisci per perdere sempre più terreno, perché gli avversari vanno avanti”.

Il futuro di Grosjean è chiaramente fuori dalla Formula 1, si sussurra che possa sposare un progetto Formula E, e allo stesso tempo valutare una possibilità nel WEC.

Ad Abu Dhabi il francese arriverà a quota 183 Gran Premi, con 10 podi all’attivo e un ritorno in Formula 1 (nel 2012) dopo un esordio molto difficile nel 2009 in Renault di fianco a Fernando Alonso che gli costò l’appiedamento a fine stagione.

Ora è arrivato il momento di farsi da parte, con la Haas che ha solo l’imbarazzo della scelta per sostituire sia Grosjean che Kevin Magnussen.

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