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Analisi

Sprint Qualifying: ecco tutto quello che non è stato detto

La F1 ha deciso un cambiamento di regolamento epocale a stagione in corso; andiamo a scoprire cosa cambierà nella gestione dei tre weekend di gara destinati al nuovo format (Silverstone, Monza più un terzo appuntamento da definire). La gara del sabato sullo Stradale di 17 giri durerò solo 25 minuti! Per i team sarà fondamentale arrivare da casa con i setup giusti perché non ci sarà tempo per lavorare alla messa a punto delle monoposto.

Pierre Gasly, AlphaTauri AT02, Lando Norris, McLaren MCL35M, e Carlos Sainz Jr., Ferrari SF21, alla partenza

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sprint Qualifying il giorno dopo. L’annuncio congiunto di FIA e Formula 1 sull’unità di intenti che porterà all’approvazione della gara di qualifica (perché di gara si tratta) è stato subito oggetto di grande attenzione da parte degli appassionati.

Al di là del successo che il nuovo sistema di qualifica potrà riscuotere, vediamo nel dettaglio quali sono i cambiamenti che comporterà per squadre e piloti nei tre weekend che saranno disputati con questo nuovo format.

Il primo impatto sarà sulla giornata del venerdì, tradizionalmente dedicata alle prove libere. Nel 2021 le due sessioni sono state già ridotte da 90 a 60 minuti ciascuna e, considerando che nei weekend con la gara sprint ci sarà una sola sessione di free-practice, squadre e piloti avranno a disposizione una sola ora di attività in pista prima di ritrovarsi in qualifica.

Un tempo molto ridotto rispetto alle quattro ore a disposizione fino allo scorso anno, e alle tre confermate nei weekend tradizionali del 2021.

Le squadre saranno forzate a dedicare la sessione FP1 alle simulazioni di qualifica, al netto delle condizioni delle piste che spesso il venerdì mattina si presentano sporche e poco gommate, ma sarà ovviamente una difficoltà uguale per tutti.

La forte riduzione del tempo a disposizione per lavorare sull’assetto renderà ancora più cruciale la preparazione dei weekend sui sistemi di simulazione, poiché diventerà fondamentale arrivare in pista con un setup di base già buono. I cambiamenti di direzione che abbiamo spesso visto deliberare nei lunghi briefing del venerdì sera, non saranno più possibili.

Nel pomeriggio sarà la volta della sessione di qualificazione, che presenta delle novità rispetto a quella tradizionale nella gestione degli pneumatici. I piloti dovranno obbligatoriamente utilizzare mescole soft (ne avranno a disposizione 5 set) e non dovranno fare i conti nella sessione Q2 con la regola del set di gomme da dover poi utilizzare al via del Gran Premio.

Le simulazioni di gara saranno posticipate a sabato mattina, nella sessione FP2, ma sarà un turno di prove (sempre di 60 minuti) nel quale gli ingegneri avranno un margine ridotto di intervento sulle monoposto.

Al termine della qualifica scatterà infatti il regime di parco chiuso, con pochissime eccezioni concesse. I dettagli non sono ancora tutti noti e, ovviamente, saranno garantiti i ‘cooling adjustments’, ovvero le modifiche ai sistemi di raffreddamento qualora la temperatura dell’aria dovesse variare (tra venerdì e sabato) di una finestra maggiore di dieci gradi.

Restano però dei dubbi sull’attività in pista che si vedrà in questa sessione, considerando proprio l’impossibilità di poter intervenire sull’assetto delle monoposto se non con parametri che alcuni addetti ai lavori hanno definito ‘marginali’.

Soprattutto nella seconda parte di stagione, quando le squadre iniziano a dover fare i conti con i chilometraggi delle power unit, c’è da considerare la possibilità che la sessione FP2 si esaurisca con pochi run a serbatoi pieni.

Nel pomeriggio arriverà la gara di qualifica, che sarà di 16 giri a Silverstone e 17 a Monza, pista sulla quale la corsa non dovrebbe superare una durata di 25 minuti.

La dotazione di gomme sarà di dodici set complessivi per il fine settimana (2 hard, 4 medie e 6 soft), e l’utilizzo in vista delle due gare non presenta differenze rispetto a quelle già in vigore. Senza il vincolo (per i primi dieci piloti in griglia) di dover utilizzare al via del Gran Premio il set di pneumatici utilizzato in Q2, sarà lasciata libertà alle squadre di scegliere la mescola con cui prendere il via.

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