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F1, Spa, Libere 2: Verstappen sfida le Mercedes!

Nella seconda sessione di prove libere del GP del Belgio ci sono state delle sorprese con Verstappen più veloce con la Red Bull, inseguito da Ricciardo a 48 millesimi con la Renault. Hamilton è terzo a un decimo, seguito da un buon Albon con la seconda RB16 e Sergio Perez con la Racing Point. Bottas è solo sesto, ma non ha trovato un giro pulito. Deludono le Ferrari che precipitano dietro anche alle Alfa Romeo con lo stesso motore!

Le scintille volano dell'auto di Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Le scintille volano dell'auto di Max Verstappen, Red Bull Racing RB16

Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen vuole stupire nel GP del Belgio! L'olandese è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere a Spa-Francorchamps con il tempo di 1'43"744 ottenuto con gomme Soft sulla Red Bull RB16. Max ha trovato la zampata per mettersi alle spalle entrambe le Mercedes, ma la sorpresa è stata la Renault di Daniel Ricciardo seconda ad appena 48 millesimi dalla vetta.

Il paddock si domanda come possa l'olandese volante dettare legge su una pista che sulla carta non si adatta alla RB16: Max non sbaglia niente, ma la Red Bull sembra essersi avvicinata alle frecce nere che hanno continuato a lavorare in previsione di una gara che si potrebbe disputare sotto la pioggia. Verstappen è già arrivato a 1"2 dal record della pista dopo due turni di libere.

La buona lena delle macchine di Milton Keynes è comfermata anche da Alexander Albon, quarto, a 390 millesimi dal suo capitano: l'anglo thailandese, finiti gli esperiementi aerodinamici, ha dimezzato quello che è il solito distacco dall'arancione, rivelando la nuova forma della monoposto di Adrian Newey.

Sorprendente la seconda prestazione di Daniel Ricciardo che ha fatto faville nel giro secco con le gomme Soft: l'australiano, però, si è visto spegnere il sorriso che gli incornicia il volto di solito all'inizio del long run quando ha dovuto accostare all'inizio del rettilineo del Kemmel per l'improvviso spegnimento della power unit mentre era lanciato in ottava marcia a causa di un calo di pressione nell'impianto idraulico.

La Renault mostra il suo volto 2020: è capace di sorprendere e subito dopo deludere, senza avere mai una stabilità nelle prestazioni per le carenze dell'affidabilità. Esteban Ocon, invece, è solo ottavo staccato di quasi mezzo secondo da Ricciardo: la differenza è importante.

Lewis Hamilton è terzo, ma il distacco dell'esa campione è di 96 millesimi da Verstappen: un niente se si considera che la Mercedes è stata la più consistente nella simulazione di gara. Lewis ha lavorato molto in funzione della pioggia (ha simulato delle partenze in seconda marcia) e ha usato mappe di motore anche da bagnato.

Non solo, ma la squadra di Brackley ha portato in pista un secondo pacchetto aerodinamico molto interessante che richiede un po' di messa a punto per esprimere tutto il suo potenziale. Non ha entusiasmato Valtteri Bottas (il più rapido questa mattina). il finlandese è solo sesto a quattro decimi da Verstappen: il 31enne nordico, che oggi festeggia il compleanno, non ha trovato un giro perfetto, tant'è che è insidiato da Lando Norris, settimo con la migliore McLaren e la Renault di Esteban Ocon ottava.

Del francese abbiamo già detto, mentre l'inglese conferma la sua indole da pilota fortissimo nella qualifica: Carlos Sainz, nono con l'altra MCL35, è a tre decimi.

La top ten è chiusa da Pierre Gasly che si riprende la supremazia in AlphaTauri (Daniil Kvyat è 12esimo), ma ha deluso Lance Stroll solo 11esimo con la Racing Point. Il canadese non ha impressionato nella simulazione da qualifica, ma ha messo in mostra un buon passo gara.

E le Ferrari? Un disastro. Sono finite dietro anche alle Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi 13esimo e Kimi Raikkonen 14esimo. Se i due piloti sulle C39 non potevano sperare di meglio (Antonio ha brillato dopo aver saltato la prima sessione), non si può dire altrettanto per Charles Leclerc che con 1'45"440 paga 1"6 dalla testa. Un'eternità per la SF1000 che è capace di raggiungere buone velocità massime nel T1, ma paga 1"2 solo nel tratto guidato, segno che con la macchina troppo scarica la Ferrari non riesce a girare nelle parti guidate.

A Maranello dovranno ribaltare la situazione: la monoposto è troppo brutta per essere vera. Sebastian Vettel è solo 16esimo a quasi due secondi: il tedesco è stato sopravvanzato anche dalla Williams di George Russell che, almeno stamattina, stava dietro e Nicholas Latifi è a meno di un decimo dalla Rossa. I piloti del Cavallino sono in seria difficoltà, ma è palese che c'è qualcosa di serio che non funziona...

Hanno fatto quello che hanno potuto i due della Haas che sono entrati in pista nell'ultima mezz'ora dopo che ai piloti sono state sostituite le power unit nuove che erano state montate in mattinata. Romain Grosjean e Kevin Magnussen sono in fondo alla lista dei tempi: pagano la sorprendente mancanza di affidabilità del motore Ferrari che oltre a essere poco potenze è anche fragilissimo.

A Maranello qualcuno dovrebbe tirare delle testate nei muri perché la situazione è desolante: non c'è un accenno di miglioramento dall'inizio della stagione, mentre gli avversari non sbagliano uno sviluppo e fanno passi da gigante. Il Reparto Corse non produce niente: ma come è possibile questa regressione che non è degna di un top team...

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