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Analisi

Soluzioni vietate come il DAS: F-duct anteriore Mercedes

Grazie ai disegni di Giorgio Piola ecco una soluzione che aveva fatto discutere nel 2012: la Mercedes aveva installato sulla W03 un sistema che faceva stallare l'ala anteriore con l'aria immagazzinata da un foro nella paratia dell'alettone posteriore che si scopriva con il DRS aperto.

Mercedes W03, vista laterale, il tubo in giallo è indicativo del layout del doppio DRS

Mercedes W03, vista laterale, il tubo in giallo è indicativo del layout del doppio DRS

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Mercedes nel 2012 è tornata a vincere un GP di F1 con la W03 guidata da Nico Rosberg nel GP di Cina. È successo 57 anni dopo l’ultima affermazione di Juan Manuel Fangio al GP d’Italia del 1955 con la W196, ma la squadra della Stella non era ancora l’invincibile armata di Toto Wolff, visto che conquistò solo il quinto posto nel mondiale Costruttori dietro a Red Bull, Ferrari, McLaren e Lotus.

Eppure la W03 è stata una monoposto che aveva destato molto clamore perché adottava una soluzione inedita: stiamo parlando dell’F-duct anteriore, un sistema complicatissimo che permetteva di mandare in stallo l’ala davanti alle velocità più alte, vale a dire quando era in funzione il DRS all’ala posteriore.

I prodromi di questa trovata erano già stati scoperti dal nostro Giorgio Piola nel GP del Giappone dell’anno prima, quando nell’anteriore della W02 era stata provata una versione molto semplificata che in realtà cercava di far stallare l’ala anteriore sfruttando l’aria che veniva canalizzata fino ai soffiaggi aperti sul profilo principale dal foro sul muso che di solito serviva a raffreddare l’abitacolo.

Mercedes W02: ecco l'F-duct anteriore provato al GP del Giappone 2011

Mercedes W02: ecco l'F-duct anteriore provato al GP del Giappone 2011

Photo by: Giorgio Piola

L’apertura era sdoppiata e tramite i condotti che dal muso scendevano nell’ala attraverso i piloni di sostegno, l’aria veniva soffiata sul profilo principale nella porzione più vicina alla parte centrale neutra. Il sistema era ovviamente passivo poiché era proibito qualsiasi intervento del pilota come, invece, accadeva con l’F-duct del 2010.

“Avevo saputo che la Mercedes avrebbe provato diverse ali nuove a Suzuka – ricorda Giorgio Piola – e avevo notato che un meccanico solo quando montava una soluzione non sollevava il muso come fanno sempre prima di riporla nel box. Quando a Schumacher ha sostituito l’ala anteriore con quella sperimentale non l’ha mai sollevata perché si vedesse sotto e, soprattutto, con una mano sotto al profilo principale sembrava che seguisse con le dita un’apertura, ma non vidi lo slot. Capii che c’era il soffiaggio e lo disegnai…”.

“Al GP successivo Michael finì fuori pista e la W02 fu sollevata per cui osservai l’apertura e poco dopo venne il dt Ross Brawn facendomi i complimenti perché avevo riportato sul disegno esattamente il punto del soffiaggio pur non avendolo visto. È stata una bella soddisfazione…”.

Mercedes W03: ecco il foro dell'F-duct che restava scoperto solo con il DRS aperto

Mercedes W03: ecco il foro dell'F-duct che restava scoperto solo con il DRS aperto

Photo by: Giorgio Piola

Nell’inverno la soluzione è stata implementata: sulla W03, infatti, c’era un foro sulla paratia laterale dell’alettone posteriore che restava scoperto quando il flap mobile del DRS si apriva. L’aria entrava in un condotto e scendeva alla beam wing attraverso la paratia laterale e poi veniva convogliata attraverso tutta la monoposto con una canalizzazione del diametro di 3-4 cm per arrivare ai piloni dell’ala e, quindi, soffiare sotto al profilo principale dell’ala anteriore.

In questo modo i tecnici di Brackley contavano di bilanciare il comportamento della monoposto riducendo anche il carico aerodinamico all’avantreno, quando per effetto del DRS si stallava l’ala posteriore.

Mercedes W03, dettaglio del telaio che mostra il tubo per il doppio DRS che connette l'ala posteriore a quella anteriore

Mercedes W03, dettaglio del telaio che mostra il tubo per il doppio DRS che connette l'ala posteriore a quella anteriore

Photo by: Giorgio Piola

L’F-duct anteriore della Mercedes aveva scatenato notevoli polemiche perché la FIA l’aveva reso legale, mentre, a tutti gli effetti, si trattava di un dispositivo aerodinamico mobile che era gestito dal pilota anche se in una seconda fase.

La richiesta di chiarimento regolamentare da parte della Lotus, che si era vista bocciare una soluzione sulle sospensioni, non è bastata a bloccare l’idea di Brackley sebbene il concetto fosse andato oltre la zona grigia delle norme, anche se in modo meno evidente di quanto fu concesso alla Brawn con il doppio diffusore nel 2009. In teoria, entrambe le trovate sarebbero dovuto essere vietate, ma alla fine lo sviluppo della Mercedes si trasformò in un boomerang per il team di Brackley.

Mercedes W03, parte inferiore dell'ala anteriore, con i soffiaggi dell'F-duct

Mercedes W03, parte inferiore dell'ala anteriore, con i soffiaggi dell'F-duct

Photo by: Giorgio Piola

I condotti dell’F-duct limitavano pesantemente lo sviluppo aerodinamico della W03, sia nell'ala anteriore e sia sulle paratie laterali dell'ala posteriore dove era nascosto il foro. Il sistema si è rivelato efficiente in qualifica e meno in gara visto che causava un aumento del sottosterzo che non piaceva ai piloti.

Questa soluzione complicata venne abbandonata dalla Mercedes e vietata dalla FIA per il 2013.

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