La McLaren contesta l'uso della radio della Red Bull
Secondo Boullier quelli dati ieri a Singapore a Ricciardo erano messaggi in codice non legati all'affidabilità
Le restrizioni alle comunicazioni radio sono entrate in vigore solamente da un weekend, ma al termine del Gp di Singapore ci sono già state le prime proteste. Secondo la McLaren, infatti, in un paio di occasioni la Red Bull avrebbe dato delle informazioni non consentite a Daniel Ricciardo, nascondendole dietro ragioni di sicurezza: "Evitare i cordoli in uscita ti potrebbe aiutare con il tuo problema" gli era stato detto.
Dal muretto della squadra di Woking però si difendono dicendo che effettivamente c'era un problema alle batterie sulla vettura di Ricciardo. Una spiegazione che però sembra non convincere Eric Boullier, che pare invece convinto che si sia trattato di un messaggio in codice.
"Sicuramente è impegnativo ascoltare le comunicazioni degli altri per capire se usano un comportamento simile a quello che la Red Bull ha utilizzato due volte con Ricciardo. Penso che fosse un messaggio codificato, ma spetta alla FIA indagare. Ma era un messaggio strano e soprattutto è stata strana la sua ripetitività" ha detto Boullier.
Christian Horner però ha provato a chiarire la situazione: "Ovviamente avevamo già parlato con Charlie Whiting, spiegandogli che Daniel aveva dei problemi di affidabilità. Se gli abbiamo chiesto di evitare i cordoli era perché temevamo che potessero creare ulteriori danni alle batterie. Bisogna trovare un giusto bilanciamento con questo divieto delle comunicazioni radio".
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