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A Shanghai basteranno 92 kg di carburante!

Secondo la simulazione di Wintax Marelli in Cina non vedremo una gara al ritmo da taxisti

La regola dei consumi è davvero così impattante sulle prestazioni delle nuove Formula 1? Si è parlato molto del fatto che i piloti sarebbero costretti a percorrere dei tratti di gara da taxisti per risparmiare il carburante necessario a concludere la corsa. Nel quarto appuntamento del mondiale in programma allo Shanghai International Circuit non dovrebbe essere così, visto che la simulazione di Wintax Magneti Marelli ci indica che le monoposto potranno partire solo con 95 kg di benzina nel serbatoio in luogo dei 100 concessi dal regolamento. LA STACCATA PIU’ DURA DEL MONDIALE Shanghai ospita il Gp dal 2004: il tracciato di 5.451 m è stato disegnato da Hermann Tilke e si trova nel distretto di Jiading a circa 30 km dalla capitale. Si tratta di un circuito che richiede un carico aerodinamico medio/alto e non è troppo duro per il motore, mentre è severo per i freni e le gomme. Il tracciato è interessante perché propone la frenata più severa del campionato alla fine del più lungo rettilineo. Per andare forte servirà avere una buona trazione e buoni freni. Il sistema DRS si potrà attivare in due punti: nel main straight (0,7 km) e soprattutto sul back straight (1,2 km), due dritti che consentono buone possibilità di sorpasso sfruttando la scia e la larghezza della pista. GOMME SOFT E MEDIUM: SERVE TRAZIONE In Cina si sollecitano molto le gomme in trazione, frenata c’è una forte forza laterale. Le temperature di ambiente e asfalto sono moderate, pertanto le mescole Pirelli scelte sono le Soft (Yellow) di tipo high-working-range e le Medium (White) di tipo low-working-range. Le coperture più sollecitate sono quelle anteriori: la Curva 1 determina una grande sforzo laterale, mentre la Curva 14 con una violenta frenata determina un grande trasferimento di carico proprio come nelle Curve 1, 6 e 11. È l’anteriore sinistra la gomma più sollecitata. Un altro punto chiave è la percorrenza della Curva 13 che è leggermente parabolica, dove il carico aumenta man mano che cresce l’accelerazione della monoposto in uscita curva, a causa dell’elevato carico aerodinamico. La differenza prestazionale tra la soft e la medium per Wintax Marelli dovrebbe essere di circa 1”-1”2. UN GIRO DI PISTA SETTORE 1 Linea di partenza – Curva 5 Si arriva alla staccata di Curva 1 Dopo avere percorso il rettifilo di partenza alla velocità di 313 km/h in settima marcia, si arriva alla Curva 1 per una staccata lunga ma non molto potente, visto che si riduce la velocità progressivamente, mentre si scalano le marce per arrivare alla Curva 2: in questa parte sarà importante avere la migliore rapportatura della trasmissione. Serve un buon freno motore per avere un retrotreno stabile ed evitare di perdere tempo con dei bloccaggi al posteriore che potrebbero usurare le gomme. In questo tratto si può apprezzare la taratura del brake-by-wire oltre al freno motore che favorisce la ricarica della MGU-K. Sarà importante avere diverse mappatura elettroniche che tengano conto della variazione di peso tra inizio e fine gara e per adattare il comportamento della monoposto allo stato di usura delle gomme. Nelle prima quattro curve si possono recuperare circa 340 kJ dall’MGU-K. Si esce dal tornantino di Curva 3 alla velocità di 80 km/h ed è importante rimanere stretti in Curva 4 per portare la massima velocità nel tratto a pieno carico che porta a Curva 6. SETTORE 2 Curva 6 – Curva 10 Alla Curva 6 si giunge alla velocità di circa 300 km/h in settima marcia con una frenata potente di quasi 2.100 kw per arrivare ad una velocità di percorrenza di circa 75 km/h. La frenata è “dritta” e non riserva particolari difficoltà nella ricarica di circa 200 k del motore ibrido. Si esce da Curva 6 diretti verso la sequenza di due curve veloci ad elevata accelerazione laterale, la Curva 7 a sinistra e la Curva 8 a destra. La prima si percorre a una velocità minima di 220 km/h in sesta. mentre la Curva 8 ha una velocità minima di 160 km/h in quarta marcia. In questo tratto la vettura è sollecitata da un’accelerazione laterale di 3G per una durata di 4”. In questa fase si può registrare il pescaggio dell’olio per il motore in condizioni di basso livello basso (qualifica e fine gara), come pure di pescaggio della benzina. La Curva 8 offre un tratto guidato dove conta l’erogazione della potenza della power unit che deve essere precisa e senza discontinuità: sarà importante gestire al meglio la turbina per evitare instabilità al retrotreno oppure l’ usura delle gomme. Le frenate di Curva 9 e 10 sono leggere e consentono una ricarica di circa 150 kJ di batteria. Dopo un allungo ci si dirige verso Curva 11. SETTORE 3 Curva 11 – Linea di traguardo Si giunge alla staccata di Curva 11 alla velocità di 290 km/h in sesta marcia: dal tornante si esce in prima a una velocità di circa 90 km/h dopo avere ricaricato di circa 200 kJ la batteria. Curve 12 e 13 formano un’unica piega a raggio crescente: si esaltano la trazione e la stabilità della vettura, specie quando è a pieno carico, oppure quando le gomme sono già degradate. Da evitare il pattinamento delle ruote posteriori. Sul rettilineo di 1.200 m si deve cercare la massima velocità: in questo tratto avranno dei vantaggi le monoposto con i rapporti del cambio più lunghi. In qualifica con il DRS aperto si dovrebbero raggiungere i 335 km/h. La frenata di Curva 14 è la più potente del campionato: la decelerazione arriva fino a 5.8 G con una potenza frenante di ben 2.420 kW e ricarica della batteria di 240 kJ. Curva 14 va percorsa all’interno per portare la massima velocità iverso la Curva 15 e arrivare alla staccata di Curva 16 con una velocità di circa 260 km/h in sesta marcia. L’uscita di Curva 16 immette sulla linea di partenza alla velocità di 125 km/h in seconda marcia. PRESTAZIONI E AFFIDABILITA AERODINAMICA Questo tracciato richiede un alto carico aerodinamico per garantire una buona frenata sul rettilineo lungo e la necessaria trazione nelle curve lente (1-4 e 12-13), ma necessiterebbe di ali a medio carico per sfruttare la massima velocità: sono favorite le vetture che dispongono di buon grip meccanico. L’alto carico, il peso della vettura a inizio gara e le alte velocità saranno due elementi chiave per l’usura delle mescole più morbide. FRENI A Shanghai si esalta il grip laterale, ma ci sono tre frenate potenti e in particolare quella di Curva 14 che richiede il massimo sfruttamento dell’impianto. CAMBIO Il circuito non è molto severo per la trasmissione: Wintax Marelli prevede solo 3.186 cambiate nell’arco dell’intera gara. Rispetto allo scorso anno sono necessari il 26% delle cambiate in più. MOTORE Il circuito di Shanghai non impegna troppo gli organi meccanici del motore. La percentuale di utilizzo a pieno carico è di solo il 56%, anche se c’è un rettilineo molto lungo. Questo tracciato rappresenta un compromesso fra i circuiti di potenza come Canada e Monza. È necessario avere delle specifiche mappature per avere una buona erogazione della potenza nelle diverse condizioni e va cercata l’ideale calibrazione del freno motore nell’interazione con la MGU-K in frenata. Il tracciato si trova in una zona industriale che vede la presenza di aziende che lavorano il cemento e che immettono polveri nell’aria. È importante avere un filtro dell’aria motore ben oliato per trattenere perfettamente queste particelle che potrebbero rovinare le sedi valvola del V6 oppure la turbina. CONSUMO La percorrenza a pieno carico non è elevata e il consumo non è un problema su questo circuito. Secondo Wintax Marelli basteranno 92 kg di benzina per completare la gara anche in condizioni di pista asciutta e senza Safety Car. ERS In Cina, la MGU-K può recuperare fino a 1.502 kJ per giro, mentre la MGU-H può arrivare fino a 2.452 KJ per giro per un totale di 3.954 KJ per giro, valori simili a quelli del Bahrein. Il sistema ibrido può valere fino a 2”1 al giro e 10 km/h di velocità massima in più. I NUMERI DI SHANGHAI Circuito Shanghai International Circuit Località Shanghai Distanza 305,066 km Giri 56 giri Latitudine 31.337162 N Longitudine 121.220741 E Altitudine 4 m sul livello del mare Partenza-staccata 325 m Lunghezza pit lane 484 m Curve 9 a destra, 7 a sinistra Tempo di pit lane 17”4 a 100 km/h Altezza cordoli bassa Bump pochi Asfalto liscio Velocità max 322 km/h Velocità min 65 km/h Straights 15”1 Effetto peso 0”32 ogni 10 Kg al giro Effetto potenza -0”19 sec ogni 10 cv al giro Gomme Soft e Medium Aerodinamica alto/medio carico Grip laterale Motore media severità Cambio media severità Cambiate 3.186 a gara Frenata media severità Tempo di frenata 18”1 Picco di frenata 2.426 kw

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