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Abu Dhabi: è necessario risparmiare benzina

Secondo la simulazione di Wintax Marelli l'ultimo Gp richiede 102 kg di carburante!

Il mondiale piloti 2014 si deciderà negli Emirati Arabi Uniti, dove sul circuito di Yas Marina nella capitale di Abu Dhabi si disputerà il 19esimo e ultimo Gp della stagione con un punteggio doppio rispetto agli altri appuntamenti iridati. La città si trova sull’isola di Rim, situata nel Golfo Persico a soli 250 m dalla costa, mentre il tracciato si snoda sull’isola artificiale Yas, tra campi da golf, parchi a tema e hotel extra-lusso. Yas Marina fa parte del calendario di Formula 1 dal 2009 ed è un impianto disegnato da Hermann Tilke. Il circuito permanente è lungo 5.554 m e si trova al livello del mare: è formato da ventuno curve ed è caratterizzato da una curiosa uscita dei box che è dotata di un sottopasso sotto al rettilineo principale. Il Gp si svolge nel tardo pomeriggio su una distanza di 55 giri e termina all’imbrunire, quando la temperatura dell’asfalto va riducendosi, rendendo più varia la strategia delle gomme. Abu Dhabi è dotato di cinque tratti veloci e cinque lenti con tre punti adatti al sorpasso in corrispondenza delle tre chicane. Ci sono due tratti dove è possibile utilizzare l’ala mobile (DRS) per il sorpasso: nel back-straight, tra curva 7 e 8 e nel tratto tra curva 10 e 11. Il tracciato richiede un alto carico aerodinamico in grado di garantire la massima aderenza nelle numerose curve lente.

SOFT E MEDIUM LE MESCOLE SCELTE
Le gomme scelte dalla Pirelli sono la P Zero Red supersoft e la gomma P Zero Yellow soft, già utilizzate a Monaco, Canada, Austria, Germania e Singapore. La soft è un pneumatico equilibrato tra prestazione e durata di mescola “high working range”. La supersoft, invece, è la mescola più morbida, di tipo “low working range”, ideale per i circuiti lenti e tortuosi, anche in condizioni di temperatura dell’asfalto non elevata, quando è necessaria la massima aderenza meccanica. La Supersoft ha un tempo di riscaldamento estremamente rapido che la rende ideale per le qualifiche, con un degrado maggiore rispetto alla Soft e potrebbe essere ideale per essere utilizzata su questo circuito a fine gara, all’imbrunire, in presenza di temperature di asfalto più basse. La differenza nel tempo sul giro tra le due mescole dovrebbe essere di circa 0”8, ma l’aderenza del circuito sarà in continua evoluzione durante il weekend e dipenderà anche dal variare della temperatura dell’asfalto. Yas Marina è un circuito piuttosto impegnativo per il motore perché è utilizzato a pieno regime per il 60% del tempo, mentre è meno severo per la trasmissione, visto che la simulazione Wintax di Marelli prevede 3.482 cambiate nell’arco di un Gp. Il tempo di riferimento è quello ottenuto da Mark Webber con la Red Bull RB9 – Renault nella qualifica del 2013 in 1’39”957.

UN GIRO DI PISTA

SETTORE 1
Linea di partenza – Curva 4
Percorrendo il rettilineo dei box si arriva alla staccata di Curva 1 alla velocità massima di 305 km/h in settima a cui fa seguito una frenata da 1.937 kW che rallenta la monoposto fino a 133 km/h in terza e ricarica la batteria con 165 kJ. La Curva 1 è una destra abbastanza impegnativa perché il pilota fa fatica a trovare l’esatto punto di frenata. Si prosegue leggermente in salita verso la Curva 2, una sinistra che precede una bella sezione veloce con una Esse che comprende la Curva 3, una destra che precede la Curva 4, una sinistra che si percorre tra 230 e 250 km/h in quinta e che sollecita tanto la vettura che il pilota con un’accelerazione laterale molto elevata. Questa sezione richiede un buon bilanciamento aerodinamico per mantenere la migliore traiettoria.

SETTORE 2
Curva 5 – Curva 10
Si arriva alla staccata di Curva 5 a 312 km/h in settima per la seconda delle quattro frenate più potenti del tracciato che richiede 2.105 kW e permette di rallentare la monoposto fino a 134 km/h in terza. La variante formata da Curva 5 e 6, insieme al tornantino di Curva 7 rappresentano la sezione del circuito che sembra ad uno stadio: queste curve lente richiedono una buona trazione per evitare di disturbare la traiettoria ideale. Si esce dal tornante di Curva 7 a 78 km/h in prima per immettersi nel backstraight che è il rettilineo più lungo del tracciato dove il motore viene sfruttato a pieno carico per 14”7 lungo i 1.142 m: la monoposto arriva ad una punta di 334 km/h in ottava (348 km/h con l’ala mobile aperta), prima di una frenata da 2,300 kW che rallenta la vettura fino alla velocità di 88 km/h in prima nella quale di ricarica la batteria con 230 kJ. Le due curve che seguono questo tratto devono essere eseguite alla perfezione perché portano al penultimo tratto veloce del tracciato dove è possibile usare ancora il DRS. Si esce da Curva 9 alla velocità di 75 km/h in prima marcia per avviarsi verso Curva 10 passando sotto un ponte: è una piega a sinistra che si percorre a 243 km/h in quinta dopo la quale è possibile usare l’ala mobile.

SETTORE 3
Curva 11 – Linea di arrivo
Si arriva alla staccata di Curva 11 alla velocità di 323 km/h in settima (diventano 340 km/h in ottava stando in scia ad una monoposto con l’ala mobile aperta). La piega a sinistra offre un’opportunità di sorpasso. L’uscita di Curva 11 si affronta a 96 km/h in prima marcia per affrontare la chicane che è formata da una destra, la Curva 12, seguita da una sinistra, la Curva 13, dalla quale si esce a 105 km/h sempre in prima. Dopo una breve accelerazione si giunge alla Curva 14: si tratta di una sinistra ad angolo retto da percorrere a 105 km/h in prima. Questa piega immette in un tratto veloce non completamente rettilineo che comprende le curve 15 e 16, due pieghe a destra di 45 gradi che si percorrono a circa 288 km/h in sesta marcia che sollecitano la monoposto e il pilota con un’accelerazione laterale che arriva a 4G. Si arriva alla staccata di Curva 17, un’altra destra ad angolo retto, che si affronta alla velocità di 286 km/h in sesta, girando intorno al porto di Yas Marina. Da Curva 17 si esce a 89 km/h in prima per affrontare un tratto lento composto dalle Curve 18 e 19 che sono ad angolo retto, passando sotto all’hotel Yas Viceroy. L’ultimo tratto è composto da Curva 20, una destra alla quale si arriva prima della staccata di 257 km/h in quinta e dalla quale si esce a 167 km/h in quarta e si entra in Curva 21 a 242 km/h in quinta per poi scalare tre rapporti prima di uscire a 112 km/h in seconda marcia per immettersi sul rettilineo principale.

PRESTAZIONI E AFFIDABILITA’

AERODINAMICA
Il tracciato di Abu Dhabi richiede un alto carico aerodinamico per la presenza di numerose curve lente e un’aerodinamica efficiente per raggiungere alte velocità massime sui rettilinei. L’uso dell’ala mobile consente un aumento della velocità fino a 14 km/h sfruttando la scìa della vettura che precede.

FRENI
Ad Abu Dhabi ci sono quattro frenate potenti al giro: secondo la simulazione di Wintax di Marelli non è il raffreddamento il punto critico dell’impianto, quanto l’usura, visto che dischi e pinze sono impegnate per 22” a tornata.

CAMBIO
Yas Marina è una pista piuttosto impegnativa per la trasmissione: sono necessarie 3.482 cambiate per coprire la gara. Anche se può sembrare strano, il rapporto del cambio più sollecitato è quello della prima marcia, utilizzato per il 24% del tempo sul giro.

MOTORE
Abu Dhabi è un impianto piuttosto severo per il motore per ci sono lunghe percorrenze a pieno carico. Il circuito dell’emirato consente di sfruttare il propulsore per ben 60” a regime massimo, favorendo le power unit che riescono a recuperare l’energia dai gas di scarico in modo efficiente, senza sprecare benzina. Il circuito è sensibile sia alla potenza che al peso.

CONSUMO
Il consumo di benzina a Yas Marina è molto elevato perché potrebbero essere necessari 102 kg di carburante per completare la distanza della gara secondo la simulazione Wintax di Magneti Marelli, a fronte dei 100 kg imbarcabili per regolamento. Le monoposto, quindi, dovranno gestire il consumo finire la gara.

ERS
Sul tracciato di Abu Dhabi è possibile recuperare 1.844 kJ in frenata con la MGU-K e 2.389 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 4.233 kJ per giro, un valore tra i più elevati. Il contributo prestazionale dell’ERS su questo circuito corrisponde a 2”4 per ogni giro e può valere fino a 16 km/h di velocità massima.

I NUMERI DI ABU DHABI

Circuito Yas Marina Circuit
Località Abu Dhabi (UAE)
Distanza 305,355 km
Giri 55 giri
Lunghezza 5.554 m
Latitudine 24.473811 N
Longitudine 54.603337 W
Altitudine 1 m sul livello del mare
Partenza-staccata 275 m
Lunghezza pit lane 385 m
Curve 9 a destra, 12 a sinistra
Tempo di pit lane 17”3 a 80 km/h
Altezza cordoli bassa
Bump no
Asfalto medio grip
Velocità max 341 km/h
Velocità min 67 km/h
Straight 14”7
Effetto peso 0”33 ogni 10 Kg al giro
Effetto potenza -0”23 sec ogni 10 cv al giro
Gomme Super Soft/Soft
Aerodinamica alto carico
Grip longitudinale
Carburante 102 kg
Motore media severità
Cambio medio severità
Cambiate 2.346 a gara
Frenata media severità
Tempo di frenata 13”5
Picco di frenata 2.228 kw

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