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A Sochi lo spauracchio è la Curva 4 da 3G per 5"8!

Sulla pista del Gp di Russia realizzata nel villaggio delle Olimpiadi Invernali girerà in qualifica in 1'35"9?

A Sochi lo spauracchio è la Curva 4 da 3G per 5

La Formula 1 debutta in Russia. La sedicesima gara del campionato 2014 si svolge a Sochi, località turistica del Mar Nero. Il circuito è stradale, semi permanente, costruito attorno al Parco Olimpico dove si sono svolte le Olimpiadi Invernali del 2014. Il Gp quindi terrà a battesimo la nuova struttura che ospiterà la nei prossimi sette anni. Trattandosi della prima edizione, i team si presenteranno in pista con scelte tecniche frutto di una gran mole di dati ricavati dalle simulazioni, ma senza alcun riferimento reale. Il tracciato si trova al livello del mare (2 m SLM) e non presenta dislivelli rilevanti e un asfalto a bassa aderenza. La pista ha una larghezza di 13 m ed è lungo 5.853 m, mentre la gara si svolgerà sulla distanza di 52 giri. Il tracciato è dotato di due tratti ad alta velocità (T18-T2, T10-T13), quattro curve lente (T2, T5, T13, T15) e tre punti adatti al sorpasso (T2, T13 e T17). Ci sono due zone dove è possibile utilizzare l’ala mobile (DRS) per il sorpasso: dopo il rettilineo dei box tra Curva 1 e 2, dove si raggiungerà secondo la simulazione di Magneti Marelli con la telemetria Wintax la velocità più alta del tracciato (334 km/h) e tra Curva 10 e 12. Sochi richiede una configurazione aerodinamica da alto carico, in grado di garantire la massima aderenza possibile sull’asfalto che è poco abrasivo.

SUPERSOFT E SOFT LE MESCOLE SCELTE
Le gomme scelte dalla Pirelli sono le Soft (Yellow) e le Medium (White), combinazione già utilizzata in Australia, Bahrein, Cina, Ungheria e Belgio. Sochi sollecita molto le gomme con le forze verticali per l’alta velocità combinata con l’alto carico, ma è caratteristica per l’estenuante carico laterale che si esercita sugli pneumatici alla Curva 4, che è la più lunga del mondiale, con un’alta velocità di percorrenza e un ampio raggio di curvatura. È difficile, quindi, prevedere quale sarà l’usura delle coperture proprio perché la Curva 4 rappresenta una tipologia di piega molto atipica che non si ritrova in altri circuiti del campionato. L’accelerazione laterale in questa curva è molto alta e rimane superiore a 3G per 5”8, visto che si raggiungerà un picco di velocità di 290 km/h! E’ prevedibile che sia sottoposta a grande stress la gomma anteriore destra e quella posteriore destra in fase di trazione. La gomma Soft è di tipo high-working-range ma potrebbe essere una mescola critica per questo circuito a causa delle basse temperature dell’asfalto, che potrebbero creare dei problemi di usura alle gomme posteriore in trazione. La mescola Medium è adatta ai circuiti caratterizzati dalle alte velocità e elevati carichi. Si tratta di una mescola low working range. La differenza prestazionale tra Soft e Medium è normalmente di circa 1” ma dovrà essere confermata su questo impianto. Il circuito di Sochi non è particolarmente critico per i freni, che sono utilizzati per 16”9 nell’arco del giro e presenta una sola frenata importante alla Curva 2; tuttavia in staccata bisogna fare attenzione alle folate di vento che possono disturbare l’aerodinamica in modo imprevedibile. Lo stradale russo è un circuito impegnativo per il motore che resta a pieno regime per il 67% del tempo e di medio/alta severità per il cambio con 3817 cambi marcia per completare la gara. Essendo la prima edizione della gara, non ci sono tempi di riferimento, anche se la simulazione di Wintax ci offre un riferimento di 1’35”9 per la qualifica.

UN GIRO DI PISTA
SETTORE 1
Linea di partenza – Curva 6

La prima staccata dopo la partenza è alla Curva 2 perché la Curva 1 è solo una piega a destra molto veloce: dopo il via, pertanto, c’è un chilometro per lanciare le monoposto prima della prima frenata che è la più violenta del tracciato. Sarà fondamentale contare sulla spinta del motore elettrico nello sviluppo della velocità dopo lo scatto iniziale. In gara la Curva 1 si affronterà in settima marcia a 310 km/h ancora in pieno acceleratore per arrivare alla staccata di Curva 2, una destra secca alla quale si arriva a 334 km/h in ottava (diventano 342 km/h con l’ala mobile aperta). La staccata è la più rilevante del tracciato, con una potenza di 2.067 kW che rallenta la monoposto fino a 78 km/h in prima marcia. Si passa, quindi, dalla speed trap alla velocità più bassa del tracciato, caricando con 239 kJ la batteria. Si prosegue per la Curva 3 che è una sinistra da 186 km/h, passando a destra dell’Iceberg Skating Palace, e si arriva alla Curva 4 che gira attorno alla piazza dell’Olimpic Park: è lunghissima con un raggio di circa 182 m e che si percorre in quasi 10”, lasciando a destra la Adler Arena fino all’Ice Dome Bolshoi, raggiungendo una velocità finale di 296 km/h in sesta marcia e sottoponendo pilota e vettura ad una accelerazione centrifuga verso destra superiore a 3G per quasi 6”! Un curvone così rappresenta una novità in F.1 e sarà interessante vedere come reagiranno i piloti, le gomme e i fluidi interni al motore. Dopo un breve allungo ecco la staccata di Curva 5 dove si giunge a 296 km/h in sesta: la frenata è da 1.579 kW per cui la monoposto rallenta fino a 105 km/h in prima, caricando la batteria con 172 kJ. Si entra nel tratto veloce che porta alla Curva 6, una destra ad angolo retto che passa a fianco dell’Ice Dome Bolshoi: prima della staccata si transita a 284 km/h in sesta e si scende a 129 km/h in seconda grazie alla frenata di 1.694 kW.

SETTORE 2
Curva 7 – Curva 12

Si esce dalla Curva 6 e si procede verso la Curva 7, una piega a destra veloce che si percorre in pieno di quinta a 260 km/h per arrivare alla Curva 8, una destra secca ad angolo retto: si entra a 281 km/h in sesta marcia con una frenata da 1.417 kW che rallenta la vettura fino a 127 km/h in seconda marcia. Si esce con un allungo che porta a Curva 9, girando sempre attorno all’Ice Dome Bolshoi: si entra a 260 km/h in quinta e si esce a 147 km/h in terza marcia verso la Curva 10. Parliamo di una destra secca alla quale si giunge a 256 km/h in quinta prima di una frenata con la quale si scende a 124 km/h in seconda per poi immettersi nel secondo tratto veloce del circuito dove è nuovamente possibile utilizzare l’ala mobile. La Curva 11 è una destra velocissima dove si transita in pieno a 285 km/h in sesta per arrivare a Curva 12 a 324 km/h in settima (337 km/h in ottava con il DRS aperto) con una frenata lunga ma non molto potente (1.403 kW di potenza di picco) che porta a uscire da Curva 13 alla velocità di 93 km/h in prima marcia.

SETTORE 3
Curva 13 – Linea di arrivo

Il terzo settore è il più lento del tracciato: da Curva 14 si esce a 119 km/h in seconda marcia per arrivare alla chicane che è composta dalla Curva-15 a sinistra dove si giunge a 229 km/h in quarta, si scalano due marce e a 100 km/h si imposta la Curva16, la destra che si affronta in seconda e si esce a 122 km/h sempre con lo stesso rapporto. Dopo un breve rettilineo di sesta marcia c’è Curva 17, una destra che si affronta a 118 km/h in seconda, quindi, c’è un’accelerazione che porta all’ultima piega, la Curva 18, che è una destra, dove è importante trovare il giusto punto di frenata. Nel rettilineo di arrivo si entra a 91 km/h in prima marcia prima di scatenare la potenza della power unit verso il traguardo…

PRESTAZIONI E AFFIDABILITA’

AERODINAMICA
Il tracciato di Sochi richiede un alto carico aerodinamico. L’utilizzo dell’ala mobile consente un aumento della velocità massima che dalla simulazione di Wintax vale circa 12 km/h.

FRENI
Sulla pista russa c’è solo una frenata importante ed è quella della Curva 2. I freni sono utilizzati per 16”9 nell’arco del giro, ma non sembrano esserci criticità per il loro raffreddamento.

CAMBIO
Il nuovo impianto russo non è troppo severo per la trasmissione: secondo la simulazione Magneti Marelli sono richieste 3.817 cambiate nella distanza del Gp. Il rapporto più sollecitato è la seconda marcia che viene utilizzata per quasi il 21% del tempo.

MOTORE
Il circuito di Sochi è impegnativo per il motore, per cui alcune squadre che hanno già raggiunto il limite per l’uso di cinque unità potrebbero pagare delle penalità: ci sono due lunghi tratti veloci da percorrere al massimo regime e si segnala anche per la potenziale criticità legata alla percorrenza della lunghissima Curva 4 che sottopone i fluidi del motore a un’anomala spinta centrifuga con un’accelerazione superiore a 3G che deve essere sostenuta per quasi 6”. Il tracciato è abbastanza sensibile alla potenza e al peso: quindi, con un buon recupero di energia dei gas di scarico e ogni possibile riduzione di consumo possono dare vantaggio in termini di laptime.

CONSUMO
Il consumo di carburante non è un aspetto critico perché bastano 92 kg di benzina dei 100 concessi dal regolamento per completare la gara.

ERS
A Sochi è possibile recuperare 1.718 kJ in frenata con la MGU-K e 2.587 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 4.305 kJ per giro. Il contributo prestazionale dell’ERS su questo circuito vale fino a 2”5 al giro e 11 km/h di velocità di punta.

 

I NUMERI DI SOCHI

Circuito Sochi International Circuit
Località Sochi (Russia)
Distanza 304,304 km
Giri 52 giri
Lunghezza 5.853 m
Latitudine 43.405944N
Longitudine 39.96103 E
Altitudine 2 m sul livello del mare
Partenza-staccata 1.000 m
Lunghezza pit lane 434 m
Curve 12 a destra, 6 a sinistra
Tempo di pit lane 19”5 a 80 km/h
Altezza cordoli bassa
Bump no
Asfalto liscio
Velocità max 334 km/h
Velocità min 80 km/h
Straight 14”3
Effetto peso 0”34 ogni 10 Kg al giro
Effetto potenza -0”23 sec ogni 10 cv al giro
Gomme Soft/Medium
Aerodinamica alto carico
Grip longitudinale
Carburante 92 kg
Motore alta severità
Cambio medio-alta severità
Cambiate 3.817 a gara
Frenata media severità
Tempo di frenata 16”9
Picco di frenata 2.067 kw

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