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F1 | Simulazione Ricard: Signes sforza l'anteriore sinistra

I tecnici di Megaride hanno analizzato i dati del circuito Paul Ricard al Castellet per il debutto delle monoposto a effetto suolo. Il tracciato del GP di Francia sollecita gli pneumatici sia in accelerazione e frenata, sia in laterale. In caldo torrido atteso nel weekend renderà ancora più dure le condizioni, ma sarà la curva 10 il vero banco di prova per le coperture Pirelli.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Per la penultima tappa prima della pausa estiva la Formula 1 si sposta in Francia, a Le Castellet, sul circuito Paul Ricard, uno dei più interessanti dell’intera stagione per varietà di sfide che propone.

La pista provenzale viene spesso utilizzata durante l’anno per effettuare sessioni di test: fu infatti ristrutturata da Bernie Ecclestone proprio a questo scopo, introducendo diversi layout e sistemi di irrigazione per simulare l'asfalto bagnato. Molto caratteristiche inoltre sono le vie di fuga con asfalto abrasivo, un terreno molto insidioso per i piloti che, ancor più della ghiaia o dell’erba, sono da evitare.

Il tracciato è lungo quasi 6 km e data la sua natura di proving ground è molto vario. Da segnalare il lungo rettilineo, quello del Mistral,  che  è  stato interrotto da una chicane, Courbe de Signes, per questioni di sicurezza. Si tratta di un curvone posto alla fine del rettilineo, con una alternanza di tratti più veloci e più  lenti, specie nel primo e ultimo settore. È richiesto un medio carico aerodinamico.

I tecnici di MegaRide hanno analizzato con i loro modelli predittivi le energie generate in un giro di pista sul circuito francese: gli sforzi laterali e longitudinali sono decisamente equiparabili tra loro. La natura varia del circuito è confermata dal grafico proposto in basso, dove non si evidenzia un equilibrio tra le energie generate in curva e in accelerazione/frenata.

Grafico Megaride sulle variazioni delle temperature delle gomme al Paul Ricard

Grafico Megaride sulle variazioni delle temperature delle gomme al Paul Ricard

Photo by: MegaRide

Interessante analizzare anche la Courbe de Signes, ovvero curva 10. Un tempo, era la postazione preferita dei fotografi, che si appostavano lì alla ricerca dello scatto perfetto, e degli addetti ai lavori che analizzavano il modo di affrontarla di ciascun pilota. Pare che l’unico che riusciva ad affrontarla a tavoletta fosse Ayrton Senna.

I tecnici di MegaRide hanno rappresentato nel grafico in basso le curve delle temperature raggiunte dal battistrada delle gomme anteriori, evidenziando un maggiore stress termico sull’anteriore sinistra, non tanto nella sequenza 8-9 ma quanto nella curva 10, che impegna molto in laterale.

Grafico Megaride: ecco le variazioni di temperatura che si registrano sulle gomme anteriori al Castellet

Grafico Megaride: ecco le variazioni di temperatura che si registrano sulle gomme anteriori al Castellet

Photo by: MegaRide

Pirelli porterà la gamma intermedia, ovvero C2, C3 e C4, una combinazione che ben si presta alla varietà delle situazioni proposte dalla pista. Sono attese temperature abbastanza alte a Le Castellet, che potranno certamente condizionare le strategie; se le condizioni meteo non saranno estreme la gamma portata da Pirelli però potrebbe garantire un unico stop.

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