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Shovlin: "A Bottas surriscaldati motore e gomme"

Il capo degli ingegneri di pista Mercedes ha spiegato quali sono stati i problemi che hanno condizionato la prestazione di Bottas solo quinto nel GP d'Italia: il finlandese ha accusato un surriscaldamento della power unit e poi quello delle gomme che gli hanno impedito di sfruttare la W11. Shovlin ha aggiunto che per incrementare la già alta velocità massima ci sarebbe voluta un'ottava marcia più lunga. Una follia per tutto il resto della stagione.

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11 fuori dalla pit lane

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Al di là dell’errore strategico costato a Lewis Hamilton il Gran Premio d’Italia, la Mercedes nel dopo gara ha dovuto analizzare altre situazioni emerse nel corso dei 53 giri percorsi da Valtteri Bottas, apparso decisamente sotto tono. Ecco il resoconto di Andrew Shovlin, da cui emergono diversi motivi che hanno condizionato la performance del finlandese.

“Si è visto abbastanza chiaramente che Valtteri ha dovuto lottare molto per riuscire a portare a termine qualche sorpasso – ha spiegato il responsabile degli ingegneri della Mercedes - e abbiamo identificato alcuni fattori che hanno determinato questa situazione".

"Il primo è legato alla power unit che si è surriscaldata, non pensavamo che essere nel traffico avrebbe condizionato il raffreddamento del motore in modo così importante, quindi abbiamo dovuto chiedere a Valtteri di uscire dalle scie quando era possibile per prendere più aria fresca, e questo ovviamente gli ha complicato la vita non poco”.

“Un altro aspetto ha riguardato anche le gomme – ha proseguito Shovlin - che si sono surriscaldate nel traffico. Essere in aria sporca riduce non poco il carico aerodinamico, che si traduce in un calo del grip. All’inizio della corsa Valtteri pensava di avere una foratura da quanto la vettura scivolava! Ci siamo anche chiesti se la sua monoposto avesse dei danni al fondo o qualcosa di simile, ma leggendo i dati abbiamo visto che tutto andava bene, e da analisi successive abbiamo capito che era un problema causato dal surriscaldamento delle gomme”.

Oltre ai problemi inattesi, a Monza ci sono state anche soluzioni non più disponibili (come la precedente mappa di sorpasso della power unit) e forse anche qualche scelta di setup pensata per una gara tutta di testa che invece è diventata una corsa ad inseguimento.
“Ovviamente se avessimo avuto a disposizione la possibilità di usare in alcune circostanze la mappa più spinta ci avrebbe aiutato – ha ammesso Shovlin - in merito al carico aerodinamico, a Monza l’efficienza dell’ala posteriore è notevole. Non generava molta resistenza, e una volta che hai il DRS aperto è quasi come non avere del tutto l’ala posteriore! Il DRS ha consentito un guadagno da 10 a 12 km/h, ed abbiamo calcolato che rimuovendo completamente l’ala ne avremmo guadagnati solo altri 5…".

"Quindi non credo che l’ala posteriore sia un fattore cruciale per la velocità di punta su una pista come Monza, ed aggiungo anche che a fine gara eravamo comunque in vetta ai rilevamenti di top-speed, a 360,8, sia per Valtteri che per Lewis. Questo a conferma che eravamo arrivati con entrambi a limitatore”.

La spiegazione di Shovlin è chiara, ovvero più della velocità ottenuta (nei pochi giri a pista libera) Hamilton e Bottas non avrebbero potuto sperare in qualcosa di più.
“Per andare ancora più veloci avremmo dovuto avere a disposizione un’ottava marcia più lunga – ha concluso - ma poi se monti un rapporto di quel tipo lo devi tenere in macchina in tutte le piste del Mondiale, e non ha senso cambiarlo solo per poter essere utile a Monza. Quindi, in realtà non c'è molto che si possa fare per migliorare la possibilità di sorpassare sul dritto, se non migliorare al massimo il grip e riuscire a mantenere le gomme un po' più fresche per permettere di poter stare un po' di più nella scia di chi è davanti”.

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20 Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 e Lance Stroll, Racing Point RP20
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 e Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.20 alla ripartenza
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 EQ Performanc, ai box
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, ai box
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
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