Continua la disputa tra la
Red Bull e la
FIA sui sensori che rilevano il flusso di carburante. Dopo la squalifica rimediata da
Daniel Ricciardo in Australia, oggi, durante le prove libere del
Gp della Malesia, c'è stato un problema al sensore proprio sulla
RB10 del pilota australiano. Un guasto che secondo Horner ribadisce ancora una volta l'inaffidabilità del dispositivo.
"
Penso che parleremo della situazione con Charlie Whiting. Se avremo ancora delle differenze nelle letture, cosa faremo? Speriamo che si possa trovare un accordo sensato. Abbiamo avuto un guasto sulla vettura di Daniel in mattinata e quindi abbiamo sostituito subito il sensore, però non abbiamo avuto i valori della sessione pomeridiana. Speriamo che possa dare la lettura giusta per il resto del weekend" ha detto
Horner.
"
Se così non fosse ci troveremo nuovamente in una situazione imbarazzante, nella quale comunque cercheremo di lavorare insieme alla FIA. Ancora una volta però rischiamo di trovarci di fronte allo stesso dilemma di due settimane fa in Australia" ha concluso
Horner, facendo riferimento alla scelta di non rallentare
Ricciardo quando gli era stato segnalato un consumo anomalo da
Whiting.
Scelta che in quel caso ha portato alla squalifica del nuovo arrivato nella squadra di Milton Keynes. Un'esclusione contro la quale però la
Red Bull si è appellata nella convinzione di essere stata all'interno dei 100 kg/h di carburante consentiti e che sia stato solamente il sensore della
FIA ad indicare dei valori errati.
Tra le altre cose, tornando ad oggi,
Horner ha parlato di problemi analoghi a quelli di
Ricciardo anche sulle
Toro Rosso, sottolineando quindi che non è solo la
RB10 a mandare in crisi il sistema.
Top Comments