Gara capolavoro di
Fernando Alonso che vince il Gp di Malesia nel diluvio. Lo spagnolo regala alla Ferrari F2012 un successo insperato sul bagnato e si porta in testa al mondiale piloti!
Alonso ha dato prova della sua classe cristallina imponendosi a Sepang su una pista fradicia che poi è andata asciugandosi con la F2012, una monoposto che non è nata bene, ma che ha dimostrato delle doti meccaniche utili a coprire le carenze aerodinamiche sul fondo viscido.
L'iberico centra la 28. vittoria in carriera (la 217. della Rossa) in uno dei momenti più difficili della Ferrari e carica l'ambiente del Cavallino che ha saputo gestire la gara in modo perfetto.
Fernando è stato granitico nel gestire un sorprendente Sergio Perez che poteva disporre di una Sauber C31-Ferrari senz'altro più competitiva. Il messicano centra il primo podio della carriera e si candida a diventare il futuro pilota del Cavallino al posto di Massa. La Malesia è molto più di un segno del destino!
Il muretto della Sauber è stato bravissimo a far rientrare subito il messicano ai box per montare le gomme full wet che gli hanno permesso di insediarsi al terzo posto prima della safety car entrata in pista al 7. giro e che ha preceduto l'esposizione della bandiera rossa per la troppa pioggia che si riversava sull'asfalto.
Perez è rimasto calmo e ha mostrato un grande talento naturale nel saper gestire una corsa di vertice: avrebbe potuto vincere (aveva già preso Alonso) quando è stato protagonista di un lungo per aver toccato un cordolo viscido, proprio nel momento in cui l'ingegnere di pista gli stava dicendo via radio di non esagerare, perché già il secondo posto era una prestazione eccezionale. Un messaggio inopportuno che può aver fatto rilassare il ragazzo che ha commesso l'unico errore di una gara esemplare.
A 22 anni Sergio può ora ambire ad un ruolo da protagonista, confermando che il lavoro svolto dalla FDD sta dando ottimi frutti. La pioggia di Sepang avrà certamente un suo influsso importante sul futuro della Ferrari...
La McLaren si deve accontentare del terzo posto di Lewis Hamilton, dopo che era partita con le due monoposto in prima fila. Il
"moretto" ha dovuto fare i conti con
due pit stop lenti che lo hanno condizionato, ma la Mp4-27 sul viscido non è parsa così imbattibile come in qualifica.
Button è finito nelle retrovie a causa di un suo errore: ha forzato un attacco alla HRT di Kartikeyan (era decima al restart!) e ci ha rimesso il musetto.
Dignitosa la prova di
Mark Webber con la Red Bull Racing,
buon quarto, che tiene il team di Milton Keynes al secondo posto del mondiale Costruttori dietro alla McLaren, mentre
deludente è stata la prestazione di Sebastian Vettel che ci ha rimesso una gomma in una toccata con Karthikeyan e alla fine ha accusato anche dei problemi sulla RB8: ha tagliato il traguardo undicesimo, quando il muretto gli aveva consigliato ripetutamente di ritirarsi.
Onore a
Kimi Raikkonen quinto con la Lotus Renault: il finlandese è di nuovo a punti, proprio mentre il compagno di squadra Grosjean esce subito di scena per una toccata su Schumacher.
Bene anche la Williams con un consistente Bruno Senna a suo agio nelle condizioni più difficili: il brasiliano capitalizza il sesto posto, perché
a Maldonado spetta l'Oscar della sfortuna: al venezuelano si è rotto il motore Renault proprio al penultimo giro, mentre stava assaporando i primi punti. E' il secondo stop nelle battute finali, visto che a Melbourne era finito a muro per insediare Alonso.
Due le Force India a punti con Di Resta settimo e Hulkenger nono. La Mercedes continua a deludere in corsa: il decimo posto di Michael Schumacher è ben poca cosa per una Casa che ambisce a inserirsi nella lotta di vertice. I tedeschi tornano a casa dalla Malesia scornati, perché è stato palese il calvario di Robserg alle prese con un degrado esagerato delle gomme.
Alonso vince, Perez si candida a diventare il prossimo ferrarista, mentre Massa naugrafa nelle retrovie: se a Maranello vogliono sperare di lottare per il titolo Costruttori devono proporre a Sauber uno scambio di piloti immediato...
FORMULA 1, Sepang, 25/03/2012
Classifica finale Gp della Malesia
1. Fernando Alonso - Ferrari - 56 giri
2. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +2"2
3. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - +12"3
4. Mark Webber - Red Bull-Renault - +17"6
5. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +29"4
6. Bruno Senna - Williams-Renault - +37"6
7. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +44"4
8. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +46"7
9. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - +47"8
10. Michael Schumacher - Mercedes - +49"9
11. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +1'15"5
12. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1'16"8
13. Nico Rosberg - Mercedes - +1'18"5
14. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +1'19"7
15. Felipe Massa - Ferrari - +1'37"3
16. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - +1 giro
17. Timo Glock - Marussia-Cosworth - +1 giro
18. Heikki Kovalainen - Caterham-Cosworth - +1 giro
19. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth - +2 giri
20. Charles Pic - Marussia-Cosworth - +2 giri
21. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - +2 giri
22. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - +2 giri
Giro più veloce: il 53esimo di Raikkonen in 1'40"722
La classifica del campionato piloti: 1. Alonso 35; 2. Hamilton 30; 3. Button 25; 4. Webber 25; 5. Perez 22; 6. Vettel 18; 7. Raikkonen 16; 8. Senna e Kobayashi 8; 10. di Resta 7; 11. Vergne 4; 12. Hulkenberg e Ricciardo 2; 14. Schumacher 1.
La classifica del campionato costruttori: 1. McLaren-Mercedes 55; 2. Red Bull-Renault 42; 3. Ferrari 35; 4. Sauber-Ferrari 30; 5. Lotus-Renault 16; 6. Force India-Mercedes 9; 7. Williams-Renault 8; 8. Toro Rosso-Ferrari 6; 9. Mercedes 1.
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