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F1 senza Monaco? Non è la prima volta!

Oltre che per lo stop forzato, la stagione 2020 della Formula 1 passerà alla storia per l'assenza del Gran Premio di Monaco dal calendario. Ma non è la prima volta che accade.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C38

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C38

Joe Portlock / Motorsport Images

Quello che potreste non sapere è che, sebbene il GP di Monaco sia stata la seconda gara della storia Mondiale di Formula 1 nel 1950, il suo posto in calendario era tutt'altro che assicurato in quei primi anni.

In effetti, dopo quella prima apparizione, il GP di Monaco non è tornato fino al 1955. E quella pausa di quattro anni significa che solo i GP di Gran Bretagna e d'Italia sono stati presenti in ogni edizione del Mondiale.

Allora perché Monaco ha fatto fatica a diventare subito una tappa fissa? Vi sembrerà sorprendente, dato lo status dei Principato di paradiso fiscale e del gioco d'azzardo, ma la ragione era economica.

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Fondata da Antony Noghes, la gara ha avuto un successo immediato fin dalla prima edizione del 1929, quindi è diventata rapidamente un appuntamento fisso nel calendario internazionale. Tuttavia, per attirare grandi nomi, l'Automobile Club de Monaco ha dovuto offrire grandi premi in denaro.

Il guadagno derivante dagli spettatori paganti - coloro che effettivamente acquistavano i posti in tribuna invece che guardare la gara dal balcone - era piuttosto basso. Sia nel 1930 che nel 1937, l'ACM riuscùì ad aumentare i suoi guadagni, ma nonostante questo si registrò una perdita annuale.

Nel 1938 l'ACM non poteva più giustificare un premio di 500 sterline ad auto per attirare costruttori del calibro di Mercedes ed Auto Union. La gara di quell'anno, prevista per agosto, dunque, non ebbe luogo.

Juan Manuel Fangio, Mercedes-Benz W196

Juan Manuel Fangio, Mercedes-Benz W196

Photo by: Motorsport Images

Nel 1939, la tensione internazionale contribuì all'assenza della gara, anche se il GP di Svizzera fu svolto regolarmente in agosto prima dello scoppio della guerra.

Dopo la conclusione delle ostilità, nel 1945, le corse automobilistiche di alto livello sono riprese relativamente presto in Europa, con i GP di Svizzera, Belgio, Italia e Francia che sono ripartiti nel 1947.

Monaco è arrivata a ruota nel 1948, con una pista rivista ed una griglia che comprendeva un mix tra auto nuove e del pre-guerra. Spostato a maggio, l'evento ha avuto grande successo e la vittoria è andata alla Maserati di Giuseppe Farina.

Tuttavia, è stato oscurato dalla morte dell'inglese Norman Linnecar in un incidente alla Ste Devote nell'evento motociclistico di supporto, in quella che fu la prima ed unica volta in cui le moto hanno corso sul Principato.

Sono stati venduti circa 10.000 biglietti di tribuna e per la prima volta circa 17.000 persone hanno pagato per guardare la gara dalla scogliera nella parte finale della pista, ma ancora una volta non è bastato per le casse dell'ACM.

Lo sforzo per far rivivere la gara dopo 12 anni era stato notevole, sufficiente da scoraggiare un bis nel 1949. Inoltre il principe Louis II, che trascorse molto del suo tempo lontano dal Principato, morì nel mese di maggio.

Tuttavia, l'annuncio di un campionato del mondo per il 1950 ridiede slancio e Monaco fu programmata come seconda gara, appena una settimana dopo Silverstone. Il principe Ranieri III, che ha preso il posto del padre l'anno precedente, aveva appena iniziato i suoi sforzi per modernizzare e sviluppare il Principato, quindi la situazione era favorevole.

Purtroppo un grande incidente al Tabaccaio ha spazzato via gran parte del gruppo al primo giro. La gara si è quindi trasformata quasi in un'esibizione di Juan Manuel Fangio, che comunque ha regalato spettacolo. Tuttavia, l'evento è nuovamente scomparso dal calendario nel 1951.

Juan Manuel Fangio, Alfa Romeo; Bob Gerard

Juan Manuel Fangio, Alfa Romeo; Bob Gerard

Photo by: Motorsport Images

E' poi ripartito nel 1952, ma con una svolta: è stata una gara extra campionato per le sportscar. In parte per motivi economici ed in parte perché si temeva che non ci fosse una griglia competitiva, a causa di una decisione tardiva di portare il Mondiale al regolamento F2.

Ci sonono state due gare: una riservate alle vetture con il motore da oltre 2 litri ed una per i motori più piccoli. Purtroppo però il fine settimana è iniziato male, perché il vincitore del 1935, Luigi Fagioli, si è ferito gravemente in un incidente all'uscita del tunnel, perdendo la vita tre settimane più tardi.

Stirling Moss è stato una delle stelle di entrambe le gare, ma è stato eliminato da un incidente nell'evento principale e la vittoria è andata alla Ferrari privata di Vittorio Marzotto. Durante la premiazione, il fondatore ed organizzatore della gara, Antony Noghes, ha annunciato il suo ritiro e quindi la fine di un'era.

Il passo indietro di Noghes e l'assenza delle monoposto fecero perdere nuovamente lo slancio. Per questo non c'è stato alcun GP di Monaco nel 1953 e nel 1954 e la gara ha rischiato di scomparire per sempre.

Fortunatamente, però è tornato nel 1955 come round di apertura del Mondiale di F1, raddoppiando come Gran Premio d'Europa.

E' stata una gara dai toni drammatici, ricordata per i decenni a venire. Alberto Ascari si schiantò con la sua Lancia nel porto e finirono ko anche le Mercedes di Fangio e Moss, quindi a vincere a sorpresa fu Maurice Trintignant con la Ferrari.

Con il matrimonio del principe Ranieri con la star del cinema Grace Kelly nell'aprile del 1956, l'attenzione del mondo si è focalizzata su Monaco e la gara si è guadagnata un posto nel calendario che non ha mai perso, almeno fino all'attuale crisi del Coronavirus, che ha posto fine ad una striscia ininterrotta di 65 anni.

La cosa ironica è che, contrariamente alle difficoltà finanziarie dei primi anni, la gara è l'unica del calendario a non pagare una tassa d'ingresso alla F1, perché è considerata troppo iconica per sponsor e televisioni.

Questo è anche uno dei motivi che ha portato a cancellare la gara di quest'anno e non a rinviarla: Chase Carey ed i suoi uomini devono infatti concentrarsi sulla ricerca di uno slot per le gare che pagano tasse più ricche...

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, leads Max Verstappen, Red Bull Racing RB15, and the rest of the field at the restart

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Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

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