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Minardi: "La Red Bull rimane il punto di riferimento"

L'ex team principal traccia un bilancio su quanto visto nei test collettivi di Jerez

Minardi:
Con la quattro giorni di Jerez è andata in archivio la prima sessione di test collettivi 2013. Quattro giorni in cui abbiamo iniziato a conoscere e vedere tutte le nuove monoposto (ad eccezione della sola Williams che si svelerà a Barcellona) che animeranno il mondiale di Formula 1, in cui si evince un innalzamento delle prestazioni. Da uomo esperto del Circus, Giancarlo Minardi ha tracciato un suo primo bilancio dei test spagnoli. "C’è stata un’estremizzazione di un regolamento che si concluderà alla fine della stagione. Arrivati a questo punto è difficile inventare cose nuove e drastiche. Il denominatore comune è dato da pance molto rastremate che potrebbero dare problemi di surriscaldamento nella parte posteriore. Tutte le squadre si sono collocate in posizioni medio alte, con la Red Bull che rimane il punto di riferimento. La McLaren mi sembra molto interessante, così come Sauber e Toro Rosso. Buone sensazioni arrivano anche da casa Ferrari. I long run dei primi due giorni (13-14 tornate), in cui non si è ricercata la prestazioni, sono abbastanza positivi. Credo che abbiano usato la pista di Jerez per raccogliere più dati possibili e confrontarli con quelli ottenuti tra simulatore e galleria del vento. L’arrivo dello spagnolo come tester potrebbe aiutarli in questo senso. Dalle sue dichiarazione ai media pare che debbano migliorare nell’hardware del simulatore. Insieme al lavoro di Davide Rigon, che prosegue la sua ricerca, speriamo possano sopperire a quello che è una stonatura del mondo della F1. E’ inaccettabile il veto di provare prima di un mondiale così lungo. E’ importante trovare un compromesso decoroso che permetta ai team di scendere in pista anche in prospettiva 2014 con l’arrivo del motore turbo, aspetto interessante anche per il mondo delle auto di serie. Le prove vanno fatte fisicamente in pista, e non sono solo virtualmente" analizza Gian Carlo Minardi. "I long run sono sempre stati una caratteristica di Sebastian Vettel e ho la sensazione che RB abbia lavorato principalmente su affidabilità e soluzione gara, piuttosto che sulla ricerca dei tempi. Al di là dei segnali positivi della Ferrari è difficile stabilire ancora una gerarchia in pista. Abbiamo certamente quattro team con una marcia in più, ma sarà interessante valutare gli step degli inseguitori. La Mercedes, dopo aver tentennato nelle prime due giornate, ha recuperato in affidabilità e percorrenza lasciandosi alle spalle quasi trecento tornate tra giovedì e venerdì". A Jerez i team hanno iniziato a rodare e affinare le novità portate in pista percorrendo centinaia di giri, in attesa di iniziare il lavoro sugli sviluppi evolutivi già previsti per Barcellona, che ospiterà i bolidi dal 19 al 22 febbraio e dal 28 al 3 marzo: "Barcellona sarà un appuntamento interessante in quanto è teatro anche della prova del mondiale. Pertanto potremmo avere dei riscontri veritieri di macchine e piloti. Ci avvicineremo quindi al primo Gp dell’anno e di conseguenza i team inizieranno a calare gli assi” conclude il manager faentino".

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