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Minardi: "Giù le mani dai Rookie Test"

Secondo il manager faentino sostituirli con dei test gomme non farebbe bene alla Formula 1

Minardi:
Dopo gli episodi che hanno caratterizzato e condizionato il risultato del Gran Premio di Silverstone i principali attori della Formula 1 hanno ipotizzato di sacrificare le tre giornate di test aperte ai giovani piloti in favore di un test per lo sviluppo delle gomme. Non bisogna dimenticare che le giornate dedicate ai giovani piloti sono nate proprio con l’obiettivo di valorizzare e testare i piloti più promettenti al volante di una vettura di Formula 1, su un tracciato del mondiale Un palcoscenico di vitale importanza per tutti quei piloti che puntano alla Formula 1 e che ogni week end lottano per vincere una gara o un campionato nelle serie propedeutiche. "La situazione che stiamo vivendo in F1 oggigiorno è certamente frutto di pochi test e di aver deliberato gli pneumatici solo dopo poche sessioni di test e in condizioni atmosferiche e ambientali diverse da quelle che stiamo vivendo in questo momento dell’anno" analizza Gian Carlo Minardi. "Detto questo non sono certamente d’accordo a sostituire i prossimi Rookie Test con una sessione di prove per deliberare le nuove gomme. In questo momento non possiamo permetterci di perdere l’occasione di vedere in azione dei giovani piloti solo perché sono stati commessi errori di valutazione nella scrittura dei regolamenti al fine di ridurre i costi" ammonisce il manager faentino che ha costruito la sua carriera lavorando e appoggiando la crescita dei giovani talenti. "Quanto è costato in termini d’immagine ed economici il “caso gomme”? Forse molto di più che qualche test programmato per lo sviluppo della monoposto e delle gomme". In risposta alla richiesta di alcuni team, Charlie Whiting ha fatto sapere che la proposta verrà presa in considerazione. La FIA ha indetto per mercoledì una riunione d’emergenza in cui dovrà trovare insieme alla Pirelli una soluzione in vista del Nurburgring (in programma tra sette giorni). Gli episodi di domenica sono anche un segnale molto importante per la sicurezza. Lo scoppio di uno pneumatico a più di 300 km/h può avere conseguenze importanti per un pilota ed Adrian Newey punta il dito contro quei team che non hanno voluto il cambio delle mescole. "In questo momento stiamo assistendo al solito scambio di accuse tra i team sulle responsabilità per le decisioni prese da Pirelli di continuare con gli stessi pneumatici. Ritengo che la Pirelli, uno dei più grandi costruttori al mondo di gomme, abbia informato per tempo la FIA di quello che stava accadendo e dei problemi a cui si andava incontro. A quel punto la FIA avrebbe dovuto automaticamente autorizzare le nuove gomme, in nome della sicurezza. In questo modo si sarebbe messa la parola fine alle discussioni e, automaticamente, decadeva la necessità dell’unanimità per procedere" conclude Minardi.

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