Non sembra aver riscosso troppo successo la
proposta di Bernie Ecclestone di introdurre un budget cap, ovvero un limite di spesa massimo, a partire dal 2014, fissandolo a 250 milioni di dollari. L'idea di base piace, ma sono i principi a non convincere: in questo budget dovrebbero rientrare tutte le spese del team, compresi gli ingaggi dei piloti, e questo aspetto non piace ai top team. Secondo le squadre minori invece il problema è esattamente l'opposto, ovvero che si parla ancora di una cifra troppo elevata.
Tra coloro che non sembrano particolarmente convinti c'è anche il team principal della
McLaren, Martin Whitmarsh: "
250 milioni di dollari mi sembrano davvero tanti soldi, quindi non credo che questo tetto possa essere d'aiuto a troppi team. Riuscire a controllare i costi della Formula 1 sarebbe importante, siamo d'accordo, ma tutti hanno la loro opinione su quali possano essere i modi migliori per farlo. Bernie, per esempio, vorrebbe controllare anche cose come lo stipendio dei piloti".
Whitmarsh pensa che al momento sia una soluzione irrealistica: "
Secondo me invece dovremmo solo garantire che i soldi siano spesi in maniera appropriata e che non ne vengano sperperati troppi per lo sviluppo. Personalmente, quindi, credo che sia irrealistico proporre un budget cap globale, perchè sarebbe difficile da definire, oltre a verificare che tutti stiano operando al suo interno".
Secondo lui bisognerebbe magari mettere mano solo a pochi aspetti, che però siano verificabili senza la possiblità di errori: "
L'idea di Bernie è sicuramente elegante, ma è di difficile realizzazione. Quello che dobbiamo fare è trovare un sistema che prenda in considerazione elementi chiari e misurabili e mettere sotto controllo quelli. Il budget cap pensato in questo modo invece non è troppo diverso del Resource Restrictment Agreement, segue solo una filosofia leggermente differente".
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